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Usa, il Partito democratico presenta ufficialmente la richiesta di impeachment per Trump

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Usa, il Partito democratico presenta la richiesta di impeachment contro Trump

Il partito democratico ha presentato ufficialmente alla Camera l’articolo che richiede l’impeachment contro Donald Trump: la richiesta è quella di mettere il presidente uscente (per la seconda volta) in stato d’accusa per aver “incitato l’insurrezione” che ha portato all’assalto del Congresso mercoledì 6 gennaio. L’atto, un articolo di quattro pagine che ha come primi firmatari i deputati David Cicilline, Ted Lieu e Jamie Raskin, non è stato letto durante la seduta alla Camera perché non è ancora stato portato in aula per il voto, ma questo probabilmente avrà luogo mercoledì prossimo. Avendo i Democratici la maggioranza dei seggi, l’articolo dovrebbe essere approvato senza problemi, ma è al Senato che l’iter si complica, perché la Camera alta dovrebbe tenere un processo e poi votare la rimozione di Trump.

Per farla passare servono 67 voti favorevoli (due terzi dei seggi) e il partito democratico in Senato ne dispone solo 50: risulta difficile immaginare che riescano a convincere 17 senatori repubblicani ad appoggiare l’impeachment perché, per quanto Trump sia stato criticato anche dai membri del suo partito, pubblicamente la maggioranza dei senatori si è detta contraria a mettere formalmente sotto accusa il presidente. “Donald Trump deve lasciare l’incarico, punto e basta”, ha detto Joe Biden parlando a margine del secondo richiamo del vaccino contro il Coronavirus: il presidente eletto ha riferito di aver discusso del possibile impeachment con alcuni senatori.

Intanto i dem attendono il voto sulla richiesta di rimuovere Trump dalla carica ricorrendo al 25esimo emendamento, presentata al vice presidente Mike Pence. La costituzione prevede che, affinché la richiesta passi, è sufficiente che la maggioranza dei funzionari del governo la voti insieme al vice presidente, ma poiché non è stato il governo a proporla, i democratici l’hanno presentata con una modalità che richiede il voto all’unanimità da parte dei repubblicani in Aula per essere ratificata velocemente. I membri del Gop però hanno detto di essere contrari.

“I repubblicani alla Camera hanno respinto questa legislazione volta a proteggere l’America, consentendo agli atti di sedizione del presidente, instabili e squilibrati, di continuare. La loro complicità mette in pericolo l’America, erode la nostra democrazia e deve finire”, ha dichiarato la speaker della Camera Nancy Pelosi dopo che il Gop si è opposto alla discussione immediata della risoluzione. La richiesta di ricorrere al venticinquesimo emendamento per destituire Trump sarà votata alla Camera domani, martedì 12 gennaio, con il passaggio regolare. Da lì Pence avrà 24 ore per attivare l’emendamento. Se si rifiuterà, si procederà con il voto sull’impeachment in Aula mercoledì.

Leggi anche: 1. Nessuno dice come stanno davvero le cose: Facebook e Twitter hanno censurato Trump unicamente per tutelare i loro interessi 2. Gli ultimi dieci giorni di Trump alla Casa Bianca 3. Ero dentro il Congresso Usa quella sera, vi racconto cosa ho visto / 4. Dai complotti sul web al tentato golpe: così Trump ha legittimato il neo-terrorismo americano

5. Il giorno più buio dell’America (di Giulio Gambino) / 6. Il golpe di Trump (di Luca Telese) / 7. La democrazia Usa cancellata per qualche ora, ma il vero sconfitto è Trump (di G. Gramaglia) 8. Ora non dite che sono solo quattro patrioti sballati (di Giulio Cavalli) / 9. E se i manifestanti pro Trump che hanno assaltato il Congresso fossero stati neri?

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