Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:57
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Sri Lanka, trovata una fossa comune con almeno 230 corpi: “È la più grande mai scavata”

Immagine di copertina

La fossa comune si trova in una zona abitata principalmente dalla minoranza Tamil. Durante la guerra civile era stata occupata da militari ed era diventata uno dei teatri più sanguinosi delle battaglie tra ribelli delle Tigri Tamil e l'esercito regolare del paese

Nel nord-ovest dello Sri Lanka, in una fossa comune a Mannar, sono stati trovati almeno 230 corpi: è il più alto numero di resti umani mai ritrovati nel paese, ferito da una guerra civile che durata quasi 30 anni. Secondo Raj Somadeva, il professore archeologo forense dell’università di Kelaniya che si sta occupando di seguire gli scavi, “si tratta della più grande fosse comune mai scavata”.

La condizione delle ossa rende difficile l’identificazione degli scheletri, dei quali non si conoscono né le cause della morte né i nomi delle vittime.

La fossa comune, scoperta casualmente da un’impresa edile che stava effettuando alcuni scavi per la costruzione di un edificio, si trova in una zona abitata principalmente dalla minoranza Tamil. Durante la guerra civile, che si è conclusa nel 2009, era stata occupata da militari ed era diventata uno dei teatri più sanguinosi delle battaglie tra ribelli delle Tigri Tamil e l’esercito regolare del paese.

Nella fossa sono stati trovati anche resti di ceramiche, stoviglie, oggetti metallici e gioielli indossati dalle vittime.

La prima fossa comune era stata trovata nel 2014 nell’area del tempio indù di Thiruketheeswaram.

Secondo alcuni attivisti, dalla fine della guerra civile, che ha provocato almeno 100mila morti, mancano all’appello almeno 20mila persone.

La guerra civile ha visto fronteggiarsi l’esercito srilankese e le Tigri Tamil, un’organizzazione di etnia tamil che rivendicava la creazione di uno stato indipendente nel nord e nell’est dello Sri Lanka.

Un accordo è stato raggiunto solo nel 2009 quando, terminata una durissima repressione ordinata dal presidente Mahinda Rajapaksa, le Tigri sono state sconfitte dall’esercito nazionale. Da allora, anche grazie alla mediazione del Consiglio per i diritti umani dell’ONU, è iniziato un lungo e complesso processo di riconciliazione.

Ti potrebbe interessare
Esteri / L’allarme del Wfp: quest’inverno 17 milioni di persone a rischio fame in Afghanistan
Esteri / Israele bombarda ancora il Libano: almeno un morto e diversi feriti. L’Idf: “Colpiti due agenti di Hezbollah”
Esteri / Dalla Russia filtra ottimismo: “Accordo vicino”. Ma no a concessioni sui territori né su truppe Nato in Ucraina
Ti potrebbe interessare
Esteri / L’allarme del Wfp: quest’inverno 17 milioni di persone a rischio fame in Afghanistan
Esteri / Israele bombarda ancora il Libano: almeno un morto e diversi feriti. L’Idf: “Colpiti due agenti di Hezbollah”
Esteri / Dalla Russia filtra ottimismo: “Accordo vicino”. Ma no a concessioni sui territori né su truppe Nato in Ucraina
Esteri / Trump fa causa alla BBC per diffamazione e chiede un risarcimento da 10 miliardi di dollari
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti