Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 17:13
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Di Battista
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

Come è andato il voto ad Anagni, dove al ballottaggio c’era CasaPound

Immagine di copertina
Casapound è un movimento neo-fascista fondato nel 2003 nel quartiere Esquilino di Roma. Credit: Afp

Per CasaPound si trattava del primo ballottaggio raggiunto dal 2003, anno di fondazione del movimento di ispirazione neo-fascista

Al primo turno delle elezioni amministrative, tenutosi il 10 giugno 2018, c’è stato un comune che ha visto il movimento neo-fascista Casapound accedere per la prima volta al ballottaggio per l’elezione del sindaco.

Il comune è Anagni, cittadina di 21mila abitanti in provincia di Frosinone, dove Daniele Tasca, il candidato sostenuto da una coalizione guidata da Casapound, era stato il secondo più votato al primo turno.

Tasca aveva raccolto il 20,56 per cento dei voti, a fronte del 39,69 per cento dei voti ottenuti da Daniele Natalia, proposto come sindaco da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e alcune liste civiche di centrodestra.

Il Pd aveva raccolto appena l’8,86 per cento dei voti, mentre la candidata sindaca della coalizione di centrosinistra, Sandra Tiraboschi, era stata scelta dall’11,7 per cento dei votanti.

Il ballottaggio di domenica 24 giugno è stato vinto dal candidato di centrodestra Daniele Natalia, ma con un margine non così ampio. Tasca ha infatti ottenuto il 55,1 per cento delle preferenze, pari a 4.801 voti, contro il 44,9 per cento del candidato di CasaPound Daniele Tasca (3.906 voti).

Anche al ballottaggio, quindi, CasaPound ha raccolto molti consensi, avvicinandosi significativamente alla possibilità di eleggere, per la prima volta nella sua storia, un sindaco in un comune italiano.

Fondata nel 2003 nel quartiere Esquilino di Roma, Casapound in quindici anni di vita non era mai riuscita prima ad arrivare a un simile risultato.

L’affermazione della destra risulta evidente anche nella coalizione che appoggiava il candidato Natalia.

Tra i partiti dell’alleanza, al primo turno il più votato è stato Fratelli d’Italia, con l’8 per cento delle preferenze, seguito dalla Lega, al 7,57 per cento, mentre a Forza Italia è andato il 4,77 per cento dei voti.

Deludente il risultato uscito dalle urne per il Movimento Cinque Stelle, che il 10 giugno raccolto appena il 10 per cento delle preferenze, a fronte del 12,8 per cento registrato dal suo candidato sindaco Fernando Fioramonti.

casapound ballottaggio anagni
Daniele Tasca, candidato sindaco sostenuto da Casapound e da quattro liste civiche
Ti potrebbe interessare
Politica / Delmastro rinviato a giudizio: li sottosegretario andrà a processo per il caso Cospito
Politica / Expo, la rabbia di Gualtieri: “Avevamo delle lettere di impegno da Paesi che alla fine non ci hanno votato”
Politica / La Russa: “Volevo fare una cosa diversa, volevo fare il ministro dello Sport per andare contro la Juve”
Ti potrebbe interessare
Politica / Delmastro rinviato a giudizio: li sottosegretario andrà a processo per il caso Cospito
Politica / Expo, la rabbia di Gualtieri: “Avevamo delle lettere di impegno da Paesi che alla fine non ci hanno votato”
Politica / La Russa: “Volevo fare una cosa diversa, volevo fare il ministro dello Sport per andare contro la Juve”
Politica / Giorgia Meloni: “Sinistra condanni la violenza contro Pro Vita”
Politica / Governo, avanti con gli investimenti sugli asili: piano da 530 milioni
Politica / Edi Rama a TPI: “Vi spiego perché l’accordo Italia-Albania funzionerà”
Politica / Caro ristoranti, il piano del governo: “Menu a prezzi calmierati”
Politica / Sciopero dei trasporti, Salvini: “No a stop di 24 ore: buonsenso o precetto”
Politica / Lollobrigida e il caso Frecciarossa: “Non mi dimetto, andavo a lavoro. Ho agito nell’interesse dello Stato”
Politica / Caso Frecciarossa, Lollobrigida scende alla fermata straordinaria e si difende: “Era disponibile per tutti”