Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 06:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Il mistero degli esplosivi scoperti nelle case di Obama, Clinton e Soros

Immagine di copertina

In poche ore sono stati intercettati pacchi bomba destinati alle famiglie degli ex presidenti e del miliardario fondatore di Open Society

Tra martedì 23 e mercoledì 24 ottobre 2018 sono stati intercettati pacchi sospetti indirizzati all’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama, all’ex candidata democratica alla presidenza Hilary Clinton e al finanziere George Soros.

Secondo la polizia, dietro questi atti c’è la stessa mano.

I media statunitensi hanno fatto sapere che un altro pacco sospetto è stato inviato alla Casa Bianca, ma in seguito la notizia è stata smentita.

Nel caso di Soros un ordigno è stato trovato dalla polizia all’interno della cassetta postale della sua casa a New York, in località Bredford.

Nel caso di Obama e Clinton, i servizi segreti hanno scoperto la minaccia prima che i pacchi giungessero a destinazione, durante una “procedura di routine di controllo della posta”.

Secondo quanto riferito da funzionari dei servizi di sicurezza, all’interno c’erano dispositivi simili a quelli indirizzati a Soros.

Il pacco per l’ex presidente è stato intercettato a Washington, mentre quello per Hillary Clinton era diretto al suo indirizzo in Westchester County, New York.

In una dichiarazione ufficiale i servizi segreti hanno spiegato che è stata avviata “un’indagine penale a tutto campo che sfrutterà tutte le risorse federali, statali e locali disponibili per determinare la fonte dei pacchi e identificarne i responsabili”.

Dopo la scoperta del pacco bomba indirizzato a Soros, un funzionario dei servizi di sicurezza ha affermato che il movente non è chiaro e aggiunto che non c’è stata nessuna rivendicazione.

L’ordigno contenuto all’interno del pacco diretto al miliardario era costituito da un tubo lungo circa 15 centimetri riempito con polvere esplosiva. L’ordigno è stato fatto detonare preventivamente dagli artificieri intervenuti.

Soros, imprenditore e attivista ungherese naturalizzato statunitense, è presidente della fondazione filantropica Open Society, che si occupa di “promuovere la giustizia, l’istruzione, la sanità pubblica e i media indipendenti”.

Soros è stato più volte bersaglio di forti critiche da parte di partiti di estrema destra europei, che lo hanno additato come responsabile di incentivare i flussi migratori dall’Africa verso l’Europa.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Esercito israeliano: “Operazioni a a Rafah est e Jabaliya”. La Turchia: “A Gaza è genocidio”
Esteri / I tank israeliani avanzano ancora nel campo profughi di Jabalia. Netanyahu: “O noi o loro, i mostri di Hamas”. Gaza: “Più di 35mila morti”
Esteri / Morto a due mesi dal trapianto l’uomo con un rene di maiale
Ti potrebbe interessare
Esteri / Esercito israeliano: “Operazioni a a Rafah est e Jabaliya”. La Turchia: “A Gaza è genocidio”
Esteri / I tank israeliani avanzano ancora nel campo profughi di Jabalia. Netanyahu: “O noi o loro, i mostri di Hamas”. Gaza: “Più di 35mila morti”
Esteri / Morto a due mesi dal trapianto l’uomo con un rene di maiale
Esteri / Israele colpisce il Nord della Striscia di Gaza. Biden: “Se Hamas rilasciasse gli ostaggi cessate il fuoco anche domani”
Esteri / Yanis Varoufakis fa causa allo Stato tedesco
Esteri / Esclusivo – Ecco come la Russia interferisce sulla campagna elettorale per le europee
Esteri / Fonti israeliane: "Il leader di Hamas Sinwar non si nasconde a Rafah"
Esteri / Guerra Israele-Hamas: "Truppe e tank israeliani circondano Rafah Est”
Esteri / La mucca cinese di Xi Jinping attira consensi in Europa
Esteri / Biden: “Se Netanyahu attacca Rafah fermerò le forniture di armi americane”. La replica di Netanyahu: “Avanti anche da soli contro Hamas”. 80mila persone in fuga da Rafah