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Home » Esteri

Trovato l’accordo su Ursula Von der Leyen alla presidenza della Commissione: che succede adesso?

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Presidente commissione Ue prossimi passaggi | Il Consiglio europeo ha trovato l’accordo: Ursula Von Der Leyen sarà la nuova presidente della Commissione Ue (qui un suo profilo). Ma per prendere il posto di Juncker, l’accordo del Consiglio non basta.

Dopo che i 28 capi di stato e di governo del Consiglio europeo, l’organo Ue presieduto (ancora per poco) da Donald Tusk, hanno trovato la quadra, è necessario un altro passaggio in Parlamento Ue, che si è insediato oggi, 2 luglio 2019, a Strasburgo.

In Consiglio per l’approvazione era necessaria la maggioranza qualificata, che dopo lunghe ed estenuanti trattative, è stata trovata.

A questo punto spetta al Parlamento europeo votare il candidato scelto dal Consiglio, Ursula Von Der Leyen: il numero minimo di voti necessari per far passare il suo nome è di 353 sì. Solo a quel punto l’attuale ministra della difesa tedesca potrà prendere ufficialmente il posto del lussemburghese Jean Claude Juncker e diventare la prossima presidente della Commissione.

Se tutto procederà senza intoppi, Ursula Von Der Leyen sarà la prima donna a ricoprire il ruolo più importante nell’ambito delle istituzioni europee.

Nel pomeriggio di oggi, 2 luglio, il Consiglio europeo riunito a Strasburgo ha trovato l’accordo anche sugli altri nomi di vertice: Charles Michel al Consiglio europeo, Christine Lagarde alla Bce e Josep Borrell Fontelles come Alto rappresentante per la politica estera.

Domani sarà invece il turno di un altro importante passaggio nell’ambito delle nomine della nuova legislatura: l’elezione del presidente del Parlamento Ue, il successore di Antonio Tajani.

L’Italia esce da una legislatura particolarmente fortunata, in cui tre delle cinque poltrone più importanti della Ue erano ricoperte da un italiano. Antonio Tajani alla presidenza del Parlamento, Mario Draghi alla Bce e Federica Mogherini Alto rappresentante per la politica estera.

Nei prossimi cinque anni il ruolo dell’Italia sarà fortemente ridimensionato. Se andrà bene, potrà aggiudicarsi un commissario di peso nell’ambito economico, come ad esempio Commercio, Industria o Concorrenza.

Nelle ultime ore molte delle matasse delle nomine Ue sono state sbrogliate. Non resta che attendere i prossimi passaggi.

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