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Home » Politica

“Borgonovo è gay”, l’outing fatto da un ex collega sui social. Il giornalista: “Affari miei”. E La Russa lo difende

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Il tutto è partito da un tweet dello scrittore Massimiliano Parente che tira in ballo Francesco Borgonovo, giornalista e vicedirettore de La Verità. “Voglio raccontarvi una storiella. Si intitola “Salvate il soldato Borgonovo”. Inizia quindici anni fa circa, quando collaboravo con Libero. Tra i redattori della cultura c’era Francesco Borgonovo. Diventammo amici, uscivamo a bere, finché non mi confidò la sua omosessualità, e anche la felicità trovata con un compagno di cui si sentiva la mogliettina, cucinando e facendo le pulizie”.

Così l’ex collega ha svelato, via social, quello che sarebbe l’orientamento sessuale di Borgonovo, cronista spesso ospite dei talk televisivi. Poi Parente rincara la dose e aggiunge: “Poi passò a La Verità, e nel tempo ha sposato ogni tesi antiscientifica, antioccidentale, filoputiniana, no vax, contro le famiglie gay, contro ogni liberalismo individuale”.

Borgonovo all’Adnkronos ha replicato, spiegando che preferirebbe che si parlasse di altro, “perché ritengo ci siano questioni molto più importanti di quel che avrei fatto o farei nel mio tinello. Le mie opinioni sono pubbliche, e chi non le condivide si può misurare su quelle. Il mio privato è, appunto, affar mio”, ha detto in merito al caso che lo ha coinvolto. “Le mie opinioni, in ogni caso, restano sempre le stesse, non vedo perché dovrebbero cambiare o venire inficiate. E non sono né razziste né naziste né omofobe: chiunque si prenda il disturbo di esaminarle può facilmente constatarlo. Questo è quanto”, ha aggiunto il vicedirettore de La Verità.

Sul tema è intervenuto, a difesa di Borgonovo, anche il presidente del Senato Ignazio La Russa, che con un tweet ha commentato: “Mi interessa zero il tentativo squallido di colpire Francesco Borgonovo che non deve rendere conto a nessuno della sua vita. A lui il mio fraterno abbraccio e la mia sincera stima”. Parente, dopo il tweet della seconda carica dello Stato, è tornato all’attacco: “La solidarietà a Borgonovo dimostra l’omofobia di chi, oltre a togliere i diritti alle famiglie gay, ritiene che dire di qualcuno che è omosessuale sia infamante. Come se avessi detto che è pedofilo”.

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