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Perché sentiamo le farfalle nello stomaco?

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Esiste una spiegazione scientifica per questo fenomeno: la risposta è nel nostro sistema nervoso

Quando siamo nervosi o agitati in vista di un appuntamento importante, accade spesso di provare quella sensazione fisica chiamata “farfalle nello stomaco”. Esiste una spiegazione scientifica per questo fenomeno: la risposta è nel nostro sistema nervoso. 

Il corpo umano è in grado di regolare le sue funzioni interne tramite il sistema nervoso autonomo (Sna). Quest’ultimo gestisce in maniera automatica processi biologici come il battito cardiaco, il flusso sanguigno e la distribuzione dei nutrienti nel nostro corpo.

Il sistema nervoso autonomo si divide in due sotto-sistemi: quello simpatico e quello parasimpatico. Il primo regola, tra gli altri, il battito cardiaco e ne permette l’aumento del ritmo, mentre il secondo ne consente la diminuzione. Entrambe le vie sono costantemente attive e agiscono in opposizione l’una con l’altra. 

Ma cosa c’entra tutto questo con le farfalle nello stomaco? Il sistema nervoso autonomo ci prepara per quello che crediamo stia per accadere. In situazioni di ansia o stress, il sistema nervoso simpatico in alcuni casi prende il sopravvento, causando un aumento nel rilascio di adrenalina, che a sua volta aumenta il battito e il flusso cardiaco. Il sangue viene così indirizzato ai muscoli delle gambe e delle braccia, in vista di una possibile difesa o fuga davanti a una situazione di possibile tensione. 

Quando ci troviamo in situazioni di ansia o agitazione, il nostro corpo risponde di conseguenza. L’adrenalina prodotta dal sistema nervoso simpatico fa sì che i muscoli del nostro intestino rallentino la loro attività, rilassando un muscolo in particolare: lo sfintere anale esterno. Questo spiegherebbe il motivo per il quale alcune persone dinanzi a situazioni di ansia o stress si ritrovano a dover andare in bagno.

La diminuzione di flusso sanguigno nell’intestino produce la sensazione delle farfalle nello stomaco. Il nostro corpo ci avvisa di questa diminuzione e della mancanza di ossigeno. In questi casi, ad alcune persone sembra di fluttuare, per questo secondo Bradley Elliott, professore di fisiologia presso l’Università di Westminster, abbiamo trovato questa buffa immagine per descrivere la sensazione. 

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