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Ucraina, da Berlino via libera all’invio dei Leopard tramite la Polonia. Crosetto: “L’Italia invierà missili”

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Ucraina, da Berlino via libera all’invio dei Leopard tramite la Polonia. Crosetto: “L’Italia invierà missili”

La Germania sembra aver dato il primo via libera all’invio, seppur indiretto, di carri armati in Ucraina. Dopo l’impasse delle ultime settimane sulle forniture dei “Leopard”, la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock ha aperto alla possibilità di farli arrivare tramite la Polonia. “Per il momento la domanda non è stata posta, ma se ci fosse posta non ci opporremmo”, ha detto l’esponente dei Verdi in un’intervista all’emittente francese Lci.

Una presa di posizione che segue l’annuncio di Varsavia di voler consegnare 14 carri armati di produzione tedesca a Kiev, dopo i recenti tentennamenti di Berlino. Se il governo tedesco si rifiuterà di fornire i tank all’Ucraina, “creeremo una ‘piccola coalizione’ di paesi pronti a donare alcune delle loro attrezzature moderne, dei loro carri armati  moderni”, ha detto il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki, che ieri ha definito “inaccettabile” il comportamento della Germania.

Nel pomeriggio, Emmanuel Macron aveva indicato che la Francia non esclude di fornire i propri carri armati Leclerc all’Ucraina, dopo l’incontro con il cancelliere tedesco Olaf Scholz per il Consiglio dei ministri franco-tedesco. “Per quanto riguarda i Leclerc ho chiesto al ministro della Difesa di lavorarci su. Nulla è escluso ed è qualcosa che si valuta tutti insieme”, ha detto il presidente francese, mentre il capo del governo tedesco non si è esposto. “Il modo in cui noi abbiamo agito in passato è sempre strettamente coordinato con i nostri amici ed alleati e continueremo ad agire in funzione della situazione concreta”, ha detto Scholz.

Da Kiev continua intanto il pressing su Berlino e gli altri alleati per far arrivare nuovi aiuti militari. “I partner devono realizzare la verità: c’è una falla nella nave globale e la parte ucraina dell’equipaggio sta combattendo per la sopravvivenza della nave”, ha detto Mykhailo Podolyak, consigliere della presidenza ucraina. “Aspettare non funzionerà. Per salvare la nave, tutti devono agire di concerto. Ciò significa carri armati, missili, armi, denaro e altro per l’Ucraina”.

Da parte sua, l’Italia sta preparando il sesto pacchetto di aiuti militari a Kiev, dopo aver autorizzato forniture per circa un miliardo, secondo le stime citate dal ministro degli Esteri Tajani. Intervenendo a “Che tempo che fa” su Rai 3, il ministro della Difesa Crosetto ha confermato che il nuovo pacchetto di aiuti “darà agli ucraini la possibilità di difendersi dagli attacchi aerei”. “Vuol dire missili che abbattono altri missili”, ha specificato ieri il co-cofondatore di Fratelli d’Italia.

Se Washington e i paesi della Nato forniranno armi che verranno poi utilizzate per colpire le città civili e tentare di impadronirsi dei nostri territori ci sarà una ritorsione con armi più potenti”, ha minacciato oggi Mosca. Secondo il presidente della Duma, Vyacheslav Volodin, le forniture di armi all’Ucraina porteranno “a una catastrofe mondiale”. Gli Stati Uniti e i parlamentari europei, ha scritto su Telegram, “dovrebbero rendersi conto della loro responsabilità nei confronti dell’umanità”.

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