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    E se fosse proprio Di Maio l’ostacolo di Conte alla revoca dei Benetton?

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 14 Lug. 2020 alle 19:37

    Era il 14 agosto del 2019 e l’allora vicepremier Luigi Di Maio, durante la cerimonia per l’anniversario del crollo del ponte Morandi a Genova, non si esimeva dal dichiarare fermamente: “Il nostro dovere di fronte a tragedie come questa è di avviare le procedure per la revoca della concessione”. A distanza di un anno, quelle convinzioni non appaiono più così solide. È proprio l’esponente dei Cinque Stelle che con una mossa a sorpresa avrebbe avuto un incontro con Gianni Mion, il presidente della holding che controlla, tra le altre, anche Atlantia.

    L’incontro, secondo quanto riporta Repubblica, sarebbe avvenuto negli stessi giorni in cui Conte faceva la voce grossa con i Benetton e li voleva fuori da Autostrade per l’Italia. Di Maio appare in una nuova veste, più moderata e oggi è interessato a capire meglio la situazione, conoscere i piani dei Benetton riguardo alla trattativa col governo su Autostrade, mentre il suo storico alleato Di Battista tifa animatamente per la revoca incitando Conte al suon di “L’Italia è con te”.

    Come riporta Repubblica, il manager dei Benetton avrebbe spiegato al ministro degli Esteri cosa significa un eventuale fallimento di Atlantia e le ripercussioni a catena su banche, fondazioni bancarie, piccoli risparmiatori (solo cassa di risparmio di Torino, città guidata dalla sindaca M5S Chiara Appendino, ha il 4,8 % di Atlantia).

    “Mion ha avuto modo di spiegare a lui per primo quale sarebbe stata l’offerta migliorativa dell’azienda: Aspi ha aumentato da 2,9 miliardi a 3,4 l’importo a proprio carico da destinare a riduzioni tariffarie, interventi aggiuntivi di manutenzione e a interventi per la ricostruzione del viadotto sul Polcevera”, si apprende da Repubblica.

    Così, nel post in cui ieri sera Di Maio ha ricapitolato i torti della Lega sulla vicenda Autostrade e le promesse mantenute dal M5S dopo la tragedia dei 43 morti del ponte Morandi, ha indicato come prossimo obiettivo quello di togliere la gestione di Aspi ai Benetton. Non ha parlato di revoca. Non più almeno.

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