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Il presidente da 800 euro al mese

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Un profilo di "Pepe" Mujica, il presidente dell’Uruguay

Tutti lo chiamano “Pepe”. Non porta la cravatta e fino a qualche anno fa nemmeno la giacca: girava in guayaberas cubane e giubbotti in stile country.

S&D

Oggi vive in una fattoria del “suo” Uruguay, a mezz’ora da Montevideo, a Rincón del Cerro, assieme alla moglie, la senatrice Lucía Topolansky. Amico di Lula, l’ex presidente del Brasile, Mujica è il classico ex guerrigliero “tupamaro” vicino al popolo che, partito dal nulla (la madre era figlia di immigrati piemontesi), ha ottenuto la guida del suo Paese.

Al mese guadagna circa 10mila euro e il 90 per cento lo dona al Fondo Raúl Sendic, dal nome del leader del Movimento di liberazione nazionale dei “Tupamaros”, per lo sviluppo delle aree più povere del Paese. Così, “Pepe” trattiene per sé solo 800 euro. Anche la sua pensione da senatore va in beneficenza.

Dopo aver venduto fiori per una vita e quasi 15 anni di prigione, oggi gli piace pescare e curare le piante (tra il 2005 e il 2008 è stato ministro per l’Allevamento, l’agricoltura e la pesca). Pensa all’Uruguay come un “Paese agro-intelligente”, il secondo stato più piccolo del Sudamerica.

I soldi non gli interessano: ufficialmente, non ha un conto in banca e nemmeno una carta di credito. Praticamente un nullatenente, non fosse per il suo maggiolino celeste (valore 1,500 euro). Non ha la scorta e come auto presidenziale usa un’utilitaria.

Tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Settanta, ha fatto parte del Movimento di liberazione nazionale dei Tupamaros, un’organizzazione radicale ispirata al marxismo e che si rifaceva agli obiettivi della Rivoluzione cubana.

Il suo apporto è stato importante nella fondazione del Movimento di Partecipazione Popolare, che fa parte della coalizione di centro-sinistra Fronte Ampio (Frente Amplio), che è risultato determinante per l’elezione nel 2004 alla presidenza del Paese del socialista Tabaré Vázquez (il predecessore di “Pepe” Mujica). Nel novembre del 2009 è stato eletto presidente con il 52 per cento dei voti, battendo il candidato del Partido Nacional, Luis Alberto Lacalle. È entrato in carica nel marzo del 2010.

In compenso, rispetto a Mujica, il primo ministro di Singapore, Lee Hsien Loong, prende circa 110 mila euro al mese ed è il leader più pagato al mondo. Dopo di lui c’è Leung Chun-ying, capo del governo locale di Hong Kong: 35 mila euro al mese. Barack Obama guadagna circa 26 mila euro al mese.

A Mujica più di 800 euro non servono: “Questi soldi, anche se sono pochi, mi devono bastare perché la maggior parte degli uruguaiani vive con molto meno”.

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