Guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah, le ultime notizie dal Medio Oriente. Mosca: Assad è al sicuro. L’Iran: “Terroristi attaccheranno Iraq”. Il Papa: “Si raggiunga stabilità e pace” | DIRETTA
Diretta live della guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah oggi, mercoledì 11 dicembre
Di seguito le ultime notizie di oggi, mercoledì 11 dicembre 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas a Gaza, contro Hezbollah in Libano, gli Houthi in Yemen e la crisi in corso con l’Iran in Medio Oriente.
Ore 16,00 – Germania fornirà 8 milioni di euro in aiuti umanitari alla Siria – Il ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock ha dichiarato che il suo Paese fornirà altri 8 milioni di euro in aiuti umanitari alla Siria, aumenterà la propria presenza nel Paese e nominerà come suo rappresentante il ministro Tobias Lindner. “Vediamo un momento di speranza”, ha detto presentando un piano d’azione in otto punti, aggiungendo che tuttavia la situazione è “tutt’altro che stabile” e che il ritorno dei rifugiati siriani deve essere coordinato con i partner in Europa e nelle Nazioni Unite.
Ore 15,30 – Netanyahu, Israele “sta smantellando asse del male Iran” – Israele sta “smantellando l’asse del male dell’Iran”. Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, alla Knesset in occasione della visita del presidente del Paraguay, Santiago Pena. Netanyahu ha ringraziato Pena per aver sostenuto Israele di fronte alle accuse rivoltegli in merito alla sua condotta a Gaza. “L’ultimo esempio (di queste accuse)”, ha detto Netanyahu, “è la scandalosa decisione antisemita della Corte internazionale di giustizia”. Netanyahu ha anche ringraziato Pena per la sua decisione di spostare l’ambasciata del Paraguay a Gerusalemme per la seconda volta. Nel maggio 2018, il Paraguay ha trasferito la sua ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme, ma quattro mesi dopo, nel settembre 2018, il nuovo presidente ha annullato la decisione del predecessore e ha annunciato il ritorno dell’ambasciata a Tel Aviv.
Ore 14,00 – Siria, data alle fiamme la tomba dell’ex presidente Hafez al-Assad – La tomba di Hafez al-Assad, padre del deposto presidente siriano Bashar al-Assad, è stata data alle fiamme nella sua città natale di Qardaha. Lo si apprende da immagini dell’Afp, in cui si vedono combattenti ribelli in tuta e giovani che guardano la tomba bruciare. L’Osservatorio siriano per i diritti umani ha rivelato all’Afp che i ribelli avevano precedentemente dato fuoco al mausoleo dell’ex presidente, situato a Latakia, cuore della comunità alawita di Assad.
Ore 11,00 – Khamenei: “Teheran aveva avvertito il governo siriano delle minacce” – L’intelligence iraniana ha avvertito il governo siriano delle minacce alla sua stabilità negli ultimi tre mesi, ha dichiarato la Guida Suprema iraniana, l’Ayatollah Ali Khamenei, secondo l’agenzia semiufficiale Tasnimnews, aggiungendo che Damasco ha “trascurato il nemico”.
Ore 10,00 – Papa: “Si raggiunga soluzione politica che promuova pace e stabilità” – “Seguo quanto sta avvenendo in Siria in questo momento delicato della sua storia, auspico che si raggiunga una soluzione politica che senza conflitti promuova la stabilità e l’unità del Paese. Prego perché il popolo siriano possa vivere pace e sicurezza e le diverse religioni possano camminare insieme per il bene del Paese”. Così Papa Francesco concludendo l’udienza del mercoledì in Aula Paolo VI.
Ore 9,00 – Iran: “Quello che è successo in Siria è piano Usa e Israele” – La Guida suprema dell’Iran, Ali Khamenei, ritiene che quello che è successo in Siria è frutto di un piano congiunto tra Israele e Usa. “Un paese vicino ha avuto un ruolo nel rovesciamento di Assad”, ha continuato Khamenei.
Ore 8,30 – Gaza, almeno 26 morti negli attacchi israeliani di questa notte – Almeno 26 persone sono morte negli attacchi israeliani che hanno colpito la Striscia di Gaza nella notte e durante la mattina di mercoledì, secondo quanto hanno riferito funzionari medici palestinesi. In un attacco è stata colpita una casa dove si rifugiavano degli sfollati, causando 19 morti. Questo attacco è avvenuto nella città settentrionale di Beit Lahiya, vicino al confine con Israele, secondo il vicino ospedale Kamal Adwan, che ha ricevuto i corpi. I registri dell’ospedale mostrano che una famiglia di otto persone è stata uccisa, tra cui quattro bambini, i loro genitori e due nonni. Un altro attacco nel campo profughi di Nuseirat, nel centro di Gaza, ha ucciso almeno sette persone, secondo l’ospedale Awda. I registri mostrano che tra i morti ci sono due bambini, i loro genitori e tre parenti.
Ore 8,00 – Siria: nuovo capo polizia, “ripristineremo la sicurezza” – “Ripristineremo piena sicurezza e ordine”. Lo ha detto ad Al Jazeera il nuovo capo della polizia in Siria, Fouad al-Shami, ex comandante delle forze dell’opposizione al regime. E’ stato nominato dalla nuova amministrazione del Paese. “I nostri combattenti sono schierati per pattugliare tutta Damasco. Non ci fermeremo finché non saranno ristabiliti la sicurezza e l’ordine completi in ogni parte del paese” ha aggiunto. Nel frattempo – come riporta Al Jazeera – a Damasco la vita comincia a tornare alla normalità, banche e negozi hanno riaperto. Lo storico Hamidiyah Bazaar, chiuso per due giorni, è ora di nuovo affollato.
Ore 7,30 – Teheran: “Terroristi si preparano ad attaccare l’Iraq” – “In questo momento i terroristi si stanno preparando ad attaccare l’Iraq. C’è un campo americano nella Siria settentrionale dove 11.000 membri dell’Isis e le loro famiglie sono stati addestrati negli ultimi quattro anni ed è probabile che nei prossimi mesi attaccheranno Mosul o Tikrit in Iraq”. Lo dichiara in un post su X il generale Mohsen Rezai, ex comandante delle guardie della rivoluzione iraniana e attualmente segretario generale del Consiglio per il Discernimento dell’Iran.
Ore 7,00 – Mosca: “Assad trasferito in un luogo sicuro” – Il Cremlino ha trasferito Bashar al-Assad in un luogo sicuro in Russia, ha detto alla Nbc News il vice ministro degli Esteri di Mosca, Sergei Ryabkov (foto). In un’intervista ha affermato che il presidente fuggito da Damasco e rifugiatosi inizialmente nella capitale russa è ora “al sicuro e ciò dimostra che la Russia agisce come richiesto in una situazione così straordinaria”. Ha però aggiunto che non intende fornire ulteriori dettagli sulla soluzione adottata. Lunedì il Cremlino ha dichiarato che il presidente Vladimir Putin ha deciso di concedere asilo ad Assad in Russia. Alla domanda se la Russia consegnerà Assad per il processo, Ryabkov ha detto: “La Russia non è parte della convenzione che ha istituito la Corte penale internazionale”.