Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:26
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

Caso Najeem Almasri, il ministro degli Interni Piantedosi: “Arresto irrituale. Espulso subito perché pericoloso”

Immagine di copertina
Il ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, in aula al Senato. Credit: Francesco Fotia / AGF

Il generale libico Najeem Osama Almasri Habish, capo della Polizia giudiziaria di Tripoli ricercato dalla Corte penale internazionale (Cpi) con l’accusa di crimini di guerra e contro l’umanità per le torture inflitte ai migranti nel carcere di Mitiga, in Libia, è stato “espulso” dall’Italia perché ritenuto “pericoloso” dopo essere stato scarcerato a seguito di un arresto “irrituale”. La spiegazione del caso internazionale che provocato la reazione della Corte dell’Aja è stata affidata dal governo di Giorgia Meloni al ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, intervenuto oggi in aula al Senato per un question time incentrato proprio sulla vicenda di Almasri.

L’uomo, ricercato dal 18 gennaio dalla Cpi, era stato arrestato il giorno successivo a Torino, dove si trovava dalla sera prima per assistere alla gara di Serie A tra Juventus e Milan disputata all’Allianz Stadium. Il 21 gennaio però, come denunciato dai giudici dell’Aja, “senza preavviso o consultazione” con la Corte penale internazionale Almasri era stato rilasciato per decisione della Corte d’appello di Roma, che aveva motivato il provvedimento con la mancanza di interlocuzione con il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, titolare dei rapporti con la Cpi, prima dell’arresto dell’uomo. Il generale era stato così scarcerato e rimandato in Libia addirittura su un volo di stato, scatenando le polemiche dell’opposizione. 

Ma per il governo Meloni il caso è molto chiaro. L’arresto, in primis, è stato definito “irrituale” dal ministro degli Interni Piantedosi, che ha citato l’ordinanza della Corte d’Appello di Roma. “Lo scorso 19 gennaio, il cittadino libico Najeem Osema Almasri Habish, da poco arrivato a Torino dopo essere stato nei giorni precedenti in altri Paesi europei, è stato sottoposto all’esecuzione del mandato d’arresto internazionale a fini di estradizione, emesso il giorno precedente dalla Corte Penale Internazionale. Ad avvenuta esecuzione del provvedimento, sono stati informati gli uffici della procura generale presso la Corte d’Appello di Roma e il competente Dipartimento del ministero di Giustizia, oltre al difensore nominato d’ufficio e le Autorità Consolari”, ha ricostruito oggi il titolare del Viminale in aula a Palazzo Madama.

“Il cittadino libico è stato temporaneamente associato alla locale casa circondariale Lorusso e Cotugno e, quindi, messo a disposizione dell’autorità giudiziaria competente, ossia la Corte d’Appello di Roma e la Procura Generale presso la stessa Corte d’Appello”, ha proseguito Piantedosi. ”Il 21 gennaio, la Corte d’Appello di Roma, nell’ambito delle prerogative di vaglio dei provvedimenti di limitazione della libertà personale, ha dichiarato il non luogo a provvedere sull’arresto del cittadino libico, valutato come irrituale in quanto non previsto dalla legge, disponendone l’immediata scarcerazione se non detenuto per altra causa”, ha aggiunto il ministro degli Interni, secondo cui a quel punto il Viminale ha ritenuto necessaria l’espulsione “per ragioni di urgenza e sicurezza, vista la pericolosità del soggetto”.

“A seguito della mancata convalida dell’arresto da parte della Corte d’appello di Roma, considerato che il cittadino libico era ‘a piede libero’ in Italia e presentava un profilo di pericolosità sociale, come emerge dal mandato di arresto emesso in data 18 gennaio dalla Corte Penale Internazionale, ho adottato un provvedimento di espulsione per motivi di sicurezza dello Stato ai sensi dell’articolo 13, comma 1, del Testo unico in materia di immigrazione”, ha sottolineato Piantedosi. “Il provvedimento è stato notificato all’interessato al momento della scarcerazione e, nella serata del 21 gennaio, ha lasciato il territorio nazionale”.

Per il titolare del Viminale, il rimpatrio di Almasri “era la misura più appropriata, anche per la durata del divieto di reingresso”. Nessuna esplicita spiegazione però è arrivata da Piantedosi sul perché il generale libico è stato rimandato a Tripoli con un volo di stato. L’esecutivo comunque, ha anticipato il ministro, è disponibile a fornire ulteriori dettagli, come peraltro già richiesto dalla Corte dell’Aja.

“Il Governo ha dato la disponibilità a rendere un’informativa di maggiore dettaglio sul caso in questione”, ha concluso il titolare del Viminale sul caso Almasri. “Sarà quella l’occasione utile per approfondire e riferire su tutti i passaggi della vicenda, compresa la tempistica riguardante la richiesta, l’emissione e l’esecuzione del mandato di cattura internazionale, che è poi maturata al momento della presenza in Italia del cittadino libico”.

Ti potrebbe interessare
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Politica / Il Ddl Spazio passa alla Camera. Urso: “L’Italia indica all’Europa la rotta per lo Spazio”. Protestano le opposizioni
Politica / Il caso Starlink si allarga allo spettro radio e alla banda E? Il Pd: “Nessun regalo a Musk”. Il Governo frena: “Attendiamo un coordinamento europeo”
Ti potrebbe interessare
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Politica / Il Ddl Spazio passa alla Camera. Urso: “L’Italia indica all’Europa la rotta per lo Spazio”. Protestano le opposizioni
Politica / Il caso Starlink si allarga allo spettro radio e alla banda E? Il Pd: “Nessun regalo a Musk”. Il Governo frena: “Attendiamo un coordinamento europeo”
Politica / Migranti, Piantedosi: “In Italia 5 nuovi Cpr e 3 centri come quelli albanesi”
Politica / Giuseppe Conte: “Il M5s non andrà in piazza il 15 marzo: no all’Ue del riarmo”
Politica / Elly Schlein boccia il piano di riarmo di von der Leyen: “Non è la strada giusta per l’Ue”
Politica / La redazione di RaiNews24 sfiducia il direttore Paolo Petrecca con l’83% dei voti: “Gestione disastrosa”
Politica / Qatargate, chiesta la revoca dell’immunità per le due eurodeputate del Pd Moretti e Gualmini
Politica / L’ultima proposta del ministro Lollobrigida: “Ridurre l’Iva sulle ostriche: non sono beni di lusso”
Politica / Salvini: “Per me l’interesse nazionale prevale su quello europeo”