Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 14:04
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Hamas ha creato dei falsi siti di incontri per hackerare i cellulari dei militari israeliani

Immagine di copertina
Credit: Getty Images

I soldati israeliani venivano contattati sui social ed erano invitati a scaricare delle app che contenevano un virus che permetteva l'accesso ai dati dei loro cellulari

Israele ha accusato Hamas, l’organizzazione che controlla la striscia di Gaza dal 2006, di aver creato delle applicazioni per incontri online per hackerare i cellulari dei soldati israeliani e sottrarre loro i dati.

Centinaia di membri delle Forze di difesa israeliane sono stati contattati attraverso i social media quest’anno ed è stato chiesto loro di scaricare una o due app finte per incontri online, WinkChat e GlanceLove, secondo quanto riferito da un membro dell’intelligence.

Dopo aver installato l’app, che era in realtà un virus, l’hacker poteva avere accesso alla posizione geografica del proprietario e alla lista dei contatti, oltre a poter usare la fotocamera e il microfono del cellulare.

“Gli hacker possono controllare qualunque cosa tu possa fare con il tuo telefono”, ha spiegato il funzionario dell’intelligence israeliano in un incontro con i giornalisti.

L’operazione pare si indirizzata principalmente contro i telefoni Android.

I soldati sono stati contattati tramite falsi account Facebook, spesso con un’identità rubata a giovani donne presenti sul social, chiedendo ai soldati di chattare su WhatsApp.

Attraverso il sito di messaggistica, sono stati poi inviati i link a specifiche app, che sono state inserite sul Google Play Store prima di essere rimosse.

Il funzionario dell’intelligence ha anche spiegato che Hamas aveva creato anche una terza app, chiamata “La coppa d’oro”, che forniva informazioni sulla Coppa del Mondo, e proposta ai soldati in ebraico su Facebook.

L’app trasmetteva video di storici gol realizzati nelle precedenti partite, oltre a numerosi dettagli sulle squadre.

“In realtà è stato realizzato molto bene”, ha ammesso il funzionario.

Il portavoce dell’esercito israeliano ha però chiarito che gli hack non sono riusciti a causare alcun “danno alla sicurezza”.

La maggior parte dei soldati e degli altri funzionari che lavorano per l’esercito si erano rifiutati di scaricare l’app e hanno riportato l’incidente ai loro superiori.

L’esercito ha monitorato l’attacco hacker per mesi e ha denominato la sua operazione “Broken Heart” (Cuore spezzato).

La trappola di Hamas lanciata nelle app di incontri online non è riuscita a sedurre gli uomini e le donne dell’esercito, secondo quanto dichiarato da fonti ufficiali israeliane.

Hamas aveva cercato di adottare una strategia simile già nel gennaio 2017.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Dalla Russia filtra ottimismo: “Accordo vicino”. Ma no a concessioni sui territori né su truppe Nato in Ucraina
Esteri / Trump fa causa alla BBC per diffamazione e chiede un risarcimento da 10 miliardi di dollari
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Ti potrebbe interessare
Esteri / Dalla Russia filtra ottimismo: “Accordo vicino”. Ma no a concessioni sui territori né su truppe Nato in Ucraina
Esteri / Trump fa causa alla BBC per diffamazione e chiede un risarcimento da 10 miliardi di dollari
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”