Corruzione, omicidi e prostituzione: gli scatti che rivelano il lato oscuro di Los Angeles
Dagli anni Venti agli anni Cinquanta la città di Los Angeles era dominata dal suo lato più oscuro, fatto di gin, tatuaggi, bische, locali notturni e brutali crimini
Oggi Los Angeles è conosciuta per essere la sede del distretto di Hollywood, la Mecca del cinema, ma durante gli anni del primo dopoguerra la città si stava risvegliando dal suo lato più oscuro, trasformandosi nella brillante metropoli che conosciamo oggi.
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Lungo la strada, una patina opaca ha cominciato a rivestire la sua facciata sempre più glamour, nascondendo i più atroci delitti.
Il libro Dark City. The Real Los Angeles Noir rivela l’oscura vita della Los Angeles del dopoguerra in una serie di impressionanti scatti che descrivono il feroce omicidio della Black Dahlia, i culti e i poliziotti corrotti della città.
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Nel 1920 la popolazione di Los Angeles si attestava intorno ai 577mila abitanti, molto lontana dai quattro milioni di persone che ci vivono attualmente, e mentre una parte della città inseguiva i propri sogni di gloria, c’era una folto gruppo di persone che si dedicava a corruzione, criminalità e prostituzione.
Le foto in bianco e nero esplorano la realtà più oscura della Città degli Angeli dagli anni Venti agli anni Cinquanta.
Vicoli, gin, tatuaggi, bische, locali notturni e le scene del crimine più brutali: questo è ciò che viene rappresentato all’interno del libro, per riscoprire una città piena di omicidi e caos.