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Guerra Israele-Hamas, le ultime notizie. Intercettati razzi lanciati su Gerusalemme, Hamas rivendica | DIRETTA

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Diretta live della guerra tra Israele e Hamas oggi, venerdì 15 dicembre

Israele continuerà la guerra contro Hamas “anche senza il sostegno del mondo”, dice Netanyahu dopo le critiche di Biden al suo governo. Oggi il premier israeliano riceverà il consigliere per la Sicurezza nazionale americano Sullivan. Almeno 13 persone sono morte in un bombardamento aereo su un campo profughi di Rafah, secondo i media arabi. Di seguito tutti gli aggiornamenti di oggi, venerdì 15 dicembre 2023, sulla guerra tra Israele e Hamas.

DIRETTA

Ore 20.15 – Al Jazeera: “Ucciso a Khan Younis in un attacco israeliano il nostro reporter Samer Abudaqa” – Samer Abudaqa di Al Jazeera ucciso in un attacco israeliano a Khan Younis. Lo rende noto la stessa Al Jazeera, che denuncia: “Le forze israeliane hanno impedito alle squadre mediche di raggiungerlo immediatamente”. Abudaqa era con il collega Wael Dahdouh, il corrispondente e responsabile dell’ufficio di Gaza del network diventato tristemente noto per aver perso l’intera famiglia lo scorso 25 ottobre in un attacco israeliano a Gaza City. Anche Dahdouh è rimasto ferito nell’attacco a Khan Younis e ora è ricoverato in ospedale.

Ore 20 – Idf: “Abbiamo ucciso tre ostaggi israeliani identificati erroneamente come minaccia a Gaza” – In un comunicato diffuso dalle forze israeliane, il portavoce Daniel Hagari ha spiegato la dinamica che ha portato all’uccisione di tre ostaggi a Gaza. “Durante i combattimenti a Shejaiya, una forza dell’Idf ha erroneamente identificato tre ostaggi israeliani come una minaccia. Di conseguenza, la forza armata ha sparato contro di loro, uccidendoli. Durante l’ispezione dell’area dell’incidente, è sorto un sospetto sull’identità dei morti. I corpi sono stati portati in territorio israeliano per essere esaminati, dopodiché si è scoperto che si trattava di tre rapiti israeliani”. Hagari ha nominato gli ostaggi: si tratta di Yotam Haim, musicista di 28 anni che è stato rapito da Hamas a Kfar Aza, e Samer Talalka, 22 anni appartenente alla comunità beduina che viveva a Nir Am. Il terzo ostaggio non è stato identificato in seguito alle richieste della famiglia.

Ore 17 – Hamas rivendica i razzi su Gerusalemme – Il braccio armato di Hamas, le Brigate al-Qassam, rivendica la responsabilità per la raffica di razzi lanciati in direzione di Gerusalemme, dove sono tornate a suonare le sirene per l’allarme antiaereo. Lo riferisce il Times of Israel dopo le notizie secondo cui almeno tre razzi sarebbero stati intercettati dal sistema Iron Dome.

Ore 16 – Intercettati razzi lanciati su Gerusalemme – Sirene sono risuonate a Gerusalemme e nelle comunità circostanti a causa del lancio di razzi dalla Striscia di Gaza che sono stati intercettati. Al momento non ci sono notizie di danni o feriti, hanno riferito i media israeliani.

Ore 15 – Due giornalisti di Al Jazeera feriti a Khan Yunis – Due giornalisti della tv satellitare al-Jazeera sono rimasti feriti a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo riferisce la tv satellitare precisando che si tratta di Wael al-Dahdouh, responsabile dell’ufficio a Gaza, e del cameraman Samer Abudaqa, che sarebbero rimasti feriti a seguito di un’operazione di un drone israeliano. Secondo il Committee to Protect Journalists (Cpj), sono almeno 63 i giornalisti e gli operatori dei media (56 palestinesi, quattro israeliani e tre libanesi) rimasti uccisi dall’attacco del 7 ottobre in Israele.

Ore 13,00 – Israele approva l’apertura del valico di Kerem Shalom per far passare gli aiuti verso Gaza – Nell’intento di accrescere il volume degli aiuti umanitari destinati agli sfollati della Striscia il governo israeliano ha approvato oggi la apertura del valico di Kerem Shalom per i camion provenienti dall’Egitto e diretti verso Gaza. Questo valico affiancherà così le attività del vicino valico di Rafah, fra Egitto e la Striscia. Dopo le ispezioni preliminari di sicurezza a Kerem Shalom le merci entreranno così direttamente nella Striscia, senza passare più da Rafah. Lo ha riferito la radio pubblica israeliana Kan.

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