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Home » Esteri

Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó

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Il Comitato Permanente della Camera dei Deputati sui Diritti Umani ha ricevuto in audizione rappresentanti della Comunità Giovanni XXIII – Operazione Colomba per riferire sulla situazione dei diritti umani. Boldrini: “Valuteremo l'ipotesi di una nostra visita nei territori colombiani"

Risale a circa un mese fa il duplice assassinio di Nayeli Sepulveda, 30 anni ed Edison David, appena 15 anni, con colpi d’arma da fuoco nelle vicinanze del villaggio La Esperanza, in Colombia. La loro colpa? Essere la moglie e il fratello di uno dei leader della Comunità di Pace di San José de Apartadó.

Ieri si è svolta presso il Comitato Permanente della Camera dei Deputati sui Diritti Umani l’audizione dei difensori dei diritti umani in Colombia: i volontari di Operazione Colomba, corpo nonviolento di Pace della Ass. Comunità Papa Giovanni XXIII, che dal 2009 realizza un lavoro di accompagnamento protettivo internazionale alla popolazione civile, all’interno della Comunità di Pace di San José de Apartadó assieme a Giovanna Martelli, ex parlamentare e segretaria Generale della Fondazione Rut, da pochi giorni rientrata dalla Colombia, che da anni sostiene la Comunità di Pace di San José de Apartadó. Presente anche Simona Fraudatario, Fondazione Basso e Rete Italiana di Solidarietà Colombia Vive, di recente in Colombia in visita alla Comunità di Pace con una delegazione europea.

Dalle testimonianze è emerso che la precarietà della situazione di tutela di tali diritti umani dipende soprattutto dall’espansione territoriale e dalle violente strategie di controllo sociale dei gruppi armati non statali e delle organizzazioni criminali.

A denunciare il clima di intimidazione e di minaccia persistente su tutta la Colombia alcuni esponenti parlamentari che hanno firmato una mozione, tra cui: Andrea Orlando, Laura Boldrini, Fabio Porta, Giuseppe Provenzano, Mauro Laus, a sostegno del Progetto di Paz Total del Presidente Gustavo Petro, impegnato nelle trattative in corso con i gruppi armati che non hanno ancora aderito al Processo di Pace.

La Comunità di Pace di San José de Apartadó dal 1997 si è dichiarata neutrale rispetto al conflitto armato, pagando questo cammino nonviolento con l’uccisione di oltre 300 suoi membri, tra cui i recenti ultimi due omicidi. Il timore è che l’acuirsi della tensione rendano sempre meno sicuro il lavoro degli attivisti per i diritti umani stranieri presenti nell’area, favorendo il prolificare di nuove realtà per la spartizione dello sfruttamento del territorio. La Comunità si trova nella sottoregione di Urabà Antioquia al nord ovest della Colombia, al confine con Panama. Qui si incrociano forti interessi economici, legati allo sfruttamento delle miniere di carbone e del legno, che in questa zona è molto pregiato e se ne trova in grande quantità̀.

“Chiederemo che la mozione presentata dal collega Andrea Orlando, firmata anche da me e altri colleghi, venga calendarizzata presto per procedere speditamente, data la situazione drammatica per il Paese e per la stabilità dell’intera regione – ha dichiarato l’On.le Laura Boldrini presidente del Comitato Permanente della Camera dei Deputati sui Diritti Umani – e ci impegniamo quindi, a portare avanti quanto previsto dalla mozione stessa. In sede di ufficio di presidenza della Commissione Esteri, inoltre, valuteremo l’ipotesi di una nostra visita nei territori colombiani di San Josè de Apartadò per portare la nostra voce di parlamentari e componenti del Comitato diritti umani della Camera al servizio del processo di pace. Ma è anche necessario un impegno internazionale. Per questo, dopo le imminenti elezioni europee, solleciteremo anche i nostri colleghi e le nostre colleghe a Bruxelles.

I parlamentari firmatari della mozione si impegnano inoltre “a promuovere attraverso l’Agenzia di Cooperazione allo Sviluppo, programmi di Cooperazione dedicati al processo di pacificazione del Paese ponendo particolare attenzione alla riparazione integrale delle vittime, la partecipazione della società civile e il coinvolgimento delle donne nel processo di pace nel quadro della Risoluzione UN 1325, l’osservanza degli Accordi di Pace del 2016 e la complementarità dei processi negoziali nel quadro della politica di pace totale (Paz Total) del Governo del Presidente Gustavo Petro e a valorizzare e tutelare la presenza italiana dei Corpi Civili di Pace in Colombia come nel caso di Operazione Colomba, quale strumento di intervento non violento per la costruzione e il mantenimento della Pace”.

Una mozione, come si legge nel testo, che “condanna la sistematica violazione dei Diritti Umani in Colombia perpetrata dai gruppi armati illegali nei confronti della popolazione civile che si oppone ai grandi progetti estrattivi e allo sfruttamento della loro Terra e che riconosce la Comunità di Pace di San Josè di Apartadó, come esempio di impegno per l’Economia Solidale, la Pace e i Diritti Umani”.

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