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    Fondazione Open, al via l’udienza preliminare a Firenze. Renzi: “Scandalo assoluto, avanti col sorriso”

    Di Marta Vigneri
    Pubblicato il 4 Apr. 2022 alle 17:03 Aggiornato il 4 Apr. 2022 alle 18:18

    È iniziata oggi davanti al gup di Firenze Sara Farini l’udienza preliminare del processo sulla fondazione Open, che vede imputati l’ex premier Matteo Renzi in quanto “direttore di fatto” della fondazione e altre dieci persone e quattro società. Tra queste i politici Luca Lotti (Pd), Maria Elena Boschi (Italia Viva), l’ex presidente di Open Alberto Bianchi e l’imprenditore Marco Carrai, che faceva parte del Cda di Open. Le accuse sono a vario titolo di finanziamento illecito ai partiti, corruzione e autoriciclaggio.

    Secondo i pm Luca Turco e Antonino Nastasi, Lotti, Renzi, Boschi, Bianchi e Carrai avrebbero ricevuti dal 7 novembre 2014 all’11 luglio 2018 “somme utilizzate per sostenere l’attività politica di Renzi, Lotti e Boschi e della corrente renziana” del Partito democratico, di cui il leader di Italia Viva ai tempi era segretario, in violazione della normativa sul finanziamento ai partiti. Stando alle formulazioni dell’accusa, la fondazione Open risultava di fatto un’”articolazione politico-organizzativa” creata per fare da “cassaforte” alle attività dei renziani, il cosiddetto Giglio Magico, senza dover rispettare obblighi di trasparenza.

    L’ex premier, presente in aula a Firenze insieme ai suoi avvocati difensori, Giandomenico Caiazza e Federico Bagattini, ha definito il processo uno “scandalo assoluto”. “Secondo la Corte di Cassazione il processo Open si dimostra per quello che è, cioè uno scandalo assoluto. La Cassazione, non le difese, ha spiegato con chiarezza per cinque volte che l’operato dei magistrati di Firenze ha infranto le regole”, ha detto ai cronisti a margine dell’udienza, riferendosi ai provvedimenti della Suprema Corte che hanno annullato i sequestri a Marco Carrai giudicandoli illegittimi.

    “Nonostante questo siamo qua, per anni saremo in questo processo. Ho fatto il presidente del Consiglio dei ministri e quindi rispetto le istituzioni. Sarò qui anche alle prossime udienze, laddove sarà possibile, a dire con molta franchezza che noi stiamo rispettando la legge, mentre i magistrati di Firenze non hanno rispettato né la Costituzione né la legge né le sentenze della Corte di Cassazione. Questa vicenda tra qualche anno sarà nei manuali di cronaca giudiziaria come uno scandalo assoluto”. Il senatore ha denunciato per abuso d’ufficio i pubblici ministeri che lo accusano alla Procura di Genova, che però ha chiesto l’archiviazione del procedimento, a cui i legali di Renzi si sono opposti.

    Rispondendo ai giornalisti il leader di Iv ha anche annunciato l’uscita di un nuovo libro sul caso giudiziario. Si chiamerà “il Mostro” e sarà in edicola a giugno. “Mi auguro che (i pm di Firenze, ndr) non abbiano violato ciò che è disposto dalla Cassazione inviando il materiale su Carrai al Copasir, perché sarebbe l’ennesimo sfregio alle istituzioni e al diritto. Andiamo avanti con il sorriso. Vogliamo giustizia e la otterremo chiedendo di aprire un procedimento nei confronti dei pm fiorentini a Genova. Quindi, avanti a testa alta”, ha aggiunto Renzi.

    L’INCHIESTA DI TPI SUI RENZI PAPERS

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