La punteggiatura alternativa che risolverebbe un sacco di problemi ma nessuno usa
Un designer newyorkese ha raccolto 14 simboli stravaganti per aiutarci a non essere fraintesi o mal interpretati quando mandiamo un messaggio scritto
“Hai mai avuto difficoltà a esprimere i tuoi sentimenti o un significato particolare in un messaggio scritto? Sei mai stato mal interpretato per un sms, un’email o un tweet?”.
Così il designer newyorkese Jeremy Ford introduce Progressive Punctuation, un progetto grafico che raccoglie segni di punteggiatura alternativa per aiutare le persone a chiarire con precisione il tono dei loro messaggi scritti.
Ogni giorno vengono inviate quasi 4 miliardi di email, e tra Messenger e WhatsApp vengono processati oltre 60 miliardi di testi. È inevitabile che per molti di noi sia capitato almeno una volta di essere fraintesi per un punto di troppo, o un’emoji messa al momento sbagliato.
Progressive Punctuation è un movimento che si concentra su un’efficace comunicazione scritta e – un po’ con ironia e come provocazione – invita a inserire nei messaggi quotidiani 14 segni stravaganti di punteggiatura alternativa.
Tra questi simboli, troviamo i sei inventati nel 1966 dallo scrittore francese Hervé Bazin nella sua opera Plumons l’oiseau.
Ma quando possiamo usare il punto esclarrogativo, quello d’autorità o quello di acclamazione? Nella gallery, abbiamo raccolto i 14 segni proposti da Ford; nella didascalia è presente il significato, l’autore e la data di invenzione.
Per alcuni esempi di utilizzo, potete visitare il sito del progetto, o seguire su Instagram l’account @progressivepunctuation. Qui è possibile scaricare il file con i font della punteggiatura alternativa.