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Guerra Israele-Hamas, le ultime notizie: Israele colpisce il Nord della Striscia di Gaza. Biden: “Se Hamas rilasciasse gli ostaggi cessate il fuoco anche domani” | DIRETTA

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Diretta live della guerra tra Israele e Hamas oggi, domenica 12 maggio

Hamas accusa Israele di aver usato i negoziati per il cessate il fuoco come copertura per portare avanti un’offensiva militare nel Sud di Gaza e al valico di frontiera di Rafah, al confine con l’Egitto. Il gruppo militante palestinese ha dichiarato di aver mostrato la “necessaria flessibilità” nell’ultimo round di negoziati, che si è concluso con un nulla di fatto. Di seguito le ultime notizie di oggi, domenica 12 maggio 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas e la crisi in corso in Medio Oriente.

DIRETTA

Ore 16 – Egitto: “Con il Sudafrica in azione contro Israele a L’Aia” – L’Egitto ha annunciato, in una dichiarazione del Ministero degli Esteri, la sua intenzione di intervenire ufficialmente a sostegno dell’azione del Sud Africa contro Israele dinanzi alla Corte Internazionale di Giustizia per esaminare le sue presunte violazioni nella Striscia di Gaza della Convenzione sulla prevenzione e la repressione del crimine di genocidio nella Striscia di Gaza. Altrettanto ha fatto il Consiglio presidenziale libico, secondo l’ambasciata libica nei Paesi Bassi.

Ore 15.30 – Blinken: “A Gaza uccisi più civili che terroristi” – A Gaza sono stati uccisi più civili che terroristi e c’è un divario fra le intenzioni di Israele e i risultati in termini di protezione dei civili. Lo ha detto il segretario di Stato Usa Antony Blinken in un’intervista a Cbs. Nel rapporto del Dipartimento di Stato presentato al Congresso nei giorni scorsi si afferma che Israele ha “la conoscenza e gli strumenti per attuare le pratiche migliori per ridurre i danni civili nelle sue operazioni militari”. Tuttavia, i “risultati sul terreno, incluso l’elevato numero di vittime civili, sollevano sostanziali dubbi sul fatto che l’Idf li abbia usati in modo efficace in tutti i casi”.

Ore 13 – Erdogan: “Netanyahu responsabile della paralisi dei negoziati” – Il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, ha attribuito al governo israeliano e al suo primo ministro, Benjamin Netanyahu, la colpa dell’attuale paralisi dei negoziati per porre fine al cessate il fuoco nella guerra di Gaza e ha assicurato che il leader israeliano “sarebbe l’invidia di Hitler” sulla base dei “metodi genocidi” che usa nell’enclave. “Hamas ha accettato il cessate il fuoco, ma Israele non smette di trovare scuse. Non vuole che le ostilità finiscano perché quello che vuole è occupare tutta Gaza”, ha detto il presidente turco in un’intervista al quotidiano greco ‘Kathimerini’. Erdogan, che rifiuta di riconoscere Hamas come organizzazione terroristica e si considera un alleato del suo leader politico, Ismail Haniyeh, ha affermato che il movimento palestinese “cerca solo di recuperare le terre occupate da Israele e di rilanciare l’iniziativa per uno Stato palestinese”. “Inoltre, Hamas ha promesso che, se ciò dovesse accadere, smantellerà il suo braccio armato e continuerà il suo percorso esclusivamente come partito politico per lavorare per una soluzione sostenibile e permanente”, ha aggiunto.

Ore 11 – Biden: “Se Hamas rilasciasse gli ostaggi cessate il fuoco anche domani” – “Ci sarebbe un cessate il fuoco domani se Hamas rilasciasse gli ostaggi”, ha detto Biden durante una raccolta fondi fuori Seattle, a casa di un ex dirigente della Microsoft, dopo aver evitato l’argomento in tre eventi simili ieri.

Ore 10 – Guterres rinnova appello, “Tregua, ostaggi liberi e aiuti” – Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres è tornato a rinnovare il suo appello per l’immediata cessazione della guerra tra Israele e Hamas a Gaza, il ritorno degli ostaggi e un “aumento” degli aiuti umanitari alla Striscia. “Ripeto il mio appello, l’appello al mondo, per un immediato cessate il fuoco umanitario, il rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi e un immediato aumento degli aiuti umanitari”, ha detto Guterres in un discorso video a una conferenza internazionale dei donatori in Kuwait. “Ma un cessate il fuoco – ha aggiunto – sarà solo l’inizio. Sarà una lunga strada per tornare indietro dalla devastazione e dal trauma di questa guerra”.

Ore 8 – Media palestinesi: pesanti scontri nel campo profughi di Jabaliya, nel Nord Gaza – Sono in corso nuovi combattimenti a Jabaliya, nel Nord di Gaza: lo riferiscono i media palestinesi. Sabato, l’esercito israeliano aveva anticipato che si stava preparando a lanciare una nuova operazione nell’area, perché aveva osservato tentativi da parte di Hamas di riorganizzarsi nella zona; ed era stato dato un ordine di evacuazione per l’area, dove l’esercito stima vivano tra i 100.000 e i 150.000 palestinesi.

Ore 7 – Israele, esercito: sirene di allarme al nord al confine col Libano – Le sirene di allarme stanno risuonando nel nord di Israele al confine con il Libano. Lo ha fatto sapere il portavoce militare.

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