Greta Thunberg difende il nucleare in Germania: “Tenere attive le centrali se l’alternativa è il carbone”
Pur non essendosi mai dichiarata a favore dell’energia nucleare, l’attivista per il clima Greta Thunberg ha criticato il piano di Berlino di chiudere le sue restanti centrali a scapito di quelle a carbone: un tema che in Germania ha molto agitato il dibattito pubblico, he vede da un lato in particolare i politici pro-nucleari tedeschi e dall’altro il quotato partito dei Verdi. In un’intervista che andrà in onda mercoledì, di cui un teaser è stato condiviso online dalla conduttrice televisiva Sandra Maischberger, Greta Thunberg ha affermato che spegnere le centrali nucleari è una “cattiva idea” se significa passare al carbone. Alla domanda se il nucleare fosse una soluzione preferibile per il clima, Thunberg ha detto: “Dipende. Se le centrali sono già in funzione, penso che sarebbe un errore spegnerle”.
Il piano di Berlino era chiudere le restanti tre centrali nucleari entro la fine fine dell’anno, ma con la carenza di gas e le prolungate interruzioni delle centrali nucleari francesi che causano picchi di prezzo, è probabile che la chiusura di due dei reattori sia rimandata ad aprile. Mentre invece sono state riattivate alcune centrali a carbone dormienti per far fronte alla crisi energetica. Nonostante sia ancora valida la promessa di liberarsi dal carbone entro il 2030, il governo di Berlino sta pagando agli operatori delle centrali di lignite chiuse fino a 450 milioni di euro per preparare gli impianti al funzionamento in caso di emergenza questo inverno.
I commenti di Thunberg sono stati immediatamente sfruttati dai politici a favore del nucleare, anche all’interno della coalizione di governo. Il ministro delle finanze Christian Lindner, che fa parte del Partito Liberale Democratico, ha affermato di aver accolto con favore “l’incoraggiamento di Thunberg”: “In questa guerra energetica – ha dichiarato – tutto ciò che crea capacità elettrica deve essere collegato alla rete. Le ragioni parlano da sole: economicamente e fisicamente”. L’ex presidente dei Verdi Simone Peter, che ora lavora per la Federazione tedesca per le energie rinnovabili, ha affermato che i commenti di Thunberg non “hanno alcun senso” perché le centrali nucleari non erano più utili e utilizzavano l’uranio russo.