Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 12:03
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

Il codice rosso è legge: approvato il ddl contro la Violenza sulle donne

Immagine di copertina

Dopo la Camera, il ddl ha ricevuto il via libera anche dal Senato

Il codice rosso è legge: approvato il ddl contro la Violenza sulle donne

È stato approvato dall’aula del Senato il disegno di legge “Codice rosso”, che contrasta la violenza sulle donne.

La legge ha ricevuto il via libera definitivo al Senato con 187 sì e 47 astenuti.

Il ddl, composto da 21 articoli, prevede modifiche al codice di procedura penale in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere.

Obiettivo della legge è quella di ridurre i tempi per i procedimenti giudiziari per i casi di violenza e stupro fornendo alle donne vittime di maltrattamenti, abusi sessuali e atti persecutori un canale preferenziale per ottenere giustizia.

Approvato dal consiglio dei ministri il 28 novembre 2018, il ddl aveva ricevuto già il via libera della Camera lo scorso 3 aprile.

Cosa prevede esattamente e come funziona il Codice rosso

All’interno del ddl vi è anche un articolo in cui viene affrontato il tema del revenge porn.

La misura introduce la reclusione da uno a sei anni e una multa da 5mila a 15mila euro per “chiunque invii, consegni, ceda, pubblichi o diffonda immagini o video di organi sessuali o a contenuto sessualmente esplicito, destinati a rimanere privati, senza il consenso delle persone rappresentate”.

L’emendamento, inoltre, punisce anche chi non ha realizzato il video, ma lo ha comunque diffuso una volta ricevuto.

La pena viene inasprita poi se “i fatti sono commessi del coniuge, anche separato o divorziato”.

Aumento di pena da un terzo alla metà è previsto anche nel caso in cui i fatti siano commessi “in danno di persona in condizione di inferiorità fisica o psichica o in danno di una donna in stato di gravidanza”.

Grande soddisfazione è stata espressa dai banchi della maggioranza con M5S e Lega che hanno parlato di “pietra miliare nella lotta contro la violenza sulle donne”.

Secondo i senatori del Partito Democratico e di Forza Italia, invece, il ddl non è efficace ed è giudicato troppo debole nella difesa delle donne.

Ti potrebbe interessare
Politica / Salta il duello tv tra Meloni e Schlein, la Rai
Politica / Vannacci contro il vincitore dell’Eurovision Nemo: “Il mondo al contrario è sempre più nauseante”
Politica / Toti, la politica e la giustizia in Italia: il re è di nuovo nudo
Ti potrebbe interessare
Politica / Salta il duello tv tra Meloni e Schlein, la Rai
Politica / Vannacci contro il vincitore dell’Eurovision Nemo: “Il mondo al contrario è sempre più nauseante”
Politica / Toti, la politica e la giustizia in Italia: il re è di nuovo nudo
Politica / “Chi mi ama mi voti”, come è cambiata la comunicazione politica. L’intervista agli autori
Politica / Scoppia il caso alla Regione Lazio: il capo di gabinetto di Rocca è anche capo dei revisori dei conti di Croce Rossa
Politica / La ministra Roccella, contestata dagli studenti, abbandona gli Stati generali della Natalità | VIDEO
Politica / La contorta legge per la raccolta firme alle Europee non fa altro che alimentare l’astensionismo e la sfiducia nei cittadini
Politica / Il generale Vannacci contro Alessandro Zan: “Sei gay, quindi non sei normale”
Politica / Corruzione, arrestato il governatore della Liguria Giovanni Toti
Politica / Rai, il sindacato di destra boicotta lo sciopero dei giornalisti: Tg1 e Tg2 vanno in onda (quasi) regolarmente