Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 04:10
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Ocse: eletto segretario generale l’australiano Cormann, “nemico” degli ambientalisti

Immagine di copertina
Mathias Cormann. Foto da Facebook

Cormann, ex ministro delle Finanze australiano, è stato eletto dagli ambasciatori dei 37 Paesi membri dell'Ocse. Succederà al messicano Angel Gurria

L’australiano Mathias Cormann, ex ministro delle Finanze di Canberra, è stato eletto nuovo segretario generale dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse). Cormann, eletto dagli ambasciatori dei 37 Paesi membri dell’Ocse, succederà al messicano Angel Gurria, che ha diretto l’Ocse al primo giugno 2006.

La notizia, anticipata nelle scorse ore da diverse agenzie che citavano fonti vicine all’organismo internazionale, è riportata anche dal Guardian, che ricorda le gravi preoccupazioni espresse dai gruppi ambientalisti a proposito della candidatura di Cormann per i suoi precedenti sul cambiamento climatico.

Cormann, 51 anni, è esponente del partito liberale di centrodestra australiano ed è il ministro delle Finanze  più longevo del Paese.

Lo scrutinio è segreto e i risultati del voto non sono resi noti, tuttavia è emerso che l’australiano è stato eletto con una “stretta maggioranza durante la riunione dei capodelegazione”, sconfiggendo la svedese Cecilia Malmström, ex commissaria europea al commercio, sostenuta dall’Ue. Si erano invece già ritirati dalla corsa Anna Diamantopoulou, politica greca e già commissaria Ue per l’occupazione e gli affari sociali, e Philipp Hildebrand, l’ex presidente della Banca nazionale svizzera (Bns).

L’Ocse, organismo internazionale con sede a Parigi, promuove, a livello globale, politiche che puntano a migliorare il benessere economico e sociale dei cittadini. Dai 20 Paesi fondatori, tra cui l’Italia, l’Ocse conta, ad oggi, 37 Paesi membri.

Le critiche da parte dei gruppi ambientalisti

La candidatura di Cormann alla guida dell’Ocse è stata criticata dalle associazioni ambientaliste per alcune posizioni espresse in passato dall’ex ministro delle Finanze australiano sul tema della lotta al cambiamento climatico. Per questa ragione, la scorsa settimana 29 esperti e gruppi di attivisti avevano inviato una lettera all’Ocse in cui si dichiaravano di “gravemente preoccupati” per la possibile elezione di Cormann.

Nella lettera, gli attivisti sostenevano che il suo ruolo di ministro delle Finanze australiano tra il 2013 e il 2020 renderebbe “altamente improbabile” che potesse svolgere un ruolo efficace nel sostenere un’azione ambiziosa sulla riduzione delle emissioni. Il governo di cui Cormann aveva fatto parte, ha abolito lo schema di determinazione del prezzo del carbone del paese, non si è impegnato a raggiungere un obiettivo di emissioni nette pari a zero e ha mantenuto i sussidi ai combustibili fossili.

Leggi anche: 1. “Una presa in giro le donne nell’esercito Usa”: reporter di Fox News attacca il Pentagono (che risponde) /2. Allarme Ocse-Pisa sulla capacità di comprensione del testo degli italiani. E voi siete in grado di superare il test?

Ti potrebbe interessare
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Ti potrebbe interessare
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno
Esteri / La corsa della Cina alla supremazia tecnologica globale
Esteri / Il direttore del programma di Emergency in Sudan, Matteo D’Alonzo, a TPI: “Si combatte di casa in casa, persino tra familiari. E anche con i droni”
Esteri / Sudan: cronistoria di una guerra dimenticata
Esteri / Il piano di Trump è l’unica via possibile per la pace in Ucraina (di F. Bascone)
Esteri / Altro che trappola del debito: dalla Silicon Valley ai porti di mezzo mondo, ecco l’impero segreto dei prestiti della Cina
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale