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Israele sta cercando di disfarsi dei vaccini AstraZeneca: “Finirebbero nella spazzatura”

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Israele sta cercando di disfarsi dei vaccini AstraZeneca: “Finirebbero nella spazzatura”

Israele sta cercando di annullare un ordine da 10 milioni di dosi prodotte dalla casa farmaceutica anglo-svedese AstraZeneca o in alternativa di vendere le dosi ad altri paesi, a seguito delle controversie dovute ai rari casi di trombi associati all’uso del vaccino. Lo ha confermato oggi il coordinatore nazionale israeliano della lotta contro la pandemia, Nachman Ash, che in un’intervista alla radio dell’esercito israeliano ha dichiarato che i vaccini “non sono necessari”.

Il paese finora ha raggiunto uno dei tassi di vaccinazione più alti al mondo con l’impiego massiccio di vaccini prodotti dalle case farmaceutiche statunitensi Pfizer e, in parte, Moderna.

“Stiamo cercando di trovare la soluzione migliore. Dopotutto, non vogliamo far arrivare (i vaccini) qui e doverli gettare nella spazzatura”, ha detto Ash alla radio, nota come Galatz, affermando che le necessità di Israele sono già state soddisfatte da altri produttori. “Dal nostro punto di vista sarebbe meglio se non arrivassero nel Paese”.

Secondo quanto riportato da Galatz, il governo israeliano sta cercando di annullare il contatto per l’acquisto di 10 milioni di dosi con AstraZeneca, che tuttavia teme ritorsioni in termini d’immagine. Secondo l’emittente, il governo sta valutando le ricadute legali di un’eventuale vendita ad altri paesi, nel caso di responsabilità per possibili effetti collaterali.

Ash ha anche smentito il primo ministro Benjamin Netanyahu, che ieri ha annunciato un’altra campagna di vaccinazione tra sei mesi che includerà i bambini, dopo che la prima campagna è quasi arrivata al termine. La scorsa settimana l’amministratore delegato di Pfizer ha dichiarato che sarà necessario somministrare una terza dose del vaccino prodotto insieme alla tedesca BioNTech in un arco di tempo compreso tra 6 e 12 mesi dalla seconda dose.

“Non posso dire quando dovremo prendere un altro vaccino, forse tra sei mesi, forse tra un anno, forse anche di più”, ha detto oggi Ash, spiegando che prima di decidere quando avviare un’altra campagna di vaccinazione sarà necessario capire quanto dura la protezione del vaccino e l’efficacia rispetto a possibili nuove varianti.

Secondo quanto riportato dalla stampa israeliana, lunedì 19 aprile Israele ha raggiunto un accordo per l’acquisto totale di 18 milioni di dosi, con un’opzione per acquistarne altre.

Circa 5 milioni di persone hanno ricevuto entrambe le dosi dei vaccini Pfizer e Moderna in Israele, l’81 percento dei cittadini o residenti israeliani di più di 16 anni di età. Circa 167.000 palestinesi in Cisgiordania e Gaza, su 5,2 milioni totali, hanno ricevuto almeno una dose del vaccino.

Leggi anche: 1. Draghi a TPI: “Faremo debito buono. Stellantis? Dossier non è aperto”; // 2. Come cambia il colore delle regioni: Campania in zona arancione, la Sicilia evita il rosso; // 3. Dal 26 aprile ristoranti aperti anche a cena, tornano i cinema: arriva il “giallo rafforzato”; // 4. Draghi: “Dal 26 aprile torna la zona gialla. Riaprono scuole e attività all’aperto”

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