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L’appello di Goffredo Bettini a Matteo Renzi: “Guida la ‘terza gamba’ moderata, hai il talento per portarla al 10% e rafforzare il governo”

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L’appello di Bettini a Matteo Renzi: “Guida tu i moderati, può valere il 10%”

Goffredo Bettini, membro della direzione nazionale del Partito Democratico, lancia un appello a Matteo Renzi affinché guidi i moderati, costituendo una federazione di centro-sinistra che potrebbe “valere il 10%”. In un articolo pubblicato su Il Foglio, Bettini sottolinea come quello attuale sia un momento “decisivo della politica italiana”. L’esponente dem ribadisce che “Il varo del governo Conte due ha letteralmente salvato la Repubblica” ma sottolinea anche “ciò che è stato fatto nell’emergenza non basta più”. “Basta dire che se avesse prevalso la destra autoritaria di Salvini-Meloni l’Italia sarebbe alla deriva – afferma Bettini – Per il Covid e per la mancanza delle risorse europee che non sarebbe mai riuscita ad ottenere. La questione senza fronzoli è: saremo in grado ora di fare un passo in avanti? Di portare il Paese sui binari giusti e riscattarlo dalla crisi? Forse. Dobbiamo provare. E ancora provare. E dobbiamo utilizzare ogni spazio politico disponibile”.

Secondo Bettini, infatti, ci sono “prove immediate da superare” come ad esempio “l’immigrazione che scappa dal terrore delle crisi africane e che impone una politica coordinata dell’Italia con l’Europa. Il Covid che si sta riaffacciando, nonostante gli stolti negazionisti (ha fatto bene Conte a limitare le occasioni di contagio). L’apertura delle scuole, che va preparata al meglio e meglio” e, ovviamente, le risorse in arrivo dal Recovery Fund, che “riguarda il destino delle nuove generazioni”. Questi e altri motivi, come la riforma della legge elettorale (“Un patto che va rispettato, impiantandola almeno in un ramo del Parlamento prima del voto referendario”) secondo Bettini, richiedono un “salto” in avanti nel campo riformista. Tuttavia, per “fare il salto, c’è bisogno di realismo da parte di tutti”. “Il Pd è stato obbligato al rapporto con il Movimento 5 Stelle. Non c’era altra strada per recuperare un filo di speranza per la Repubblica. Renzi, che nel campo moderato è senza dubbio il leader più intelligente e svelto, lo ha capito in poche ore”.

“A coloro che il governo non piace, rispondo: c’è un’altra concreta via praticabile?” dichiara Bettini sottolineando, però, che c’è bisogno di “una nuova fase”. “Fino ad ora Conte nell’emergenza ha fatto bene e il Paese gliene è grato. Ma questo equilibrio non regge per il domani”. Ecco perché secondo Goffredo Bettini “Nell’alleanza servono tre gambe: la sinistra, il Movimento 5 Stelle e un area moderata, riformista e liberale che conta nell’opinione pubblica il 10%, ma che attualmente è spezzettata, afona e non rappresentata. Tale area è un bene se si dovesse unificare. Spetterà ad essa scegliere le alleanze. Dico solo che io la ritengo indispensabile, nello schieramento democratico. Darebbe maggiore ariosità, libertà, occasioni di confronto sulle idee; permettendoci di superare il rapporto solitario tra noi e i 5 Stelle, che alla lunga potrebbe diventare povero e persino stucchevole”.

A guidare quell’area, secondo l’esponente dem, dovrebbe essere l’ex premier Matteo Renzi: “Renzi ha accettato di stare pienamente dentro al processo politico italiano. Egli, se volesse, avrebbe tutto il talento di progettare questo nuovo spazio liberale e moderato, come il costruttore di questa possibilità, individuando i leader più adatti a guidarla. Sarebbe una svolta rispetto al suo ruolo di picconatore minoritario. Ritornerebbe ad essere, nonostante le sue sconfitte, una grande personalità della democrazia italiana. Sarebbe anche, una funzione più limpida e utile, rispetto alla tentazione di orchestrare manovre politiche o di condizionare il Pd, con il quale da poco ha deciso di rompere con durezza”.

Leggi anche: 1. L’Italia può farcela, ma la classe dirigente deve pensare alla storia e non ai propri interessi e carriere personali (di Goffredo Bettini) / 2. Coronavirus, Matteo Renzi a TPI: “Non mi rimangio nulla, la pandemia rischia di diventare carestia” / 3. Gori affonda Zinga: non è lui l’uomo giusto. Bettini risponde: “Ci ha tenuti uniti”

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