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Nuovo Dpcm, Conte: “Il virus corre forte, dobbiamo intervenire. Italia divisa in tre aree di rischio, regole in vigore da venerdì”

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Conferenza Conte diretta live 4 novembre 2020: ecco il nuovo Dpcm

Nella serata di mercoledì 4 novembre, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha presentato le misure anti-Coronavirus contenute nel nuovo Dpcm messo a punto dal governo. Il premier ha sottolineato la necessità di intervenire a causa del numero complessivo dei contagi, che nelle prossime settimane potrebbe mandare in crisi alcune Regioni. Il presidente del Consiglio ha spiegato che introdurre misure uguali per tutte le Regioni, così come richiesto dagli enti locali, avrebbe prodotto un “duplice effetto negativo”. Secondo Conte infatti “non adottare misure veramente efficaci dove c’è maggior rischio e imporremo misure irragionevolmente restrittive dove la situazione è meno grave”.

Il premier, quindi, ha presentato le nuove norme decise dal governo, specificando che entreranno in vigore a partire da venerdì 6 novembre per “consentire a tutti di disporre del tempo utile per organizzare le proprie attività”. Le norme prevedono la divisione dell’Italia in 3 aree, rossa, arancione e gialla, a ognuna delle quali corrisponde un livello di criticità decise da 21 parametri elaborati dal ministero della Salute e dall’Iss. Nell’area gialla, considerata di criticità moderata, rientrano Abruzzo Basilicata Campania Emilia-Romagna Lazio Liguria Umbria Veneto Sardegna Toscana Prov. Trento e Bolzano. Qui, vige il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino, salvo comprovati motivi di salute, necessità e salute. I centri commerciali saranno chiusi nei giorni festivi e prefestivi, ad eccezione di farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno. Vengono chiusi musei e mostre, mentre per le scuole superiori scatta la didattica a distanza al 100%. Vengono sospese le attività di sale giochi, bingo e slot machine, mentre per il trasporto pubblico scatta la riduzione fino al 50%. La chiusura di bar e ristoranti resta alle 18, mentre l’asporto sarà consentito fino alle 22.

Puglia e Sicilia, invece, rientrano nell’area arancione. Qui, oltre alle misure che valgono per l’area arancione, sarà vietato spostarsi in entrata e in uscita da una Regione all’altra e da un comune all’altro. Inoltre bar e ristoranti vengono chiusi 7 giorni su 7, mentre l’asporto sarà consentito fino alle 22. Nell’area rossa, quella di massima criticità, rientrano Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta. Qui, sostanzialmente, scatta una sorta di lockdown “soft” dal momento che si potrà uscire di casa solamente per motivi di lavoro, necessità e salute. Le scuole, tuttavia, rimangono aperte, mentre dalla seconda media scatta la didattica a distanza.

Conte ha poi annunciato che già nella serata di giovedì 5 novembre il Consiglio dei Ministri potrebbe approvare il decreto Ristori bis per elargire nuovi fondi alle categorie colpite dalle misure. Il premier ha anche sottolineato che non vi sono aree verdi perché il virus corre ovunque” e “non ci sono territori che possono sottrarsi”.

Nuovo Dpcm, le parole di Conte durante la conferenza stampa

Sale il numero degli asintomatici, diminuisce il numero delle persone che vanno in terapia intensiva, ma il numero complessivo potrebbe mandare in crisi le Regioni già nelle prossime settimane. Dobbiamo assolutamente intervenire. Oggi, a differenza della prima ondata, disponiamo di un piano molto articolato che si basa su 21 parametri. Questo piano è la bussola. Più elevati sono i rischi e più restrittive sono le misure che andremo a introdurre. Introducendo regole uguali per tutti, avremmo prodotto un duplice effetto negativo.

Le misure che vi riassumerò entreranno in vigore venerdì 6 novembre. Abbiamo diviso l’Italia in tre aree: rossa, arancione e gialla. Area gialla: Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Umbria Veneto, Sardegna, Toscana. In queste Regioni sarà vietato circolare dalle 22 alle 5 salvo motivi di lavoro, salute e necessità. Nei giorni festivi e prefestivi chiudono centri commerciali e mostre. Per gli studenti dei licei si passa alla didattica a distanza. Riduzione fino al 50% per il trasporto pubblico. Area Arancione: rientrano Puglia e Sicilia. Anche qui è vietato circolare dalle ore 22 alle 5 del mattino salvo motivi di lavoro, necessità e salute. Qui è vietato spostarsi in entrata e uscita da una Regione all’altra e da un comune all’altro salvo lavoro, necessità e salute. Chiusura di bar e ristoranti 7 giorni su 7. L’asporto è consentito fino alle 22. Per le consegne a domicilio non ci sono restrizioni. Così come nelle Regioni ad area gialla, vengono chiusi i musei, i centri commerciali nei giorni festivi e i prefestivi, ad eccezione di farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole.

Le regioni dell’area rossa con criticità alta sono Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta. Qui è vietato ogni spostamento anche all’interno del proprio comune. Chiudono bar e ristoranti, ma l’asporto è consentito fino alle 22. Chiudono anche i negozi, eccezion fatta per quelli di prima necessità. Restano aperte edicole, farmacie, parrucchieri e barbieri. In questo caso la didattica a distanza è prevista anche per le classi di seconda e terza media. Restano aperte solo le scuole dell’infanzia, le scuole elementari e la prima media. Chiuse le università.

Non ci sono aree verdi perché la pandemia corre forte e non ci sono Regioni che possono sottrarsi alle misure prese. Le norme resteranno in vigore fino al 4 dicembre. Ho chiesto al ministero della Salute al direttore dell’Iss di condividere i dati di monitoraggio. Vogliamo che questi dati siano accessibili a tutti. Non abbiamo alternative, comprendiamo il disagio, ma dobbiamo tenere duro. Già questa settimana porteremo in Cdm, forse già domani sera, un nuovo decreto legge che consentirà l’erogazione di nuovi fondi alle categorie colpite da questo provvedimento. Ci aspettano ancora mesi lunghi e difficili, rispettando le regole possiamo raffreddare la curva epidemiologica e recuperare un po’ di serenità. È un percorso che dobbiamo fare tutti insieme.

Conferenza stampa Conte: dove vederla in tv e in streaming

Le parole del presidente del Consiglio potranno essere ascoltate sia in televisione che tramite streaming. In televisione si potrà seguire la conferenza stampa sulle principali reti italiane, come Rai 1, Canale 5 e La7, che interromperanno i loro programmi per collegarsi con la conferenza tramite le edizioni straordinarie dei tg, e sui canali all news tra cui SkyTg24 (canale 50 del digitale terrestre), TgCom24 (canale 51) e Rai News 24 (canale 48).

Per quanto riguarda il web e lo streaming la conferenza stampa di Conte sarà disponibile sul profilo Facebook ufficiale del capo del governo, sul canale Youtube ufficiale di Palazzo Chigi. Altra soluzione è quella di connettersi via smart tv, smartphone o tablet alle piattaforme Rai Play, Mediaset Play o al sito di SkyTg24.

Nuovo Dpcm: cosa sappiamo finora

Secondo quanto dichiarato da Conte nel corso della sua informativa alle Camere, l’Italia verrà suddivisa in tre aree di rischio a seconda della tenuta del servizio sanitario nazionale. Ciascuna delle 20 Regioni sarà inserita in una di queste tre fasce, ognuna delle quali prevedrà dei provvedimenti restrittivi diversi tra loro. Il premier non ha specificato quali sono le norme che verranno applicate a seconda delle fasce di rischio, mentre ha anticipato alcune delle misure che verranno applicate in tutta Italia, che prevedono la chiusura dei centri commerciali nel weekend, la chiusura dei musei, il limite agli spostamenti da e per le Regioni che hanno elevati livelli di rischio e l’introduzione di un coprifuoco serale (il premier non ha specificato un orario, ma dovrebbe scattare dalle 21).

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