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Home » Politica

Crisi di governo dopo il voto sulla Tav, Salvini: “Qualcosa con gli alleati si è rotto”

Immagine di copertina

È spaccatura nella maggioranza gialloverde

Crisi di governo news, 7 agosto: scontro M5S-Lega

La crisi di governo M5S-Lega non è più un’ipotesi remota: il voto sulla Tav di oggi, mercoledì 7 agosto 2019, con la bocciatura della mozione dei pentastellati, contrari alla linea dell’alta velocità Torino-Lione, ha riacceso lo scontro tra gli alleati. La Lega infatti ha lasciato soli i grillini a Palazzo Madama.

S&D

“Oggi qualcuno votava ‘no’ sulla Tav al Senato perché si doveva tornare indietro, ma chi sceglie la Lega sceglie di andare avanti, senza nostalgie del passato”. E così, dopo ore di silenzio e di “no comment” da parte dei big della maggioranza gialloverde, Salvini rompe il silenzio dal palco di Sabaudia, da dove ha tenuto un lungo comizio.

Nel tardo pomeriggio, intorno alle ore 19, il vicepremier Matteo Salvini si era recato a Palazzo Chigi, per un colloquio con il premier Giuseppe Conte. Colloquio che è durato circa un’ora ed è stato, secondo fonti leghiste di Palazzo Chigi, “lungo, pacato e cordiale” (com’è andato l’incontro).

Salvini dopo l’incontro con Conte si è diretto subito a Sabaudia. “I giornalisti avranno mille domande sulla crisi di governo – ha detto iniziando il comizio – ma prima fatemi dire ai cittadini cosa abbiamo fatto in questo anno di governo”. “Vengono prima i cittadini”, ha detto il ministro dell’Interno.

Salvini, stando alle indiscrezioni sul colloquio con il premier, avrebbe chiesto un “corposo” ricambio nella squadra di governo. Ma da Sabaudia ha detto: “Non mi uscirà mai una parola negativa su Di Maio o Conte”, ma “qualcosa si è rotto negli ultimi mesi”. “L’ultima delle cose che ci interessano – ha aggiunto – è avere qualche ministero in più, qualche poltrona in più. Anzi, le sette poltrone della Lega sono a disposizione degli italiani. O si possono fare le cose oppure si torna a votare”.

E rivolgendosi poi ai giornalisti ha detto: “Non mi interessano rimpasti o rimpastini”. “Dobbiamo fare in maniera veloce, compatta, energica, coraggiosa quel che vogliamo fare. Tutti al tavolo delle parti sociali ci han chiesto dei sì, coraggio e investimenti. Non è più il momento dei no, dei forse, dei dubbi”, ha aggiunto Salvini.

Poi, la metafora: “Come in un matrimonio, se si passa più tempo a insultarsi e a litigare che a fare l’amore, meglio guardarsi in faccia e prendere una decisione da persone adulte”.

Sulla crisi di governo, Salvini ci scherza anche un po’ su, in chiusura di comizio: “Domani sera sarò a Pescara, se non succedono robe strane nel frattempo. E dopo la Sicilia saremo a Roma magari per fare qualche chiacchierata, ci siamo capiti…”. “Nelle prossime ore si chiariranno varie situazioni”, ha aggiunto.

salvini sabaudia

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Crisi di governo annullata la riunione del M5s

E a dare la misura di quanto sia alta la tensione nel Movimento 5 stelle arriva la notizia che l’assemblea dei senatori e dei deputati pentastellati, a cui doveva partecipare anche il capo politico, Luigi Di Maio, è stato annullato.

E che qualcosa bolle in pentola è dimostrato anche dall’ultima notizia che arriva da Palazzo Chigi: la conferenza stampa del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è rinviata a data da destinarsi.

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La Lega al M5S: “C’è una questione politica”

Quella di oggi, è una spaccatura evidente nella maggioranza, che finora, a un anno e due mesi dalla nascita del governo Conte, non si era mai verificata. “La mozione M5S impegna il Parlamento e non il governo, ma la questione politica resta. Se fate parte del governo dovete essere a favore della Tav”, ha detto oggi il capogruppo della Lega al Senato Massimiliano Romeo durante la dichiarazione di voto nell’aula di Palazzo Madama. E ancora: “Ci sono troppi ostacoli che impediscono a questo governo di crescere. Noi vogliamo andare avanti, non indietro”.

Dal Carroccio in giornata sono arrivati ripetute frecciate al M5S. “Potremmo condividere la questione identitaria ma se fate parte del governo e il presidente del Consiglio ha detto sì dovete essere a favore della Tav, non ci sono alternative”, ha detto ancora Romeo nel suo intervento al Senato ricordando che il presidente del Consiglio Conte si è espresso chiaramente a favore dell’opera nei giorni scorsi.

“Su un tema così importante – ha proseguito il capogruppo della Lega – avere due partiti di maggioranza, uno che vota in un modo e l’altro in un altro, pone sul tavolo una questione politica chiara e evidente: chi vota no alla Tav si prenderà la responsabilità politica delle scelte che seguiranno nei prossimi giorni e mesi”.

Se aprire o meno una crisi di governo, hanno poi avvertito dalla Lega, è una valutazione che farà Salvini, mentre il partito pone il problema politico ai suoi partner di governo.

Il M5S alla Lega: “Un inciucio con il Pd”

Il M5S ha replicato alla posizione della Lega rendendo lo scontro con gli alleati di governo ancora più aspro. “Abbiamo portato il Tav in Parlamento e sono venuti allo scoperto! Ma la cosa più ridicola è che la Lega li sostiene dopo che il Pd ha presentato una mozione di sfiducia su Salvini. L’inciucio è servito! Aprite gli occhi!”, ha scritto è il messaggio pubblicato su Facebook dal Movimento 5 stelle, commentando l’annuncio del capogruppo del sì a favore di tutte le mozioni pro Tav.

> M5S bocciato al Senato sulla Tav, l’ira di Beppe Grillo

Intanto, Salvini e Di Maio, entrambi a palazzo Madama, non si sono rivolti neanche un saluto. E già prima dell’inizio della seduta del Senato sulle mozioni Tav il M5S ha convocato un’assemblea dei senatori da tenersi nel pomeriggio, prima di un’assemblea congiunta, con il capo politico Di Maio.

Fonti parlamentari del M5S hanno fatto sapere che nell’assemblea congiunta “non si discuterà della tenuta del governo ma verranno affrontati altri punti in vista della riorganizzazione avviata”.

Il Pd: “Conte vada al Quirinale”

Dal canto suo, il principale partito di opposizione, il Pd, chiede che il premier Conte vada al Quirinale, formalizzando la crisi di governo. “La seduta del Senato ha dimostrato in maniera assolutamente evidente che il governo non ha più una maggioranza. Il presidente Conte si rechi immediatamente al Quirinale dal presidente Mattarella per riferire della situazione di crisi che si è creata”, ha dichiarato il segretario Dem Nicola Zingaretti.

> I No Tav contro il M5s: “Di questa sceneggiata dall’esito scontato ne avremmo fatto volentieri a meno”

“L’Italia ha bisogno di lavoro, sviluppo, investimenti e ha bisogno di un governo che si dedichi a questo e non ai giochi estivi di Salvini e Di Maio contro gli italiani”, ha aggiunto. “La Tav non è solo una fondamentale infrastruttura utile allo sviluppo del Paese. Ma è anche figlia di accordi e trattati internazionali. Un governo non può non avere una sua maggioranza in politica estera e questo governo non ce l’ha”.

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