Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 21:55
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Erdogan vuole le armi nucleari, e lo dice apertamente a una riunione del partito

Immagine di copertina
Il presidente turco Erdogan

La rivelazione del New York Times

Turchia, Erdogan vuole le armi nucleari

Recep Tayyip Erdogan vuole ottenere il controllo di una fascia della Siria anche ricorrendo alle armi nucleari. È quanto spiega il New York Times in un articolo a firma David E. Sanger e William J. Broad riportando affermazioni del presidente della Turchia.

Nelle settimane che hanno preceduto l’offensiva turca nelle aree curde, il leader turco non ha nascosto la sua grande ambizione. “Alcuni paesi hanno missili con testate nucleari”, ha detto a una riunione del suo partito al governo a settembre. Ma l’Occidente insiste che “noi non possiamo averli”, ha detto. “Io non posso accettarlo”.

È una posizione, quella di Erdogan, che apre nuovi inquietanti interrogativi sull’intervento militare in Siria e sugli scenari che la guerra apre. La Turchia ha iniziato uno scontro con gli alleati della Nato. E ha vinto la scommessa di iniziare un’offensiva. Dunque, chiede il Nyt, se gli Stati Uniti non riescono ad impedire al leader turco di colpire i suoi alleati curdi, come possono impedirgli di costruire un’arma nucleare o di seguire l’Iran nel raccogliere la tecnologia per farlo?

Non si tratta di un allarme infondato, perché non è la prima volta che Erdogan parla di liberazione dalle restrizioni sui paesi che hanno firmato il Trattato di non proliferazione nucleare, e nessuno oggi può dire di conoscere le sue vere intenzioni. Il presidente della Turchia è un maestro nello sbilanciare alleati e avversari, come ha scoperto nelle ultime settimane anche il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. E gli americani, di conseguenza, non escludono nulla.

Il Nyt parla di un programma per il nucleare più avanzato di quello dell’Arabia Saudita, ma ben al di sotto di ciò che l’Iran ha messo insieme.

“I turchi hanno affermato per anni che faranno ciò che fa l’Iran”, ha ricordato John J. Hamre, ex vice segretario alla Difesa, che ora dirige il Center for Strategic and International Studies di Washington. “Ma questa volta – ha aggiunto – è diverso. Erdogan ha appena facilitato la ritirata americana dalla regione”. “Forse, come gli iraniani, ha bisogno di dimostrare di poter ottenere un’arma in qualsiasi momento”.

Le parole di Erdogan, che possono anche essere interpretate come un gioco al rialzo per avere maggiore peso nella Nato, non sono certamente da sottovalutare. Gli esperti ritengono improbabile che la Turchia possegga un’arma nucleare ma non si può escludere categoricamente che possa costruirla. La Turchia ha iniziato a realizzare una propria industria elettronucleare, ha acquistato alcuni reattori e potrebbe aver ottenuto da un mercato nero centrifughe per l’arricchimento dell’uranio.

Non è l’unico nodo. In Turchia sono presenti circa 50 armi nucleari americane. Gli Stati Uniti non hanno mai ammesso apertamente la loro esistenza, fino a mercoledì scorso. Trump, rispondendo a una domanda sulla sicurezza di quelle armi, custodite in un bunker controllato dagli americani alla base di Incirlik , ha affermato: “Siamo fiduciosi e abbiamo un’ottima base aerea lì, una base aerea molto potente”.

Ma non tutti sono così certi. Perché la base aerea appartiene al governo turco. E se le relazioni tra Usa e Turchia dovessero deteriorarsi, l’accesso americano a quella base non sarebbe garantito.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Esteri / Oms: “Oltre 1.000 persone sono morte a Gaza in attesa di un’evacuazione medica dal luglio 2024”
Esteri / L’indiscrezione: “Grecia, Israele e Cipro valutano una forza militare congiunta nel Mediterraneo”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Piogge torrenziali, raid aerei e aiuti in ritardo: la tregua con Israele regge ma a Gaza si continua a morire
Esteri / Il discorso di Trump agli Usa: “Ho ereditato un disastro ma ora l’America è tornata”
Esteri / Iran, condannato a morte per “corruzione sulla Terra”: ora il pugile Mohammad Javad Vafaei Sani rischia l’esecuzione
Esteri / Putin minaccia: “La Russia raggiungerà tutti gli obiettivi in Ucraina. Con la diplomazia o con la forza”