Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 04:22
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Boris Johnson “trollato” da Hugh Grant: l’attore fa trasmettere la sigla di Benny Hill fuori da Westminster

Immagine di copertina

Hugh Grant colpisce ancora: l’attore britannico protagonista delle più celebri commedie di fine anni ’90 si è preso gioco del premier Boris Johnson nel giorno in cui ha rassegnato le dimissioni dalla leadership dei Tories. In un Tweet, la star di Notting Hill ha chiesto all’attivista anti-Brexit Steve Bray, che stava organizzando una delle sue proteste “musicali” contro il governo fuori dalla Camera, di trasmettere per l’occasione anche la sigla del “Benny Hill show” fuori da Westminster. Bray ha subito dato seguito alla richiesta di Grant, e la sigla del programma comico degli anni ’80 è risuonata nei servizi televisivi che riportavano le ultime mosse del primo ministro davanti alla House of Commons.

“Buongiorno Steve, contento che i tuoi altoparlanti siano tornati. Per caso hai da qualche parte la sigla di Benny Hill  da trasmettere?”, ha scritto l’attore su Twitter. Detto, fatto. La sigla è stata diffusa per tutto il giorno ad altissimo volume davanti a Westminster, mettendo in difficoltà i giornalisti collegati con i network britannici per riportare le notizie del giorno. E così il servizio di Sky News è andato in onda con la canzone in sottofondo, tanto che il reporter ha dovuto scusarsi con il pubblico per il “rumore”. Intanto il filmato è diventato virale. Pochi però sapevano che dietro la scenetta c’era l’attore, che nel film “Love Actually” interpreta proprio il ruolo di primo ministro a Downing Street e che non aveva mai fatto mistero della sua avversione per Boris Johnson: in passato si è speso per la campagna dello “Stay” prima del Referendum sulla Brexit e contro Johnson durante le elezioni del 2019. L’ex sindaco di Londra ha annunciato ieri il suo passo indietro dopo le polemiche innescate dai vari scandali che hanno coinvolto il partito conservatore e il governo, e che hanno portato alle dimissioni di 60 tra parlamentari e ministri Tories. Resterà in carica fino all’elezione del nuovo leader del partito.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Iran, condannato a morte per “corruzione sulla Terra”: il pugile Mohammad Javad Vafaei Sani rischia l’esecuzione immediata
Esteri / Putin minaccia: “La Russia raggiungerà tutti gli obiettivi in Ucraina. Con la diplomazia o con la forza”
Esteri / La capo gabinetto di Trump: “Ha la personalità di un alcolizzato”
Ti potrebbe interessare
Esteri / Iran, condannato a morte per “corruzione sulla Terra”: il pugile Mohammad Javad Vafaei Sani rischia l’esecuzione immediata
Esteri / Putin minaccia: “La Russia raggiungerà tutti gli obiettivi in Ucraina. Con la diplomazia o con la forza”
Esteri / La capo gabinetto di Trump: “Ha la personalità di un alcolizzato”
Esteri / Museo del Louvre chiuso da tre giorni: i lavoratori prolungano lo sciopero fino a domani
Esteri / “Siate pronti a mandare i vostri figli a combattere contro la Russia”: il discorso del capo delle forze armate britanniche
Esteri / Fornì ketamina alla star di “Friends” Matthew Perry: medico condannato a 8 mesi di arresti domiciliari
Esteri / Il Regno Unito rientrerà nel programma europeo Erasmus+ nel 2027
Esteri / Trump ordina il “blocco totale” delle petroliere da e verso il Venezuela: ecco cosa può succedere ora
Esteri / L’allarme del Wfp: quest’inverno 17 milioni di persone a rischio fame in Afghanistan
Esteri / Israele bombarda ancora il Libano: almeno un morto e diversi feriti. L’Idf: “Colpiti due agenti di Hezbollah”