Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:59
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Italiano scomparso in Burkina Faso: “Era partito per fare volontariato”

Immagine di copertina
Luca Tacchetto ed Edith Blais

Il ragazzo italiano e l'amica canadese erano diretti in Togo. Non si hanno notizie dei due giovani dal 15 dicembre

Dal 15 dicembre 2018 si sono perse le tracce di Luca Tacchetto, figlio dell’ex sindaco di Vigonza, e della sua amica canadese Edith Blais: i due ragazzi erano arrivato in Burkina Faso ed erano in viaggio verso il Togo.

L’ambasciata d’Italia ad Abidjan, in Costa d’Avorio, sta seguendo con la massima attenzione il caso fin dal primo momento ed è in contatto con le autorità locali. Anche la Farnesina è intervenuta nella vicenda e mantiene informata la famiglia del giovane sulle ricerche in corso.

Luca Tacchetto, figlio dell’ex sindaco di Vigonza, era partito da Padova in auto per raggiungere il Togo: lì aveva in programma di fornire il proprio aiuto alle popolazioni locali in un campo di lavoro.

“Doveva essere il viaggio di una vita per lui”, ha spiegato il padre all’Agi. “L’ultima volta che l’abbiamo sentito era il 15 dicembre era arrivato in Africa, aveva passato Marocco, Mauritania, Mali e aveva percorso quasi 9mila chilometri. Anzi ci aveva raccontato che i paesi più ‘difficili’ li aveva passati”.

I genitori hanno sporto denuncia per la scomparsa del figlio a Natale, dopo aver capito che la mancanza di notizie da parte di Luca non era dovuta ad un semplice problema di comunicazione.

I contatti sul luogo sono stati presi con la Costa d’Avorio dato che in Burkina Faso non c’è un’ambasciata italiana.

Il Corriere del Veneto ha ricostruito il percorso fatto da Luca Tacchetto e dalla sua amica australiana Edith Blais: i due erano partiti dall’Italia in auto, avevano percorso le strade della Francia e della Spagna per arrivare poi in Marocco. Da qui si erano diretti verso il Burkina Faso.

Nelle foto postate dalla giovane canadese sulla sua pagina Facebook e datate 15 dicembre si vedono i due abbracciati e sorridenti dopo essere arrivati all’aeroporto di Bobo-Dioulasse, la seconda città più grande del Burkina Faso, con un’auto noleggiata.

Dopo Bobo-Doulasso dovevano dirigersi verso la capitale Ouagadougou e poi verso il Togo, ultima tappa del loro viaggio.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Non solo Elon Musk: ora anche Mark Zuckerberg vuole “un ruolo attivo” al fianco di Donald Trump
Esteri / Romania, la Corte Costituzionale annulla il risultato delle elezioni: “Interferenze della Russia”
Esteri / L’indiscrezione del Financial Times: “L’Europa vuole creare un fondo comune da 500 miliardi di euro per comprare armi”
Ti potrebbe interessare
Esteri / Non solo Elon Musk: ora anche Mark Zuckerberg vuole “un ruolo attivo” al fianco di Donald Trump
Esteri / Romania, la Corte Costituzionale annulla il risultato delle elezioni: “Interferenze della Russia”
Esteri / L’indiscrezione del Financial Times: “L’Europa vuole creare un fondo comune da 500 miliardi di euro per comprare armi”
Esteri / Malattia misteriosa in Congo, l’Italia alza l’allerta: controlli negli aeroporti
Esteri / L’ultimo ostacolo per Netanyahu: la faida interna all’estrema destra in Israele che minaccia la Bibicrazia
Esteri / Ma nel mondo c'è chi dice no all'energia nucleare
Esteri / Gli jihadisti avanzano in Siria: "L'obiettivo è rovesciare il regime". L'Idf attacca i valichi di frontiera fra Libano e Siria
Esteri / Macron: "Estrema destra ed estrema sinistra unite per disfare. Ora un premier di interesse generale. Io resto fino a fine mandato"
Esteri / Malattia misteriosa uccide almeno 79 persone in Congo
Esteri / Papa Francesco ha ricevuto la sua prima “Papamobile” elettrica