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    Dal Nobel italiano alla pedofilia nella chiesa francese: cosa è successo nel mondo questa settimana

    Di Redazione TPI
    Pubblicato il 8 Ott. 2021 alle 15:44 Aggiornato il 8 Ott. 2021 alle 15:56

    Nobel

    Lo scienziato italiano Giorgio Parisi ha vinto il premio Nobel per la Fisica. Il 73enne, già presidente dell’Accademia dei Lincei, è professore emerito della Sapienza, dove gli studenti hanno festeggiato la notizia con cori da stadio. Premiati anche Syukuro Manabe e Klaus Hasselmann per «i contributi innovativi alla comprensione dei sistemi fisici complessi». Era dal 1984, con Carlo Rubbia, che l’Italia non vinceva un Nobel per la Fisica.

    Golfo arabo

    Attese dal 2003, il 2 ottobre si sono svolte le prime elezioni nella storia del Qatar, in cui sono stati eletti i due terzi del principale organo consultivo locale, il Consiglio della Shura (un terzo è nominato dall’emiro). Non è stata eletta nessuna delle 26 donne presenti tra i 233 candidati. Intanto a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, ha aperto al pubblico il padiglione italiano dell’Expo 2020. A chiudere la cerimonia di apertura Andrea Bocelli, accolto da un’ovazione del pubblico presente.

    Covid

    È pronta la pillola contro il nuovo Coronavirus sviluppata dalla casa farmaceutica Merck, promossa anche dall’immunologo americano Anthony Fauci: il Molnupiravil dovrebbe ridurre del 50 per cento i rischi di ricovero e morte. Intanto, l’a.d. di BioNTech, Ugur Sahin, avverte: «Il prossimo anno sarà necessario aggiornare i vaccini». Via libera dell’Ema alla terza dose per gli immunodepressi, ma dovranno passare sei mesi dall’ultima iniezione.

    Francia

    Migliaia di preti pedofili che operano all’interno della Chiesa cattolica francese dal 1950 hanno abusato di quasi 216mila vittime in 70 anni. La denuncia è contenuta nel rapporto di una commissione indipendente che da due anni e mezzo indaga sui crimini commessi da circa tremila pedofili tra sacerdoti e altri membri del clero. Secondo la commissione, si tratta di “una stima minima”: il bilancio delle vittime arriva a 330mila se si considerano gli abusi commessi dai laici. Secondo papa Francesco, “è il momento della vergogna”.

    Afghanistan

    Quattro attentati compiuti in una settimana hanno provocato almeno 60 vittime e decine di feriti. Oggi, venerdì 8 ottobre, almeno 50 persone sono morte in un’esplosione che ha colpito una moschea sciita nella città di Kunduz in Afghanistan nordorientale. A Jalalabad, nella provincia di Nangarhar al confine con il Pakistan insanguinata dagli attacchi dell’Isis-k, lo scorso sabato 2 ottobre sono state uccise 4 persone, compreso il giornalista Sayed Maroof Sadat, ex portavoce della Direzione provinciale per l’agricoltura. Altri 5 morti e 11 feriti si sono registrati il giorno successivo a Kabul, a seguito di un attentato compiuto durante i funerali della madre del portavoce talebano Zabihullah Mujahid, rivendicato dall’Isis-k. Mercoledì scorso un altro attacco contro una scuola islamica nella provincia sudorientale di Khost ha causato la morte di un leader religioso e 17 feriti.

    Pandora Papers

    Il Consorzio internazionale dei giornalisti investigativi, che ha avuto accesso a 11,9 milioni di documenti riservati, ha pubblicato i Pandora Papers: uno spaccato di oltre 29mila conti offshore. L’inchiesta riguarda una serie di attività finanziarie in Svizzera, Singapore, Isole Vergini Britanniche, Belize e Cipro e coinvolge, tra gli altri, il Re di Giordania Abdullah II, l’ex premier britannico Tony Blair e alcuni collaboratori di Vladimir Putin. Nei documenti figurano anche i nomi degli allenatori ed ex calciatori Carlo Ancelotti, Roberto Mancini e Gianluca Vialli, il boss della camorra Raffaele Amato e l’ex nazifascista Delfo Zorzi.

    Social

    Facebook, WhatsApp e Instagram hanno interrotto l’attività per oltre cinque ore nella giornata del 4 ottobre, provocando il peggiore blocco dei social dal 2008 e un danno da oltre 220 mila dollari al minuto. Il blackout ha anticipato di un giorno la deposizione dell’ex dirigente Frances Haugen, che davanti al Congresso Usa ha accusato la società di Menlo Park di anteporre i profitti alla sicurezza degli utenti. Si stima che Mark Zuckerberg abbia perso sei miliardi di dollari.

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