Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 04:23
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Putin inaugura il ponte che unisce Russia e Crimea

Immagine di copertina
Il ponte sullo stretto di Kerch

L'opera è molto importante da un punto di vista geopolitico e la sua costruzione è stata fortemente criticata dall'Unione Europea

Il 15 aprile 2018 il presidente russo Putin ha inaugurato il ponte sullo stretto di Kerch, che collega la Russia con la Crimea.

L’opera è molto importante da un punto di vista geopolitico, in quanto permette alla Russia di avere un controllo maggiore sulla Crimea, annessa dalla Federazione russa nel 2014.

L’Unione Europea ha condannato l’inaugurazione.

“La Federazione russa ha costruito il ponte di Kerch verso la penisola di Crimea senza il consenso dell’Ucraina”, ha riferito la portavoce del Servizio di azione esterna dell’UE.

“Questo costituisce un’altra violazione della sovranità e dell’integrità territoriale da parte della Russia”.

“La costruzione del ponte ha come obiettivo di forzare ulteriormente l’integrazione alla Russia della penisola annessa in modo illegale e il suo isolamento dell’Ucraina”, ha sottolineato la portavoce.

Il ponte sullo stretto di Kerch

La penisola, abitata principalmente da russi, è legata alla terraferma con l’Ucraina mentre è divisa dalla Russia dallo stretto di Kerch.

Fino ad oggi, lo stretto poteva essere attraversato solo con un traghetto, ma nel 2014 il governo di Mosca ha iniziato a lavorare per costruire un nuovo ponte stradale e ferroviario.

La struttura è lunga quasi 20 chilometri e passa anche sopra l’isola di Tuzla, situata in mezzo allo stretto.

Nell’agosto del 2017 gli ingegneri russi hanno terminato l’installazione di un’arcata metallica del ponte che rappresenta un passaggio determinante nella realizzazione dell’opera.

Questa arcata vede il passaggio ferroviario a 35 metri dal livello del mare ed è lunga in tutto 227 metri, in modo da poter permettere il passaggio delle imbarcazioni più grandi attraverso lo stretto.

Il ponte è costato alla Russia in tutto oltre 3 miliardi di dollari, ma rappresenta un’opera particolarmente importante sia per le infrastrutture che per la geopolitica del paese.

Il contratto per la costruzione del ponte è stato firmato dall’azienda SGM, di proprietà di Arkady Rotenberg, amico personale del presidente russo Vladimir Putin specializzato nella costruzione di oleodotti.

 La realizzazione di una simile opera era stata pensata già in diverse occasioni nei decenni passati: prima negli anni Trenta, al tempo di Stalin, durante la grande industrializzazione sovietica, poi nel 1942 durante l’occupazione nazista.

La Crimea

Con il ponte sullo stretto di  la Russia si avvicina ancora di più alla Crimea, territorio ancora oggi conteso con l’Ucraina.

Dal 2014 a oggi, infatti, la penisola è sotto il controllo di Mosca, ma la comunità internazionale ancora non ha riconosciuto questo cambiamento di confine, considerando la penisola ancora parte dell’Ucraina.

L’annessione della Crimea alla Russia è avvenuta a seguito di un referendum non riconosciuto dalla maggior parte della comunità internazionale.

Per quanto la Crimea fosse parte dell’Ucraina, è abitata per il 65 per cento da russi e ai tempi dell’Unione Sovietica era inizialmente parte della Repubblica Socialista di Russia, finché nel 1954 fu trasferita alla Repubblica Socialista di Ucraina come omaggio al paese dell’allora leader sovietico Nikita Kruscev che, pur essendo nato in Russia, era ucraino.

Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno
Esteri / La corsa della Cina alla supremazia tecnologica globale
Esteri / Il direttore del programma di Emergency in Sudan, Matteo D’Alonzo, a TPI: “Si combatte di casa in casa, persino tra familiari. E anche con i droni”