Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 12:58
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Usa, è morto Paul Alexander: ha vissuto 70 anni in un “polmone d’acciaio”

Immagine di copertina

A 78 anni è morto a Dallas, in America, Paul Alexander, un uomo che, dopo essere sopravvissuto a un’epidemia di poliomielite da bambino, che lo aveva reso paralizzato a vita, ha vissuto per oltre 70 anni, dal 1952 al 2024, in un “polmone d’acciaio”. Era noto anche con il nome di “Polio Paul” per via della malattia, la poliomielite, che lo aveva colpito nel 1952 facendogli perdere l’uso degli arti dal collo in giù.

A soli sei anni fu trasportato d’urgenza in un ospedale in Texas: si svegliò all’interno del cilindro di metallo dove avrebbe trascorso il resto della sua vita. Paul è comunque riuscito a ottenere importanti traguardi: è andato al college, è diventato avvocato e ha firmato diverse pubblicazioni. Usava un bastoncino di plastica e una penna attaccata ad esso per battere su una tastiera: così riusciva a comunicare con le persone. Aveva anche iniziato a scrivere un libro, Tre minuti per un cane, in cui raccontava la storia della sua vita. Da alcuni anni, però, le sue condizioni avevano iniziato a peggiorare.

L’uomo viveva in un piccolo monolocale privo di finestre, come ricorda una petizione sul sito GoFundMe lanciata per sostenere le sue spese sanitarie: “È stato sfruttato da persone che avrebbero dovuto curare i suoi interessi. Questi furti, uniti al costo elevato dell’assistenza sanitaria, hanno lasciato a Paul pochi soldi per sopravvivere”.

L’annuncio della morte è stato dato proprio sul sito della petizione, dove si legge anche una dichiarazione del fratello: “Sono molto grato a tutti coloro che hanno donato per la raccolta fondi di mio fratello. Gli ha permesso di vivere i suoi ultimi anni senza stress. Inoltre, servirà a pagare il suo funerale in questo momento difficile. È assolutamente incredibile leggere tutti i commenti e sapere che così tante persone sono state ispirate da Paul. Sono così grato”.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Dalla Russia filtra ottimismo: “Accordo vicino”. Ma no a concessioni sui territori né su truppe Nato in Ucraina
Esteri / Trump fa causa alla BBC per diffamazione e chiede un risarcimento da 10 miliardi di dollari
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Ti potrebbe interessare
Esteri / Dalla Russia filtra ottimismo: “Accordo vicino”. Ma no a concessioni sui territori né su truppe Nato in Ucraina
Esteri / Trump fa causa alla BBC per diffamazione e chiede un risarcimento da 10 miliardi di dollari
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”