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Perché Salvini vuole chiudere i negozi di cannabis light?

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Cannabis light Salvini | La cannabis light è il nuovo nemico di Matteo Salvini. Dopo migranti, ladri, stupratori, 25 aprile, Fabio Fazio, nel mirino del vicepremier c’è la canapa, oltre che la droga in generale.

“Li voglio vedere chiusi uno a uno. Ci saranno controlli a tappeto. Adesso basta, ci vogliono le maniere forti”, ha detto il ministro dell’Interno.

E già due negozi nelle Marche sono stati chiusi dietro ordinanza del questore di Macerata.

Antonio Pignataro ha così spiegato la decisione: “Alle tante mamme che soffrono per i loro figli che fanno uso di cannabis avevo promesso che avrei chiuso tutti i negozi di Cannabis legale: oggi con la chiusura di questi altri due negozi, ho onorato la mia promessa”.

Il ministro Salvini si è detto pronto a scatenare – stavolta sul serio – un litigio con gli alleati del M5s. Sul modello di Macerata, Salvini ha annunciato una direttiva per chiudere tutti i cannabis shop d’Italia. Ma la posizione del M5s è opposta a quella di Salvini. In questo articolo abbiamo ricostruito le polemiche scatenate dalle dichiarazioni del ministro dell’Interno.

La cosiddetta cannabis legale è la canapa con un Thc inferiore allo 0,2 per cento.

Cannabis light Salvini | Perché Salvini vuole chiudere i negozi di canapa legale? 

“Io non aspetto i tempi della giustizia, la droga è un’emergenza nazionale devastante e dunque dobbiamo usare tutti i metodi democratici per chiudere questi luoghi di rieducazione di massa”, ha detto Salvini in diretta a Otto e Mezzo, il programma di Lilli Gruber in onda l’8 maggio 2019.

Per il ministro Salvini, la lotta alla droga è primaria e passa anche per la chiusura degli shop legali. Shop che il ministro definisce “presunti negozi turistici di cannabis”. In alcuni casi sono stati trovati negozi che vendevano prodotti con un livello di thc superiore a quello consentito per legge.

Non esistono droghe che fanno bene, secondo quanto sostiene Salvini. Ed è il motivo per cui ha preso di mira anche la cannabis legale. Ma oltre questo, Salvini sostiene che in molti casi i negozi di canapa legale siano una copertura per lo spaccio di sostanze stupefacenti illegali. Sostiene che lo faccia addirittura un negozio su 2.

Oltre ai negozi, Salvini se la prende anche con le “cosiddette feste della cannabis”.

“Siamo contro ogni sperimentazione”, dice Salvini, che considera la cannabis light “male per i nostri figli”.

“Gli spacciatori non li voglio, la droga fa male. Meglio un uovo sbattuto”, ha detto ancora Salvini.

“Salvini non sa contrastare il mercato nero della droga e se la prende con i nostri negozi di cannabis light”. L’intervista di TPI a Luca Marola, titolare di Easyjoint.
Vi racconto la rivoluzione della mia marijuana legale in Italia
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