Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 12:01
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Stupro Catania, la 19enne americana era già stata violentata negli Stati Uniti

Immagine di copertina

La vittima della brutale aggressione di gruppo avrebbe già sùbito violenze

La baby sitter americana violentata a Catania da tre ragazzi lo scorso 15 marzo avrebbe già sùbito abusi sessuali negli Stati Uniti. A dichiararlo agli inquirenti sarebbe stata proprio la ragazza prima di rientrare negli Usa.

La 19enne ha fatto mettere a verbale questa drammatica circostanza. È quanto risulta scritto nell’ordinanza del Gip.

“Nei prossimi giorni – annuncia l’avvocato Mariella Viscuso – invierò una mail alla mia assistita per spiegarle come funziona il sistema giudiziario italiano. Dovrà ribadire la sua testimonianza o in un incidente probatorio, che cristallizza le prove, o tornare in Italia e testimoniare nel processo. Un’altra strada percorribile potrebbe essere una rogatoria internazionale. Vedremo”.

Sulla vicenda è intervenuto il ministro dell’Interno Matteo Salvini: “Per i vermi violentatori di Catania, che hanno stuprato una turista, nessuno sconto: certezza della pena e castrazione chimica!”.

Roberto Mirabella, 20 anni, Salvatore Castrogiovanni e Agatino Spampinato, di 19, avrebbero violentato a turno e in gruppo la 19enne americana che si trovava nel capoluogo etneo dove lavorava come ragazza alla pari per una famiglia siciliana del posto.

La scena dell’abuso è stata filmata con i cellulari. La ragazza si trovava con i tre presunti aggressori dopo una serata trascorsa in un bar di via Teatro Massimo.

La ragazza bloccata in auto insieme ai tre aggressori aveva tentato di nascosto di chiamare il 112, ma uno dei ragazzi l’aveva scoperta e glielo aveva impedito. Oltre ai soccorsi la ragazza ha dichiarato di avere chiesto aiuto anche a un suo amico attraverso messaggi vocali. Ma il suo interlocutore non avrebbe risposto alla sua richiesta.

Il vile ragazzo che ha volutamente ignorato gli sms d’aiuto dell’amica stuprata a Catania
Catania, stupro di gruppo su 19enne americana: 3 giovani arrestati 
“Aiutami, ci sono dei ragazzi”. “Non posso, non ho l’auto”: gli agghiaccianti sms all’amico della 19enne stuprata dal gruppo a Catania
Salvini torna a proporre la castrazione chimica: stavolta nel mirino ci sono gli “stupratori di Catania” 
Ti potrebbe interessare
Esteri / Dalla Russia filtra ottimismo: “Accordo vicino”. Ma no a concessioni sui territori né su truppe Nato in Ucraina
Esteri / Trump fa causa alla BBC per diffamazione e chiede un risarcimento da 10 miliardi di dollari
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Ti potrebbe interessare
Esteri / Dalla Russia filtra ottimismo: “Accordo vicino”. Ma no a concessioni sui territori né su truppe Nato in Ucraina
Esteri / Trump fa causa alla BBC per diffamazione e chiede un risarcimento da 10 miliardi di dollari
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”