Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 07:33
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

La Turchia è contenta per la decisione degli Stati Uniti di concedere nuovamente i visti ai cittadini turchi

Immagine di copertina

Il primo ministro turco, Binali Yildirim, ha definito ‘positiva’ la mossa di Washington di rilasciare di nuovo i visti per i cittadini turchi che volessero recarsi negli Stati Uniti e ha invitato le autorità statunitensi a estradare l’imam Fethullah Gülen, considerato dal presidente turco, l’ideatore del tentato golpe del luglio 2016.

“Il limitato rilascio dei visti tra Stati Uniti e Turchia, prima della nostra visita a Washington, può essere visto come uno sviluppo positivo”, ha detto Yildirim ai giornalisti prima della propria partenza per gli Stati Uniti, dove incontrerà il vicepresidente Mike Pence.

Nella giornata di ieri, gli Stati Uniti avevano annunciato che ricominceranno a rilasciare visti in Turchia dopo aver ricevuto “rassicurazioni iniziali” che i dipendenti di ambasciate e consolati non saranno arrestati per attività inerenti al lavoro svolto.

Per tutta risposta, la Turchia aveva dichiarato che avrebbe ricominciato a rilasciare visti a cittadini americani “su base limitata”, riproponendo la stessa formula utilizzata dagli Stati Uniti per annunciare la ripresa del rilascio dei visti per i cittadini turchi.

Gli Stati Uniti avevano preso questi provvedimenti l’8 ottobre, in seguito dell’arresto di Metin Topuz, un dipendente che lavorava per il consolato statunitense di Istanbul. La Turchia aveva risposto sospendendo anch’essa il rilascio di visti per i cittadini statunitensi.

Topuz è accusato di appartenere alla rete dell’imam Fethullah Gülen. A maggio anche un un dipendente del consolato statunitense della provincia di Adana era stato arrestato per presunti legami con la rete dell’imam turco.

La Turchia chiede agli Stati Uniti di estradare Gülen, che risiede in Pennsylvania dal 1999.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Esteri / Oms: “Oltre 1.000 persone sono morte a Gaza in attesa di un’evacuazione medica dal luglio 2024”
Esteri / L’indiscrezione: “Grecia, Israele e Cipro valutano una forza militare congiunta nel Mediterraneo”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Piogge torrenziali, raid aerei e aiuti in ritardo: la tregua con Israele regge ma a Gaza si continua a morire
Esteri / Il discorso di Trump agli Usa: “Ho ereditato un disastro ma ora l’America è tornata”
Esteri / Iran, condannato a morte per “corruzione sulla Terra”: ora il pugile Mohammad Javad Vafaei Sani rischia l’esecuzione
Esteri / Putin minaccia: “La Russia raggiungerà tutti gli obiettivi in Ucraina. Con la diplomazia o con la forza”