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Home » Esteri

Putin: “Non useremo l’arma nucleare in Ucraina. Davanti a noi il decennio più imprevedibile”

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Credit: ansa foto

Vladimir Putin ha tenuto il suo annuale intervento al club Valdai: nel discorso, durissimo, ha accusato l’Occidente di «fomentare l’escalation», ma ha sostenuto che Mosca «non userà l’atomica in Ucraina, non avrebbe senso».

L’Occidente è “ad un passo dallo sterminio di chi non piace. Anche nella Guerra fredda, quando i due sistemi erano contrapposti, a nessuno delle due parti veniva in mente di cancellare la cultura, l’arte dell’avversario, la sfera umanitaria andava trattata con rispetto per conservare per il futuro la base dei rapporti sani”, ha affermato il presidente russo. Ma il periodo di dominazione dell’Occidente “è finito” dice Putin aggiungendo, secondo le agenzie di stampa russe, che la Russia non era una “semi-colonia” dell’Occidente e “sotto le sanzioni si è rivelata ancora più forte di quanto si sarebbe aspettata”.

Quello che ci aspetta è “Il decennio più imprevedibile è di fronte a noi, il decennio più pericoloso dalla Seconda Guerra Mondiale”. Rispondendo poi a una domanda, Putin ha detto che sono in corso “massicci movimenti tettonici” negli equilibri mondiali, con alcuni “centri di potere” che stanno perdendo la loro predominanza mentre altri si affermano in Asia e in altri continenti.

In quello che, secondo alcuni osservatori, potrebbe essere una timida apertura al dialogo, Putin spiega che “i nuovi centri di potere globale e l’Occidente dovranno iniziare una conversazione sul futuro — e prima lo faranno, meglio sarà”. Una frase che sembra riecheggiare il “messaggio trasversale” lanciato da Xi Jinping a Joe Biden — “Dobbiamo comunicare, il mondo oggi non è pacifico né tranquillo”.

Il presidente russo ha poi parlato dell’atomica: “Non abbiamo mai detto nulla di nostra iniziativa sul possibile uso di armi nucleari da parte della Russia, ma abbiamo solo accennato alle dichiarazioni rilasciate dai leader dei Paesi occidentali”, ha spiegato Vladimir Putin. “L’occidente sta cercando di dare la colpa alla Russia quando si parla di armi nucleari”, il presidente russo ha spiegato che il rischio di una bomba nucleare esiste da quando esistono le armi nucleari ma che “per la Russia un attacco nucleare contro l’Ucraina non ha senso politico né militare”.

“Sono stato io a chiedere al ministro della Difesa Shoigu di fare quelle telefonate sul pericolo delle bombe sporche”, spiegando che l’Ucraina “ha la tecnologia” che le permette di costruire “una bomba sporca”. E “lo sta facendo”, i russi “lo sanno e sanno anche dove la sta costruendo”, sottolineando che “la Russia non ha bisogno di costruire una bomba sporca”.

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