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    Russia, lo “chef di Putin”: “Se Navalny sopravvive all’avvelenamento, lo rovino”

    Di Carmelo Leo
    Pubblicato il 27 Ago. 2020 alle 11:20

    Russia, lo “chef di Putin” dichiara: “Se Navalny sopravvive, lo rovino”

    Mentre Alexei Navalny, il dissidente russo in gravi condizioni dopo un sospetto avvelenamento su un volo Tomsk-Mosca, è ricoverato in coma in un ospedale di Berlino, dalla Russia arrivano nuove minacce nei suoi confronti, stavolta da colui che viene definito lo “chef di Putin”. Si chiama Evgenij Prigozhin, ha 56 anni e la sua compagnia Konkord gestisce il catering del Cremlino, ma è famoso soprattutto perché è a capo della cosiddetta “fabbrica dei troll”, che fa circolare fake news nel mondo. E adesso ha messo nel mirino proprio Navalny, da quando quest’ultimo è stato condannato a pagare 87,7 milioni di rubli (circa un milione di euro) di danni a una società, la Moskovskij Shkolnik, che rifornisce la maggior parte delle mense scolastiche di Mosca. Cosa c’entra Prigozhin con tutto ciò? Nei mesi scorsi ha rilevato la società in questione e quindi adesso è creditore diretto dell’oppositore russo.

    Navalny, a ottobre scorso, era stato condannato da un tribunale russo insieme alla sua legale Liubov Sobol e alla Fondazione anti-corruzione (Fbk). La condanna era arrivata dopo una video-inchiesta che accusava l’azienda di monipolizzare il mercato, fornire cibo scadente e far ammalare i bambini. Navalny aveva provato ad aggirare la sanzione chiudendo formalmente la Fondazione, ma adesso è debitore dello “chef di Putin”. Per questo motivo, Prigozhin non ci ha pensato due volte a minacciare l’oppositore attualmente in coma: “Se il compagno Navalny tira le cuoia – ha dichiarato – allora personalmente non intendo perseguirlo in questo mondo. Rimanderò per un periodo indefinito, ma allora mi ricompenserò a mio piacere. Se invece Navalny sopravvive, dovrà rispondere secondo tutta la severità della legge russa. Per quanto riguarda il Fondo anti-corruzione e Liubov Sobol, i miei legali cominceranno sin da oggi a lavorare perché paghino il debito nell’ambito della legislazione russa. Spero ricordiate che, secondo i nuovi emendamenti della Costituzione, la legge russa ha priorità su quella internazionale. Voglio strappare a questo gruppo di persone senza scrupoli vestiti e scarpe”.

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