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    Coronavirus, il viceministro Sileri: “Anche gli amici sono affetti stabili”

    Il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri (Credits: ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI)
    Di Carmelo Leo
    Pubblicato il 29 Apr. 2020 alle 14:36

    Coronavirus, viceministro Sileri: “Anche gli amici sono affetti stabili”

    L’Italia che affronta l’emergenza Coronavirus e si appresta a entrare ufficialmente nella Fase 2 è ormai da giorni impantanata sul tema dei congiunti e degli affetti stabili, indicati dal premier Conte come coloro che potranno uscire da casa per incontrarsi dopo il 4 maggio: in tanti si stanno chiedendo se anche gli amici possano rientrare nelle suddette categorie e stamattina una risposta in questo senso è arrivata dal viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri. Ospite della trasmissione Un giorno da pecora su Rai Radio 1, Sileri ha infatti detto: “Anche un’amicizia è un affetto stabile, a volte è migliore di un familiare”.

    A quel punto, al viceministro (anche lui colpito dal Coronavirus nelle scorse settimane e poi guarito) è stato chiesto se sarà possibile – sempre dopo il 4 maggio – andare a trovare un amico in casa. “Sì – è stata la risposta di Sileri – se è un amico vero, se non è una scusa. Se io incontrassi un amico caro ora, dopo tre mesi, lo abbraccerei e ci scapperebbe pure una lacrimuccia”. Parole che suonano come una probabile apertura dell’esecutivo, che nei prossimi giorni pubblicherà un documento con tutti i chiarimenti del caso sul tema congiunti e affetti stabili, verso la possibilità di uscire da casa per andare a trovare un amico.

    Poco dopo, comunque, sempre su Rai Radio 1 Sileri ha predicato prudenza: “Serve il buonsenso, questo è un periodo di transizione, servono le regole per far capire che non è un liberi tutti”, ha dichiarato il viceministro, aggiungendo che “è molto probabile che dopo l’allentamento del lockdown” i contagi da Coronavirus in Italia tornino a crescere. Infine, sui rischi legati al sesso, Sileri ha aggiunto: “Non sappiamo in questo momento se è a rischio, ma di sicuro lo è la vicinanza. Magari per due ragazzi che si vedono dopo tanto tempo è difficile frenarsi, ma allo stesso tempo magari qualcuno ha a casa la nonna di 75 anni”, mettendola quindi in pericolo.

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