Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 08:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

A Maria Corina Machado il premio Nobel per la Pace. Beffato Donald Trump

Immagine di copertina

L'attivista venezuelana è una "donna che mantiene accesa la fiamma della democrazia in mezzo a un'oscurità crescente"

Maria Corina Machado è la vincitrice del premio Nobel per la Pace 2025: lo ha comunicato pochi minuti fa il Comitato per il Nobel. L’attivista venezuelana ed ex deputata dell’Assemblea nazionale del Venezuela è stata premiata per “il suo instancabile lavoro nella promozione dei diritti democratici del popolo venezuelano e per la sua lotta per raggiungere una transizione giusta e pacifica dalla dittatura alla democrazia”. Secondo il comitato del Nobel, Machado è una “donna che mantiene accesa la fiamma della democrazia in mezzo a un’oscurità crescente”.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da TPI (@tpi)

Jorgen Watne Frydnes, nell’annunciare il nome del vincitore del premio Nobel per la Pace 2025, l’ha definita una “paladina della pace coraggiosa e impegnata”. Ingegnera, fondatrice del partito politico liberale Vente Venezuela, “ha speso anni della sua vita a lottare per la libertà del suo popolo” ed “uno degli esempi più straordinari di coraggio civile in America Latina nei tempi recenti. È una figura chiave, unificatrice in un’opposizione politica che una volta era profondamente divisa, un’opposizione che ha trovato terreno comune nella richiesta di elezioni libere e di un governo rappresentativo”.

Nelle ultime ore era circolato con insistenza il nome di Donald Trump, dopo la tregua firmata da Israele e Hamas. Il presidente Usa non aveva mai nascosto la sua ambizione di ricevere la prestigiosa onorificenza. Di recente, negli stessi momenti in cui l’esercito israeliano invadeva Gaza City, il tycoon aveva affermato: “Sto facendo un ottimo lavoro per la pace in Medio Oriente. Dovrei ricevere molti premi per questo”. Alcune settimane prima, invece, Trump aveva parlato esplicitamente di Nobel per la Pace affermando che non riceverlo sarebbe stato “un insulto per gli Usa”.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da TPI (@tpi)

La tregua firmata da Israele e Hamas aveva rilanciato la candidatura del presidente Usa, spinta dallo stesso presidente israeliano, Isaac Herzog, che ha dichiarato: “Non c’è dubbio che meriti il premio Nobel per la pace per questo”. Una candidatura avallata anche dal ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani (“Certamente i titoli li avrebbe. Può essere o meno simpatico, ma il risultato lo sta raggiungendo”) e dal vicepremier Matteo Salvini, che ha scritto sui social: “Se le armi finalmente taceranno, il presidente Donald Trump merita davvero il Premio Nobel per la Pace”.

La chance per il tycoon, però, erano pressoché nulle dal momento che l’ultima riunione del Comitato per il Nobel si è tenuta lo scorso lunedì, molto prima, quindi, della tregua tra Israele e Hamas. “Gli ultimi passi sono stati messi in atto lunedì, ma non diciamo mai quando il Comitato per il Nobel prende la sua decisione” ha sottolineato un portavoce. E nessuna riunione aggiuntiva è prevista fino a venerdì 10 ottobre 2025, giorno in cui verrà ufficializzato il nome del vincitore. Secondo lo storico del Nobel Asle Sveen, le cui parole sono riportate da La Stampa, l’accordo tra Israele e Hamas “non ha assolutamente alcun impatto” sulla scelta del vincitore del 2025 perché “il comitato per il Nobel ha già preso la sua decisione”. Ed ha aggiunto: “Trump non vincerà il premio quest’anno. Ne sono sicuro al 100%”.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da TPI (@tpi)

Ti potrebbe interessare
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Costume / Milano capitale mondiale di abbonati a OnlyFans: è la terza città dopo Atlanta e Orlando
Costume / SPID, CieID e Wallet europeo: come cambia l’identità digitale in Italia
Ti potrebbe interessare
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Costume / Milano capitale mondiale di abbonati a OnlyFans: è la terza città dopo Atlanta e Orlando
Costume / SPID, CieID e Wallet europeo: come cambia l’identità digitale in Italia
Costume / Felpe: il capo che unisce stile, identità e comunicazione
Costume / I trend dell’orologeria nel 2026: una guida tra sostenibilità, etica e funzionalità
Costume / Vivere l’eleganza: perché scegliere una villa in Italia
Costume / Regali di Natale: le idee che nessuno ti ha mai dato per un pensiero originale
Costume / Miss Universo, la concorrente giamaicana cade dal palco
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Costume / Gianfranco Vissani perde l'ultima stella Michelin: "Ho pianto solo per la morte di mia madre"