Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:37
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Di Battista
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

L’idea di una ragazza per fare sexting in modo sicuro

Immagine di copertina

"Marca le tue foto di nudo con il nome della persone a cui le stai inviando". Con questo post virale una ragazza spiega come evitare il rischio di revenge porn

Il sexting, la pratica di inviare messaggi contenenti foto del proprio corpo nudo ai partner, è un’attività rischiosa che può avere effetti devastanti sulla vita privata degli individui.

Nonostante ciò, lo studio condotto dal Pew Research Center conferma che una persona su cinque che usa i cellulari ha ricevuto messaggi di questo tipo. Per questo motivo alcune persone si stanno attrezzando per scovare dei metodi più sicuri per praticare il sexting.

Un’idea originale è quella proposta da Annika Simons, di Phoenix, in Arizona, che in un post su Facebook suggerisce un semplice ma efficace metodo per proteggere le immagini che si stanno per convidivere con terze persone.

“Marca le tue foto di nudo con il nome della persona a cui le stai inviando”, scrive Annika su Facebook. “In questo modo se le ritroverai in circolazione saprai chi è stato a diffonderle”, spiega la ragazza il cui post è stato condiviso migliaia di volte sui social media.

La distribuzione di immagini sessualmente esplicite di minori non è consentita. Il rischio che le immagini private finiscano in rete è alto. Negli Stati Uniti non esistono molte leggi che tutelino la privacy online, o che definiscano e puniscano il revenge porn (la diffusione di foto dal contenuto pornografico senza autorizzazione).

Nel Regno Unito, da quando, nell’aprile del 2015, è stata disciplinata legalmente questa pratica e la diffusione punita con pene fino a due anni di carcere, sono stati oltre duecento i casi segnalati di revenge porn.

In Italia, invece, non esiste ancora un disegno di legge per questo fenomeno. Si ricorda il caso di Tiziana Cantone, una ragazza di Napoli di 31 anni, che si è suicidata dopo che immagini e video di un suo atto sessuale avevano cominciato a circolare su siti porno e sui social network.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Terremoto di magnitudo 7.6 nelle Filippine, c’è un’allerta tsunami
Esteri / Piove a bordo dell’aereo in volo: il video che imbarazza Air India
Esteri / Cop28, Meloni: “Serve una transizione ecologica, non ideologica”. Il messaggio del Papa
Ti potrebbe interessare
Esteri / Terremoto di magnitudo 7.6 nelle Filippine, c’è un’allerta tsunami
Esteri / Piove a bordo dell’aereo in volo: il video che imbarazza Air India
Esteri / Cop28, Meloni: “Serve una transizione ecologica, non ideologica”. Il messaggio del Papa
Esteri / Tregua finita tra Israele e Hamas, Netanyahu ordina ai negoziatori del Mossad di rientrare da Doha
Esteri / Make Argentina Great Again: cosa prevede la cura kamikaze della Mileinomics
Esteri / Tregua finita, riprendono i bombardamenti su Gaza: "Più di 100 morti"
Esteri / Materie prime critiche: da chi dipende (e cosa sta facendo) l’Ue per la transizione green
Esteri / Guerra Israele-Hamas, raggiunto accordo per settimo giorno di tregua | DIRETTA
Esteri / Shannen Doherty: “Il cancro si è esteso alle ossa, ma non ho chiuso con la vita”
Esteri / È morto a 100 anni l’ex segretario di Stato americano Henry Kissinger