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    Chi è Susanna Ceccardi, candidata del centrodestra alle elezioni Regionali in Toscana

    Di Antonio Scali
    Pubblicato il 9 Set. 2020 alle 16:27 Aggiornato il 9 Set. 2020 alle 16:34

    Chi è Susanna Ceccardi, candidata del centrodestra alle elezioni Regionali in Toscana

    Una donna alla conquista della “regione tossa” Toscana: il centrodestra schiera Susanna Ceccardi, eurodeputata leghista, nella sfida delle Regionali del 20 e 21 settembre 2020. Secondo i sondaggi della vigilia, si prevede un autentico testa a testa con il candidato del centrosinistra Eugenio Giani. Una novità per la Toscana, regione in cui i partiti progressisti dominano e governano ininterrottamente dal 1970. Mai come quest’anno la partita dunque è aperta, con Ceccardi data a pochi punti percentuali di svantaggio da Giani. Ma chi è Susanna Ceccardi? Cosa ha fatto nella vita prima di candidarsi al ruolo di presidente della Toscana? Vediamo insieme tutto quello che c’è da sapere.

    Tutti i candidati alle Regionali in Toscana 2020

    Susanna Ceccardi, la carriera

    Classe 1987, Susanna Ceccardi ha 33 anni. Nata a Pisa dove ha ottenuto la maturità classica, ha frequentato per qualche anno la facoltà di Giurisprudenza, ma non si è laureata. In università ha iniziato la sua attività politica in qualità di rappresentante studentesca. Nel 2011 è stata eletta nel consiglio comunale di Cascina, comune in provincia di Pisa.

    Nel 2015 si candida alle elezioni regionali in Toscana, ma la sua prima esperienza non è positiva: risulta la prima dei non eletti nonostante le 4.401 preferenze personali. Nel 2016 la svolta, quando viene eletta sindaco di Cascina, cittadina tradizionalmente “rossa”. Uno dei suoi primi atti da sindaca è quella di conferire la cittadinanza onoraria a Magdi Allam.

    Inoltre si è opposta con forza alla costruzione di una moschea a Pisa, per paura che i fedeli musulmani si sarebbero potuti radicalizzare. Salviniana doc, è stata accusata di non registrare le unioni civili, ha pubblicato foto di kalashnikov per sostenere la legge sulla legittima difesa, ha ospitato la veglia del movimento cattolico e tradizionalista “Sentinelle in piedi”, e in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne ha dichiarato che “la violenza è parte della natura” e che alle donne vittime di violenza va insegnato “prima di tutto a non fare le prede”. Recentemente Ceccardi ha definito Imagine di John Lennon “una canzone di ispirazione marxista”.

    Susanna Ceccardi, la prima sindaca leghista della Toscana, non è certo una che le manda a dire. In un libro ad esempio ha scritto: “Sia ben chiara una cosa: chiamatemi signor Sindaco. Sindaco oppure semplicemente Susanna come fa la gente di Cascina che mi incontra per strada. La “sindaca”, come già qualcuno ha provato a chiamarmi ricevendo subito una pernacchia, è una “boldrinata” che non mi appartiene e che disprezzo”.

    Nel settembre 2018, l’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini la vuole nel suo staff e ad aprile 2019 la candida alle elezioni per il Parlamento europeo. Ottiene oltre 48mila preferenze, seconda in questa speciale classifica solo al leader leghista. Molto attiva sui social e in tv, è considerata di destra radicale. La sua candidatura alle regionali della Toscana 2020 è sostenuta da quattro liste: Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Toscana Civica. Una scelta che non ha pienamente convinto il partito di Berlusconi, che avrebbe preferito un profilo più moderato.

    Tra i temi del suo programma, intitolato “Toscana ci siamo”, ovviamente l’immigrazione: “Basta con gli immigrati che vengono da noi per spacciare. Pontedera, in certe ore della giornata, non sembra nemmeno una città italiana”. Propone una politica per la famiglia, la riduzione della pressione fiscale per imprese e famiglie, l’autosufficienza energetica, una rete regionale di termovalorizzatori, rafforzamento del Made in Toscana, meno burocrazia e lo sgombero dei campi nomadi non autorizzati e delle occupazioni abusive.

    Vita privata

    Convive con Andrea Barabotti, con il quale ha avuto una figlia, Kinzica, un nome tratto da un’eroina medievale che – leggenda narra – avrebbe difeso Pisa dai Saraceni. Nella sua bio di Facebook dice di sé: “Combattiva, determinata e irriverente. Non la do vinta ai prepotenti. Sogno giustizia e libertà”.

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