Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 07:43
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Libia, liberati 350 migranti che erano rinchiusi nel centro di detenzione di Tajoura

Immagine di copertina
(Credit: Mahmud TURKIA / AFP)

Libia, liberati 350 migranti che erano rinchiusi in un centro di detenzione

LIBIA LIBERATI MIGRANTI – In Libia il governo del premier Fayez al-Sarraj ha dato parziale seguito a quanto prospettato da un suo ministro e ha liberato 350 migranti che erano rinchiusi nel centro di detenzione di Tajoura, quello colpito martedì scorso da un raid dell’aviazione del generale Khalifa Haftar causando 53 morti e 130 feriti.

La liberazione dei sopravvissuti è stata segnalata da un tweet della sezione libica dell’Unhcr, l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati.

> Bombardamento in Libia: le guardie sparavano ai migranti che cercavano di fuggire

“Ringraziamo il ministero dell’Interno libico per il rilascio odierno dei rifugiati e migranti dal centro di detenzione di Tajoura”, si afferma nel tweet dell’Unhcr.

“350 persone erano ancora a rischio a Tajoura e ora sono libere. L’Unhcr fornirà assistenza”, è stato aggiunto.

Il centro di detenzione di Tajoura si trova nella zona Est di Tripoli. L’attacco della scorsa settimana ha fatto salire il bilancio complessivo delle vittime del conflitto in corso nella capitale libica da inizio aprile a quasi mille morti e oltre 5mila feriti, come reso noto dall’Ufficio in Libia dell’Oms (Organizzazione mondiale della Sanità).

Migranti liberati Libia, il timore dell’Europa: liberazione di massa?

È da chiarire se la decisione di liberare i migranti di Tajoura sia l’inizio di un’operazione di rilascio che il governo di Fayez al-Sarray ha minacciato pochi giorni fa, lasciando intendere di essere pronto a liberare migliaia di disperati. In questi giorni si è parlato di quasi 6mila migranti (un dato ufficioso diffuso dall’Unhcr) detenuti in 24 centri presenti sul territorio della Libia. Una quindicina di centri sarebbero sotto il controllo di Tripoli.

È stato il ministro dell’Interno Fathi Bashagha, venerdì scorso, a riferire che il governo stava prendendo in considerazione la chiusura dei centri di detenzione e il rilascio di tutti i migranti, allo scopo di “tutelare le loro vite e la loro sicurezza”. Si tratta di una possibilità molto temuta in Europa.

In ogni caso l’Unhcr ha assicurato che “fornirà assistenza attraverso il suo programma di risposta urbana” ai migranti, chiaramente giunti in Libia in un viaggio della speranza verso l’Italia.

Resta anche da verificare se la decisione del governo libico sia legata solo alle condizioni di Tajoura dopo il terribile raid aereo della scorsa settimana (molti dei migranti avevano cominciato lo sciopero della fame) o l’inizio di quella liberazione di mass temuta dal Vecchio Continente.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Esteri / Oms: “Oltre 1.000 persone sono morte a Gaza in attesa di un’evacuazione medica dal luglio 2024”
Esteri / L’indiscrezione: “Grecia, Israele e Cipro valutano una forza militare congiunta nel Mediterraneo”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Piogge torrenziali, raid aerei e aiuti in ritardo: la tregua con Israele regge ma a Gaza si continua a morire
Esteri / Il discorso di Trump agli Usa: “Ho ereditato un disastro ma ora l’America è tornata”
Esteri / Iran, condannato a morte per “corruzione sulla Terra”: ora il pugile Mohammad Javad Vafaei Sani rischia l’esecuzione
Esteri / Putin minaccia: “La Russia raggiungerà tutti gli obiettivi in Ucraina. Con la diplomazia o con la forza”