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Guerra in Ucraina, ultime notizie. Riprendono negoziati, Mariupol: “Al via evacuazione di 2.000 civili”. Russia, colpito deposito di carburante a Belgorod: “Attaccato da elicotteri ucraini”. Lavrov, da Kiev “molta più comprensione” su Crimea e Donbass

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Guerra Ucraina-Russia: le ultime notizie di oggi, 1 aprile 2022

GUERRA UCRAINA-RUSSIA ULTIME NEWS – Nonostante i passi in avanti annunciati nell’ultimo round di colloqui, la guerra tra Russia e Ucraina procede senza tregua. Oggi, intanto, sono previsti nuovi negoziati online, mentre il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, insiste per un incontro Putin-Zelensky. La presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola, intanto, è attesa a Kiev, mentre Putin ribadisce la volontà della Russia di farsi pagare il gas in rubli Di seguito tutte le ultime notizie sulla guerra in Ucraina ora per ora.

S&D
GUERRA IN UCRAINA, LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA

Ore 19.40 – Kiev smentisce l’attacco al deposito di combustibile russo a Belgorod – Il Segretario del Consiglio di Sicurezza ucraino, Oleksiy Danilov, ha smentito che Kiev sia responsabile dell’attacco contro un deposito di combustibile nella località russa di Belgorod. “Per un qualche motivo dicono che lo abbiamo fatto noi, ma in base alle nostre informazioni ciò non corrisponde alla realtà”, ha commentato parlando alla televisione di Stato ucraina.

Ore 17.00 – Kiev: università di Kharkiv distrutta dai raid russi – L’Università Nazionale di Karazin è stata “completamente distrutta” dagli attacchi aerei dell’esercito russo a Kharkiv. Lo ha riferito il viceministro dell’Istruzione ucraino Andriy Vitrenko, secondo quanto riporta la tv ucraina Priamyi. I corsi e le attività verranno spostati in un “luogo più sicuro”, ha aggiunto. Kazanin è uno dei principali atenei dell’Ucraina, il secondo più antico dopo quello di Leopoli.

Ore 16.20 – Gazprom notifica ai clienti europei lo switch ai rubli – Gazprom ha iniziato a notificare ai clienti il nuovo meccanismo per i pagamenti del gas dando indicazioni tecniche, dopo che il Cremlino ha ordinato un nuovo sistema che prevede obbligatoriamente la conversione dei pagamenti in rubli. Lo comunica il gruppo statale russo del gas nel suo canale Telegram,  spiegando che “come società russa Gazprom è incondizionatamente e pienamente assoggettata alla legge russa” ma che “è un partner responsabile e continuerà ad esportare gas ai clienti in maniera sicura”.

Ore 16.10 – Ministero Difesa non commenta attacco Belgorod – Il ministero della Difesa ucraino ha rifiutato di commentare direttamente l’attacco contro il deposito di carburante in Russia, che le autorità russe hanno attribuito alle forze ucraine. Il ministero di Kiev ha detto che sta conducendo un’operazione difensiva e non può essere ritenuto responsabile di “ogni catastrofe sul territorio russo”.

Ore 16.00 – Ucraina, Zelenski parla con Macron su garanzie di sicurezza – Il presidente dell’Ucraina Volodimir Zelensky ha avuto un colloquio con il presidente francese Emmanuel Macron. Lo ha annunciato Zelensky su Twitter. I due hanno parlato “di contrastare l’aggressione russa”, “del processo negoziale, del corso e delle prospettive, dell’importanza delle garanzie di sicurezza”. “L’iniziativa francese sui corridoi umanitari da Mariupol deve essere attuata!”, ha aggiunto il capo di stato ucraino.

Ore 15.50 – Ue, von der Leyen: equidistanza non basta, Cina eserciti influenza su Mosca – “L’equidistanza non è sufficiente, serve un impegno attivo” per porre fine alle guerra. Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, al termine del vertice Ue-Cina. “La Cina ha un’influenza sulla Russia e ci aspettiamo che si prenda la sua responsabilità per finire questa guerra, e riportare la Russia a negoziati per una soluzione pacifica”, ha detto. “Ci aspettiamo dalla Cina, se non che sostenga le sanzioni, almeno che faccia ogni cosa per non interferire in alcun modo. E anche su questo punto siamo stati molto chiari”, ha aggiunto.

Ore 15.45 – Onu, situazione radiazioni a Chernobyl “abbastanza normale” – Il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Rafael Mariano Grossi, ha detto che la situazione generale delle radiazioni intorno allo stabilimento di Chernobyl è “abbastanza normale”. Il capo dell’agenzia delle Nazioni Unite per l’energia atomica ha detto che potrebbe essersi verificato un aumento delle radiazioni dovuto alla polvere sollevata dai veicoli militari, quando le forze russe hanno lasciato Chernobyl. Ieri Energoatom, l’ente ucraino che gestisce la zona di esclusione di Chernobyl, ha dichiarato che le truppe russe hanno in parte lasciato il sito, mentre alcuni soldati sono stati esposti a “quantità significative” di radiazioni. L’Aiea ha detto di non aver potuto confermare la notizia. Oggi Grossi ha detto che la Russia non ha discusso con lui del motivo per cui le truppe hanno deciso di lasciare Chernobyl, una scelta definita “un passo nella giusta direzione”. “Tutti sono d’accordo sul fatto che l’integrità fisica dei siti nucleari ucraini deve essere protetta”, ha detto.

Ore 15.40 – Ue-Cina: Michel, vigili su aiuti militari o economici a Mosca – “Resteremo vigili contro ogni tentativo di aiutare la Russia finanziariamente o militarmente, ma azioni positive da parte della Cina per cessare la guerra saranno accolti con favore da tutti gli europei e dalla comunità internazionale”. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, al termine del summit Ue-Cina.

Ore 15.35 – Von der Leyen: chiesto a Cina di non interferire in sanzioni – “Abbiamo chiesto alla Cina se non il sostegno almeno di non interferire con le nostre sanzioni” alla Russia. Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, al termine del vertice Ue-Cina. È in gioco la reputazione della Cina. Si tratta di fiducia, affidabilità e decisioni su investimenti a lungo termine. Ogni giorno gli scambi tra Ue e Cina ammontano a 2 miliardi di euro. Quelli tra Cina e Russia a 330 milioni. Nessuno ha interesse a prolungare la guerra e a sconvolgere ulteriormente l’economia mondiale”.

Ore 15.30 – Ue-Cina: Michel, chiediamo a Pechino aiuto per cessare guerra – “Abbiamo chiesto alla Cina di aiutare a concludere la guerra in Ucraina. La Cina non può fare finta di non vedere le violazioni della Russia del diritto internazionale e questi principi sono sanciti nella Carta della Nazioni Unite”. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, al termine del summit Ue-Cina.

Ore 15.25 – Von der Leyen, dialogo franco e aperto con Li e Xi –  – “Abbiamo avuto un dialogo aperto e franco con il premier Li e il presidente Xi”. Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, al termine del vertice Ue-Cina. “È un momento cruciale per le decisioni che prendiamo nei confronti del resto del mondo”, ha aggiunto.

Ore 15.20 – Ue-Cina: Michel, ogni aiuto a Russia prolungherà guerra – “Ogni tentativo di aggirare le sanzioni o sostenere la Russia prolungherà la guerra e non è nell’interesse del lungo termine”. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, al termine del vertice Ue-Cina. “Saremo vigili contro ogni tentativo di eludere le sanzioni”, ha aggiunto Michel. “La nostra priorità è fermare quanto prima questa guerra”, ha detto.

Ore 15.15 – Metsola interviene al Parlamento di Kiev – “Oggi si è svolta un’altra sessione di emergenza del Parlamento ucraino” e “siamo lieti di dare il benvenuto alla presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, in Ucraina. Grazie per il tuo sostegno”. Lo ha dichiarato la parlamentare ucraina, Inna Sovsun, in un tweet. La deputata ha allegato al post una foto scattata durante l’intervento di Metsola al Parlamento ucraino. “E grazie all’Unione europea per la sua azione decisiva”, ha aggiunto la deputata.

Ore 15.10 – Xi Jinping: Ue sviluppi “politica indipendente” – La Cina auspica che l’Unione Europea sviluppi una “politica indipendente” verso la Cina e collabori con Pechino per lo sviluppo a lungo termine delle relazioni. Lo ha dichiarato il presidente cinese, Xi Jinping, nel corso dell’incontro in video-conferenza con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ribadendo un richiamo già espresso in passato nei confronti delle posizioni dell’Ue verso Pechino. “Si spera che l’Ue sviluppi una comprensione indipendente della Cina”, ha detto Xi, citato dall’agenzia Xinhua, “persegua una politica indipendente verso la Cina, e collabori con la Cina per promuovere congiuntamente la stabilità e lo sviluppo a lungo termine delle relazioni Cina-Ue”.

Ore 15.05 – Putin prepara nuove misure prevenzione sicurezza – Il presidente russo Vladimir Putin ha discusso con il Consiglio di sicurezza della Federazione Russa di introdurre nuove misure per prevenire le minacce nel campo della sicurezza interna. E’ quanto riferisce l’agenzia Tass. La questione è stata affrontata durante una riunione operativa con i membri permanenti del Consiglio di sicurezza della Federazione russa. “All’ordine del giorno di oggi abbiamo una discussione sulla questione delle misure aggiuntive per prevenire e neutralizzare le minacce nel campo della sicurezza interna”, ha detto il presidente aprendo la riunione, prima che intervenisse il ministro dell’Interno Vladimir Kolokoltsev.

Ore 15.00 – Cnn: Russi distruggono area oncologia ospedale Chernihiv – I bombardamenti russi su Chernihiv hanno distrutto il reparto di oncologia di un ospedale nella città settentrionale ucraina. Lo ha riferito il sindaco alla Cnn. «Alcuni proiettili hanno colpito direttamente l’ospedale regionale e uno degli edifici dell’ospedale, in realtà l’unità oncologica, è stato completamente distrutto. Tre persone hanno riportato gravi ferite», ha detto il sindaco, Vladyslav Atroshenko, aggiungendo che al momento non c’è acqua né elettricità e che la città potrebbe rimanere senza cibo e medicine entro una settimana. Gli unici rifornimenti vengono forniti dai militari e dai volontari. «È una catastrofe umanitaria completa».

Ore 14.00 – Russia, anche  leasing di aerei in rubli – Il presidente russo Vladimir Putin ha approvato un meccanismo in base al quale le transazioni tra vettori aerei russi e società di leasing di paesi ostili avverranno in rubli tramite conti presso banche russe. Lo riporta l’agenzia russa Interfax.

Ore 13.55 – Gas: Cingolani, obiettivo rapida indipendenza da Russia – “Il nostro obiettivo è diventare indipendenti dalla Russia in tempi veramente molto rapidi”. Lo dice il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, intervistato dal Tg1.

Ore 13.50 – Mariupol: “Al via evacuazione di 2.000 civili” – Secondo il consiglio comunale di Mariupol, circa 2.000 civili sarebbero usciti, tramite pullman e auto private, dalla città sudorientale ucraina, da settimane sotto l’assedio delle forze ucraine. La Croce rossa oggi ha dichiarato che le autorità di Ucraina e Russia hanno approvato un piano di evacuazione di Mariupol, che coinvolge 54 pullman. Secondo la Croce rossa, non è stata però autorizzata la consegna di aiuti umanitari nella città.

Ore 13.40 – Aiea, Grossi a a Chernobyl “il prima possibile” – Il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Rafael Grossi, ha dichiarato che guiderà una missione a Chernobyl “il prima possibile”. Energoatom, l’ente ucraino che gestisce la zona di esclusione di Chernobyl, ha dichiarato che le truppe russe hanno in parte lasciato il sito, mentre alcuni soldati sono stati esposti a “quantità significative” di radiazioni. L’Aiea ha detto di non aver potuto confermare la notizia.

Ore 13.30 – Michel: “La Cina usi la sua influenza per fermare la guerra” – “La comunità internazionale, in particolare la Cina e l’Ue, hanno la responsabilità reciproca di usare la loro influenza congiunta e la diplomazia per porre fine alla guerra della Russia in Ucraina e alla crisi umanitaria ad essa associata”. Lo ha scritto su Twitter il presidente del Consiglio Ue Charles Michel al termine dei colloqui con il premier cinese Li Keqiang e prima che inizino quelli con il presidente Xi Jinping.

Ore 13.20 – Russia, Medinsky: “Posizioni su Crimea e Donbass non cambiano” – Le posizioni di Mosca su Crimea e Donbass rimangono invariate. Lo ha detto su Telegram il capo negoziatore russo Vladimir Medinsky. “Continuiamo i colloqui in videoconferenza. Le nostre posizioni su Crimea e Donbass rimangono invariate”, ha scritto, pubblicando le foto delle delegazioni russa e ucraina.

Ore 13.15 – Ucraina, premier Li a Ue: contrari a divisione in blocchi – Sulla questione dell’Ucraina, il premier cinese Li Keqiang “ha affermato che la Cina si oppone sia a una guerra calda sia a una guerra fredda; si oppone alla divisione in blocchi e alla presa di posizione”. Lo scrive su Twitter il direttore generale per gli Affari europei del ministero degli Esteri di Pechino, Wang Lutong, postando anche una foto di Li durante il collegamento video con i presidenti del Consiglio e della Commissione Ue, rispettivamente, Charles Michel e Ursula von der Leyen, nell’ambito del 23esimo summit Cina-Ue. Il vertice, ha aggiunto Wang, “si è svolto con successo”.

Ore 13.10 – Attacco Mykolaiv, bilancio vittime sale a 28 – Sono 28 le vittime nell’attacco contro la sede dell’amministrazione regionale di Mykolaiv. Il governatore di Mykolaiv, Vitaliy Kim, ha affermato che sono state confermate 28 vittime nell’attacco russo avvenuto martedì scorso, che ha distrutto l’ufficio dello stesso Kim.

Ore 13.05 – Cremlino, smentite indiscrezioni su cancro tiroide Putin – Il Cremlino smentisce le indiscrezioni sul fatto che il presidente russo Vladimir Putin avrebbe un cancro alla tiroide. Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, secondo quanto riporta la Pravda Russa, ha detto che il fatto non è vero.

Ore 13.00 – Ucraina, Cremlino: oggi telefonata Putin-Erdogan – Il presidente russo, Vladimir Putin, avrà oggi un colloquio telefonico con il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan. Lo ha annunciato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, lo riporta l’agenzia di stampa russa Tass.

Ore 12.50 – Attacco a Belgorod, Kuleba non conferma coinvolgimento Ucraina – Il ministro degli Esteri ucraino Dmitro Kuleba ha detto che non può né confermare né smentire il coinvolgimento dell’Ucraina nell’attacco che ha colpito un deposito di carburante in territorio russo, nella regione di Belgorod. Kuleba ha detto di non avere accesso a informazioni militari.

Ore 12.40 – Cina a Ue, no coercizioni e mentalità Guerra Fredda – La Cina chiede di non esercitare costrizioni per “scegliere da che parte stare” e di evitare la “mentalità da Guerra Fredda” nella crisi ucraina. “Tutti i paesi hanno il diritto di scegliere autonomamente le proprie politiche estere, non dovrebbero costringere gli altri a scegliere da che parte stare e non dovrebbero adottare un approccio semplicistico di essere amico o nemico”, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Zhao Lijian, in risposta a una domanda sul pressing di Bruxelles su Pechino riguardo la possibilità di un aiuto della Cina alla Russia sul piano delle armi o dell’elusione delle sanzioni, in vista del vertice Ue-Cina in video-conferenza di oggi. In particolare, ha aggiunto il portavoce, la Cina chiede di “resistere alla mentalità da Guerra Fredda e allo scontro”.

Ore 12.35 – Lavrov, pronti a discutere acquisti greggio da India – Se l’India vuole comprare qualsiasi cosa dalla Russia, siamo pronti a discuterlo. Così, il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, citato dai media indiani, al termine dell’incontro con il suo omologo di Delhi, Subrahmanyam Jaishankar, in risposta a una domanda sulla proposta di Mosca di vendere petrolio russo a un prezzo di sconto all’India. “Russia e India hanno relazioni molto buone”, ha aggiunto Lavrov, per la prima volta a Delhi dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.

Ore 12.30 – Lavrov, più sforzi per allontanarsi dal dollaro – Gli sforzi per spostarsi dal dollaro alla valuta nazionale si intensificheranno. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, citato dai media indiani, dopo l’incontro con il suo omologo di Delhi, Subramahnyam Jaishankar, in relazione alla possibilità di effettuare pagamenti denominati in rubli e rupie, aggirando il sistema di pagamenti internazionali Swift.

Ore 12.20 – Kiev, nuova sessione dei negoziati iniziata online – Mikhailo Podolyak, consigliere della presidenza ucraina, ha dichiarato che è iniziata una nuova sessione dei negoziati tra Kiev e Mosca in videoconferenza.

Ore 12.10 – Peskov, legge può essere annullata con altre condizioni – Il decreto firmato dal presidente russo Vladimir Putin sul pagamento delle forniture di gas in rubli può essere annullato se cambiano le condizioni. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov.

Ore 12.00 – Mosca, attacco Belgorod peserà su colloqui – L’attacco ucraino a Belgorod, in Russia, peserà sui colloqui. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Mosca ha accusato le forze di Kiev di aver compiuto un raid contro la città russa che si trova al di là del confine settentrionale ucraino: due elicotteri hanno lanciato missili, facendo scoppiare un deposito di petrolio. Si tratta del primo attacco ucraino sul suolo russo dall’avvio dell’invasione. Kiev tuttavia non ha confermato.

Ore 11.50 – Gas: Gazprom, a marzo aumentati i flussi verso Italia – Gazprom a marzo ha aumentato i flussi di gas verso Italia, Polonia e Turchia, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Lo riporta Bloomberg citando il gigante energetico russo. Gazprom fornisce il gas ai clienti in “linea con le richieste e i contratti sottoscritti”. Il gruppo russo, inoltre, evidenzia come il “riempimento degli stoccaggi prima dell’inverno è una sfida per l’Unione Europea”.

Ore 11.40 – Croce Rossa: evacuazione Mariupol approvata da Kiev e Mosca – La Croce rossa ha dichiarato che le autorità di Ucraina e Russia hanno approvato un piano di evacuazione di Mariupol, la città sudorientale ucraina da settimane sotto l’assedio delle forze russe. Secondo quanto riporta Reuters, un portavoce ha dichiarato che il convoglio è partito senza aiuti umanitari dopo non aver ricevuto l’autorizzazione. Il portavoce ha affermato che l’operazione coinvolge 54 pullman che porteranno i civili in altre località, ancora da determinare, in Ucraina.

Ore 11.30 – Lavrov, da Kiev “molta più comprensione” su Crimea e Donbass – Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha affermato che i colloqui di pace con l’Ucraina devono continuare e di aver visto “molta più comprensione” da parte del governo ucraino sulle questioni di Crimea e Donbass. Lo ha detto dopo l’incontro il suo omologo indiano Subrahmanyam Jaishankar a Delhi.

Ore 11.20 – Kiev, a Chernobyl ancora presenti soldati russi – Sono ancora presenti soldati russi erano ancora nella “zona di esclusione” a Chernobyl, sede del peggiore incidente nucleare della storia nel 1986. Lo ha detto Yevhen Kramarenko, a capo della compagnia statale ucraina Energoatom. Ieri l’ente che gestisce la zona di esclusione di Chernobyl aveva dichiarato che le truppe russe avevano lasciato il sito. In un’intervista alla tv di stato, oggi Kramarenko ha dichiarato che alcuni soldati erano ancora presenti nella zona di esclusione. Ieri l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) ha dichiarato di non aver potuto confermare la notizia dell’esposizione dei soldati russi alle radiazioni, diffusa da Energoatom.

Ore 11.10 – Gas: Gazprom, regolare transito attraverso Ucraina per Europa – Gazprom ha reso noto che il transito di gas verso l’Europa attraverso l’Ucraina procede normalmente, nonostante la minaccia del presidente Vladimir Putin di fermare le esportazioni di gas se non sarà pagato in rubli.  Lo riporta Bloomberg. Il colosso dell’energia russo ha evidenziato che il transito attraverso il territorio ucraino prosegue regolarmente a 108,4 milioni di metri cubi al giorno. Anche i flussi attraverso il gasdotto Nord Stream 1 sono stabili, secondo quanto riporta Reuters, mentre Gazprom ha previsto per oggi l’invio di gas verso occidente attraverso il gasdotto Yamal-Europe. Stamattina quest’ultimo gasdotto, che collega Russia e Germania tramite la Polonia, ha ripreso a trasportare gas verso oriente, dalla Germania alla Polonia per la prima volta da martedì.

Ore 11.00 – Lavrov in India: apprezziamo posizione Delhi – “Apprezziamo che l’India stia valutando questa situazione nella totalità dei fatti e non solo in modo unilaterale”, ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, prima dell’incontro con il suo omologo indiano Subrahmanyam Jaishankar a Delhi, dove oggi si è recata in visita ufficiale anche la ministra degli Esteri britannica Liz Truss.

Ore 10.50 – Ue-Cina: al via vertice Michel-von der Leyen con premier Li – È partita la prima sessione di lavori del 23esimo vertice Ue-Cina. Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, con l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, sono in videoconferenza con il premier cinese Li Keqiang. Alle 14 i leader Ue si collegheranno invece con il presidente cinese Xi Jinping.

Ore 10.40 – Speranza: “Spese militari? No a rincorsa tra paesi” – “Le spese militari hanno bisogno di un livello di coordinamento europeo. Io penso che sia un grade tema che dobbiamo affrontare. Non ci si protegge con una rincorsa nazionalista. Abbiamo bisogno di porci il tema di una sicurezza europea. Penso che sia stato fatto un primissimo passo a livello europeo ma bisogna insistere su questo. Non mi piace l’idea di una rincorsa tra paesi. Mi convince l’idea di una sicurezza comune europea”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza.

Ore 10.30 – Convoglio Croce Rossa ripartito da Zaporizhzhia – Un convoglio del Comitato Internazionale della Croce Rossa, di soli tre veicoli, ha lasciato Zaporizhzhia, viaggiando verso Mariupol per facilitare l’evacuazione dei civili dalla città assediata. Lo ha dichiarato l’inviato della Bbc, dopo aver riportato che i bus erano stati bloccati. Il convoglio è partito dopo aver ricevuto le garanzie di sicurezza richieste, ha riportato la Bbc aggiungendo che l’obiettivo è completare l’operazione in giornata, sperando di incontrarsi con gli altri autobus per l’evacuazione più avanti lungo la strada.

Ore 10.20 – Chernihiv, governatore: parziale ritiro delle forze russe – Il governatore di Chernihiv ha dichiarato che le forze russe non hanno ancora lasciato completamente l’area, dopo l’annuncio da parte di Mosca di una “drastica riduzione” delle attività militari intorno Kiev e alla città dell’Ucraina settentrionale. “Sono possibili attacchi aerei e missilistici nella regione, nessuno lo esclude”, ha affermato il governatore Viacheslav Chaus, aggiungendo che le forze ucraine stavano entrando nei centri precedentemente occupati dalle truppe russe.

Ore 10.10 – Di Maio: “Italia pronta per ruolo garante neutralità” – “Come ho avuto modo di confermare alla Ministra Baerbock in occasione del nostro incontro martedì, l’Italia è disponibile a contribuire agli sforzi negoziali in atto, nel ruolo di garante in possibili soluzioni di neutralità per l’Ucraina e offrendo la propria esperienza in tema di modelli di tutela delle minoranze”. Lo ha detto il ministro degli esteri Luigi Di Maio in una intervista al quotidiano tedesco Bild. “Come la Germania, anche l’Italia, ha sempre sostenuto e continuerà a favorire una soluzione diplomatica della crisi in Ucraina, che riteniamo l’unica via per una pace sostenibile ma che purtroppo non ha finora trovato spazio”, ha aggiunto Di Maio, che ha invocato “la massima compattezza europea” in risposta alla “aggressione russa contro l’Ucraina”.

Ore 10.05 – Di Maio: “Sequestri a oligarchi russi per 900 mln euro” – “Adempiamo con rigore ai nostri obblighi internazionali sulle sanzioni e quindi anche sui sequestri delle proprietà in Italia delle persone listate, che non si limitano ai beni mobili. Ad oggi parliamo di un valore complessivo che si aggira intorno ai 900 milioni di euro”. Lo ha detto il ministro degli esteri Luigi Di Maio in un’intervista al quotidiano tedesco Bild. “Siamo stati tempestivi e rigidi, e continueremo ad esserlo”, ha aggiunto.

Ore 10.00 – Di Maio: “Disponibili a contribuire a sforzi negoziali” – “L’Italia è disponibile a contribuire agli sforzi negoziali in atto, nel ruolo di garante in possibili soluzioni di neutralità per l’Ucraina e offrendo la propria esperienza in tema di modelli di tutela delle minoranze”. Lo ha ribadito dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio, in un’intervista al quotidiano tedesco Bild, nella quale ha riaffermato che, “come la Germania, anche l’Italia ha sempre sostenuto e continuerà a favorire una soluzione diplomatica della crisi in Ucraina, che riteniamo l’unica via per una pace sostenibile ma che purtroppo non ha finora trovato spazio”.

Ore 9.50 – Fonti Palazzo Chigi, “su gas in rubli Italia su linee concordate a livello europeo” – Sul pagamento del gas russo “l’Italia applicherà le linee concordate a livello europeo”, dove “non c’è ancora una interpretazione finale del provvedimento annunciato da Putin” poiché “la Commissione europea sta studiando le misure e i vari aspetti interpretativi. Al momento i pagamenti si possono effettuare in euro e in rubli”. Lo puntualizzano fonti di Palazzo Chigi.

Ore 9.45 – Donbass, ucciso combattente italiano – Ieri è morto nel Donbass un combattente italiano arruolato tra le milizie filorusse. Edy Ongaro, 46 anni, si trovava nel Donbass dal 2015. Si tratta del primo italiano a perdere la vita nella guerra lanciata dalla Russia il 24 febbraio scorso. Chi era Edy Ongaro

Ore 9.40 – Mariupol, autorità locali: “Molto pericoloso lasciare la città” – Un consigliere del sindaco di Mariupol ha detto che è “molto pericoloso” tentare di lasciare la città, da settimane sotto l’assedio delle forze russe. “La città rimane chiusa a chi vuole entrare e molto pericolosa per chi vuole uscire con mezzi propri”, ha detto Petro Andryushchenko su Telegram. “Inoltre, da ieri gli occupanti hanno categoricamente vietato l’arrivo di ogni aiuto umanitario, anche in piccole quantità, in città”. Ieri è fallito un altro tentativo di aprire un corridoio umanitario nella città sudorientale, dopo l’annuncio di un cessate il fuoco da parte delle forze russe a cui le autorità ucraine avevano risposto inviando un convoglio di pullman per l’evacuazione di civili, mai arrivato alla città. Ieri la vice prima ministra Irina Vereshchuk ha detto che sarebbero tentati nuovi sforzi “per aprire un corridoio umanitario fino a Mariupol in modo da non lasciare sola la nostra gente”.

Ore 9.30 – Medvedev: “Esportazioni agricole russe andranno solo agli amici” – L’ex presidente russo, e attuale vicesegretario del consiglio di sicurezza russo, Dmitri Medvedev, ha dichiarato che in futuro le esportazioni agricole russe andranno solo agli amici, da pagare sia in rubli che nella rispettiva valuta nazionale. “Forniremo solo prodotti alimentari e agricoli ai nostri amici”, ha detto Medvedev sui social media. “Fortunatamente ne abbiamo in abbondanza e non sono affatto in Europa o in Nord America”.

Ore 9.20 – Mosca: “Risponderemo a sanzioni UE” – La Russia risponderà alle sanzioni “irresponsabili” dell’Unione Europea. Lo ha dichiarato un dirigente del ministero degli Esteri russo, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa russa Ria Novosti. “Le azioni dell’UE non rimarranno senza risposta”, ha dichiarato Nikolai Kobrinets, direttore del dipartimento per la cooperazione europea del ministero. “Sono pronti a pagare di tasca propria per ulteriori uccisioni di civili in Ucraina, per la trasformazione dell’Europa da regione di cooperazione e stabilità a zona di conflitto? Non credo”, ha detto.

Ore 9.10 – Londra: “bombe su Kiev e Chernihiv nonostante annunci russi” – “Sia Chernihiv che Kiev sono state oggetto di continui attacchi aerei e missilistici nonostante le dichiarazioni russe di riduzione dell’attività in queste aree”. Lo ha affermato l’intelligence britannica nell’aggiornamento quotidiano della situazione sul terreno in Ucraina. “Le forze ucraine hanno riconquistato i villaggi di Sloboda e Lukashivka a sud di Chernihiv, che si trovano su una delle principali linee di rifornimento tra la città e Kiev”, ha riferito Londra, precisando che le forze ucraine “continuano a condurre contrattacchi di successo ma limitati a est e nordest di Kiev”.

Ore 9.00 – Gas, India difende acquisti da Russia: “Accordi di mercato” – L’India difende l’offerta di acquisto di greggio russo a un prezzo di sconto, e attacca quella che a Delhi appare una “campagna” sulla questione. Citando un rapporto secondo il quale i paesi europei hanno aumentato del 15% gli acquisti di gas e greggio dalla Russia nel mese di marzo, il ministro degli Esteri indiano, Subrahmanyam Jaishankar, ha definito “naturale” per i Paesi “cercare buoni accordi sul mercato” quando salgono i prezzi del petrolio, durante un incontro con la segretario agli Esteri britannica, Liz Truss, in visita in india nelle stesse ore in cui si trova anche il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov. “E\ interessante perché vediamo da tempo quella che sembra quasi una campagna sulla questione”, ha detto il ministro degli Esteri indiano. “Quando i prezzi del greggio salgono, penso che sia naturale per i paesi cercare buoni accordi sul mercato”, ha proseguito, aggiungendo che i maggiori acquirenti di gas e petrolio dalla Russia sono i paesi occidentali. “Sono sicuro che se aspettiamo due o tre mesi e guardiamo chi sono i grandi acquirenti di gas e petrolio dalla Russia, sospetto che la lista non sarà molto differente da quella che era, e sospetto che non saremo nella top ten”, ha concluso S. Jaishankar.

Ore 8.50 – Kiev: “Oltre 254 bimbi feriti, 153 uccisi” – Sono complessivamente “quasi 400 bambini” tra feriti e uccisi in Ucraina dall’inizio dell’aggressione armata della Federazione Russa. Lo riferisce la Procura generale ucraina su Telegram. “Di questi, 153 sono stati uccisi e più di 245 feriti”, precisa l’Ufficio del procuratore.

Ore 8.40 – Bloccato convoglio Croce Rossa diretto a Mariupol – Un convoglio della Croce Rossa che trasportava aiuti umanitari e medici a Mariupol è bloccato a Zaporizhzhia perché le garanzie di sicurezza richieste per la squadra non sono ancora state ricevute. Lo sostiene l’inviato della Bbc. Altri autobus, più di 40, hanno viaggiato giovedì ma, secondo fonti ucraine, sono stati fermati nella città di Berdyansk, in territorio controllato dai russi. Secondo i rapporti, sostiene ancora Bbc, alcuni degli autobus sono stati depredati dai soldati russi di parte degli aiuti che trasportavano. Un piccolo numero di autobus è stato in grado di tornare autonomamente a Zaporizhzhia con civili a bordo.

Ore 8.30 – Mosca: “rischio fiamme deposito si estendano, nessun ferito” – C’è il rischio che l’incendio al deposito di petrolio di Belgorod si diffonda a tutti i serbatoi. Lo scrive la Tass, citando una fonte. Al momento sono 8 i serbatoi in fiamme. Non ci sono invece feriti, come sembrato in un primo tempo. Il sindaco della città Anton Ivanov, secondo quanto riporta la Tass, spiega che “secondo un’informazione aggiornata, i due dipendenti che erano sul posto nel momento dell’esplosione non sono feriti”, ha scritto.

Ore 8.20 – Ucraina: “bilancio vittime attacco Mykolaiv sale a 24” – Sale a 24 il numero delle vittime dell’attacco russo di martedì contro l’edificio dell’amministrazione statale regionale di Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina. Lo scrive il Servizio di emergenza statale dell’Ucraina su Telegram aggiornando l’ultimo bilancio che era di 20 persone morte. “I soccorritori hanno liberato 23 corpi alle macerie e 1 persona e’ morta in ospedale”, spiegano i soccorritori, precisando che il lavoro di ricerca tra le macerie prosegue.

Ore 8.10 – Oggi nuovo tentativo di evacuare i civili da Mariupol – Nuovo tentativo oggi di evacuare i civili dalla città di Mariupol, nel sud dell’Ucraina, assediata dalle forze russe: secondo quanto precisato dal vice premier ucraino, Iryna Vereshchuk, 45 autobus sono diretti verso la vicina città costiera di Berdyansk, insieme a una squadra del Comitato internazionale della Croce Rossa. Nei giorni scorsi la Croce rossa aveva lanciato l’allarme sulla fine delle scorte a disposizione delle circa 170.000 persone ancora presenti in città.

Ore 8.00 – Kiev ironizza su russi esposti a Chernobyl, “da premiare” – La vice prima ministra ucraina Irina Vereshchuk ha ironizzato sui soldati russi che hanno scavato trincee nella zona di esclusione intorno al sito nucleare di Chernobyl, sostenendo che dovrebbero essere “premiati”. “Hanno ricevuto volontariamente tali dosi di radiazioni che le conseguenze verranno spiegate loro da dottori in tute protettive speciali”. “Meritano assolutamente di essere nominati per il Premio Darwin quest’anno”, ha aggiunto sarcastica, puntando il dito verso un “nemico che ispira paura attraverso la segatura nella sua testa”. L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) ha dichiarato di non aver potuto confermare la notizia dell’esposizione dei soldati russi alle radiazioni, diffusa dalla compagnia nazionale ucraina Energoatom. Ieri l’ente che gestisce la zona di esclusione di Chernobyl, ha dichiarato che le truppe russe hanno lasciato il sito.

Ore 7.50 – Unhcr: “In Ucraina ci sono 6,5 milioni di sfollati interni” – Dopo cinque settimane di guerra, oltre quattro milioni di rifugiati sono fuggiti dall’Ucraina. A questi bisogna aggiungere ben 6,5 milioni di civili che sono sfollati interni, il 90% dei quali sono donne e bambini. Lo ha denunciato l’Unhcr, che ricorda come quella in corso sia la peggior crisi umanitaria registrata in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale. “Siamo di fronte a una crisi umanitaria gigantesca, che cresce ogni secondo”, ha riferito l’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati.

Ore 7.40 – Mosca, “8 serbatoi di petrolio in fiamme a Belgorod” – Otto serbatoi di petrolio sono in fiamme nel deposito di Belgorod, città al russa al confine con l’Ucraina, dopo il raid aereo attribuito da Mosca alle forze ucraine. Lo riferisce la Tass, che cita una fonte del ministero per le Emergenze, secondo cui al lavoro per li spegnimento degli incendi sarebbero impegnati in questi momento 170 uomini e 50 mezzi. Mosca attribuisce la responsabilità all’attacco di due elicotteri delle forze ucraine, entrati nello spazio aereo russo a bassa quota. Vi sarebbero almeno due feriti.

Ore 7,30 – Zelensky: “Truppe russe pronte a pesante attacco a est” – “La situazione nel Sud e nel Donbas rimane estremamente difficile. Gli invasori hanno temporaneamente occupato le aree della regione di Kherson e hanno iniziato a organizzare le loro strutture” e nel “Donbass, a Mariupol e in direzione di Kharkiv le truppe russe si sono ammassate in vista di potenziali attacchi”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un messaggio sui social. “Conosciamo i loro piani e sappiamo dove si stanno muovendo” e “faremo tutto il necessario per fermare gli occupanti”.

Ore 7,00 – Mosca: “Sanzioni Ue irresponsabili, non resteranno senza risposta” – Le sanzioni dell’Unione Europea nei confronti della Russia non “non resteranno senza risposta”: lo ha dichiarato un funzionario di Mosca, citato dalla Bcc. “Le sanzioni irresponsabili da parte di Bruxelles stanno già avendo effetti negativi sulla vita quotidiana degli europei ordinari” ha dichiarato Nikolai Kobrinets, direttore del dipartimento per i rapporti con l’Europa del ministero degli Esteri di Mosca.

Leggi anche: 1. Come si è arrivati alla guerra Russia-Ucraina e cosa vuole Putin / 2. Reportage – Chi sono i figli ribelli di Putin: la generazione russa che si oppone alla guerra in Ucraina / 3. Altro che sanzioni: l’Italia si inchina allo Zar e sugli amici di Putin piovono onorificenze

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