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Home » Esteri

Guerra Israele-Hamas, le ultime notizie. L’Onu lancia l’allarme: “A Gaza scenario infernale”. Israele sta valutando di allagare i tunnel di Hamas | DIRETTA

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La diretta live della guerra tra Israele e Hamas oggi, martedì 5 dicembre

Dopo la fine della tregua, Israele ha intensificato le operazioni militari nella Striscia di Gaza estendendo la battaglia anche al Sud dove si sono spostati molti dei 2,3 milioni degli abitanti della Striscia dopo i pesanti bombardamenti al Nord. Nel frattempo, la Cina ha espresso preoccupazione per l’offensiva su Gaza, mentre il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato che il primo ministro Benjamin Netanyahu sarà processato come criminale di guerra per l’offensiva israeliana in corso nella Striscia di Gaza. Di seguito tutti gli aggiornamenti di oggi, martedì 5 dicembre 2023, sulla guerra tra Israele e Hamas.

DIRETTA

Ore 15,00 – Sirene di allarme a Tel Aviv e nel centro di Israele – Le sirene di allarme sono risuonate nel centro di Israele e nell’area di Tel Aviv. Lo riporta Haaretz. Interessate anche le città di Rishon Letzion, Bat Yam, Beit Dagan, Yavneh, Tzrifin e Mishmar Hashiva. Allarme anche nelle comunità nei pressi della Striscia di Gaza.

Ore 14,00 – Mezzaluna rossa: “Israele prende di mira le nostre ambulanze” – L’artiglieria israeliana ha preso di mira obiettivi vicini ad autoambulanze della Mezzaluna Rossa Palestinese (Prcs) a Gaza. Riprese video dell’attacco sono state condivise dalla Prcs e mostrano il momento in cui un carro armato israeliano spara nelle vicinanze di due mezzi di soccorso, mentre erano intente a soccorrere feriti a Deir el-Balah, nel sud di Gaza. Più di 250 operatori sanitari sono stati uccisi a Gaza dal 7 ottobre, secondo il ministero della Sanità della Striscia.

Ore 13,00 – “Tranquillanti e vitamine agli ostaggi per sembrare felici” – Hamas ha dato agli ostaggi tranquillanti e altre “vitamine” per “apparire felici” durante la scorta dalla prigionia al territorio israeliano. Lo ha detto, citato dai media, un portavoce del ministero della sanità durante un’audizione in Commissione sanità alla Knesset. Sulla base dell’esame dei casi esaminati dal ministro, il presidente della Commissione Yoni Meshariki ha chiesto la pubblicazione di un rapporto dettagliato per mostrare alle organizzazioni sanitarie di tutto il mondo i risultati medici degli ostaggi rimpatriati.

Ore 12,00 – Idf: pausa tattica a Rafah per ingresso aiuti umanitari – “Oggi nell’area di Rafah entrerà in vigore una pausa tattica locale fino alle 14 (le 13 italiane) allo scopo di consentire l’ingresso di ulteriori aiuti umanitari”. Ad affermarlo è l’Idf in un post su ‘X’ sottolineando inoltre che “ai residenti di Gaza è stato detto di non utilizzare la Salah al-Din Road”. I residenti della Striscia di Gaza “sono stati reindirizzati su percorsi diversi”. La Salah al – Din Road è la strada principale che collega il nord e il sud della Striscia di Gaza, quella che per giorni è stata la via principale per gli spostamenti delle persone in fuga dalle ostilità.

Ore 11,00 – L’Emiro del Qatar: “L’inazione della comunità internazionale è vergognosa” – L’emiro del Qatar, Sheikh Tamim bin Hamad al-Thani, martedì ha definito “vergognosa” l’inerzia della comunità internazionale di fronte alla continua guerra tra Israele e Hamas a Gaza. “È vergognoso per la comunità internazionale permettere che questo crimine atroce continui per quasi due mesi, con massacri sistematici e deliberati di civili innocenti, tra cui donne e bambini”, ha dichiarato all’apertura del vertice del Consiglio di cooperazione del Golfo a Doha.

Ore 10,00 – Ue: “Enorme rischio di attentati a causa della guerra a Gaza” – L’Unione Europea si trova attualmente a fronteggiare un elevato rischio terroristico a causa della guerra di Gaza. Lo ha affermato la commissaria europea per gli Affari interni, Ylva Johansson. “Con la guerra tra Israele e Hamas e le aggregazioni che l’avvicinarsi delle festività natalizie provoca nella nostra società, c’è un enorme rischio di attacchi terroristici nell’Unione Europea”, ha detto, arrivando a una riunione dei ministri degli Interni dell’Ue a Bruxelles e facendo riferimento all’aggressione con coltello avvenuta sabato a Parigi, in cui un turista tedesco è rimasto ucciso e due persone sono rimaste ferite, nonché ad altri incidenti precedenti.

Ore 8,00 – Israele sta valutando di allagare i tunnel di Hamas – Israele sta valutando la possibilità di allagare i tunnel sotterranei di Hamas nella Striscia di Gaza e ha assemblato a tale scopo “un sistema di grandi pompe”, secondo un rapporto del Wall Street Journal che cita funzionari americani. Il quotidiano Usa afferma che la tattica israeliana “potrebbe distruggere i tunnel e scacciare i combattenti dai loro rifugi sotterranei, ma anche minacciare l’approvvigionamento idrico di Gaza”. Secondo il rapporto, le Forze di difesa israeliane (Idf) “hanno finito di assemblare grandi pompe per l’acqua di mare a circa un miglio a nord del campo profughi di Al-Shati intorno alla metà del mese scorso. Ognuna delle almeno cinque pompe può attingere acqua dal Mar Mediterraneo e spostare migliaia di metri cubi d’acqua all’ora nei tunnel, allagandoli in poche settimane”.

Ore 7,00 – Onu: “A Gaza si rischia scenario infernale” – Con le operazioni di terra israeliane ora concentrate nel sud di Gaza, “non esistono” le condizioni per fornire aiuti, e si avvicina “uno scenario ancora più infernale”. L’allarme lanciato dal coordinatore umanitario delle Nazioni Unite per i territori palestinesi occupati, Lynn Hastings, è drammatico. Rafah, riferisce l’Onu, è stata l’unica località di Gaza dove sono stati distribuiti aiuti limitati – farina e acqua – mentre nella vicina Khan Younis le distribuzioni sono quasi cessate a causa dell’intensità dei combattimenti. Decine di migliaia di palestinesi in fuga non hanno un posto dove stare e si accampano nelle strade e in altre aree all’aperto “dove montano tende e ripari di fortuna”. Tutti i servizi di telecomunicazione a Gaza sono stati interrotti e le organizzazioni umanitarie temono che la mancanza di comunicazioni ostacolerà ulteriormente la fornitura di “assistenza salvavita”.

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