Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 11:19
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

L’India è arrivata sulla Luna. La missione Chandrayaan-3 è scesa vicino al polo sud

Immagine di copertina

L’India è arrivata sulla Luna. Quando in Italia erano da poco passate le 14,30, la missione Chandrayaan-3 si è posata sulla superficie della Luna vicino al Polo sud, dove nessuno è mai sbarcato prima, e proprio dove la Russia ha fallito appena due giorni fa, in quella che si è trasformata nella competizione virtuale tra una potenza in declino e una in rapida ascesa.

Nelle prossime ore, dal lander, verrà fatto scendere il piccolo rover, che esplorerà i dintorni di una regione molto interessante, che sarà obiettivo dell’esplorazione lunare nei prossimi anni anche dei programmi americano e cinese. La missione durerà poco meno di due settimane, cioè fino a quando la luce solare bacerà il sito di allunaggio, durante le quali Chandrayaan sarà in grado di ricaricare le batterie con i suoi pannelli solari. In questo tempo, gli strumenti del lander e del rover analizzeranno l’ambiente e il suolo, a caccia, tra le altre cose, della presenza di ghiaccio d’acqua.

Il primo passo (sopravvivere e mettere a segno un “allunaggio morbido”) però è stato fatto. E non è da poco. Come provano i recenti fallimenti, è stata un’impresa rischiosa. Venti minuti di terrore, per passare prima da oltre un chilometro e mezzo al secondo di velocità a 350 metri al secondo, da 30 a 7,5 chilometri di quota, e poi un “flip” per la finale discesa verticale. Si è fermato a 800 metri di altezza, per studiare il suolo. E poi ancora a 150 metri.

Manovre tutte automatiche, che avevano tradito la prima missione indiana, Chandrayaan-2, persa nel tentativo. Prima di scendere, la sonda ha scattato immagini con la sua camera per individuare, nelle orbite precedenti, un sito idoneo, privo di massi, pendii e asperità che potessero far perdere equilibrio e stabilità una volta toccato il suolo. La scansione è durata fino a pochi secondi prima del touchdown. Il lander ha da solo valutato se e dove fosse più opportuno posarsi grazie all’intelligenza artificiale.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Esteri / Oms: “Oltre 1.000 persone sono morte a Gaza in attesa di un’evacuazione medica dal luglio 2024”
Esteri / L’indiscrezione: “Grecia, Israele e Cipro valutano una forza militare congiunta nel Mediterraneo”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Piogge torrenziali, raid aerei e aiuti in ritardo: la tregua con Israele regge ma a Gaza si continua a morire
Esteri / Il discorso di Trump agli Usa: “Ho ereditato un disastro ma ora l’America è tornata”
Esteri / Iran, condannato a morte per “corruzione sulla Terra”: ora il pugile Mohammad Javad Vafaei Sani rischia l’esecuzione
Esteri / Putin minaccia: “La Russia raggiungerà tutti gli obiettivi in Ucraina. Con la diplomazia o con la forza”