Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:57
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Spagna, via libera al governo Sanchez dopo mesi di stallo

Immagine di copertina
Pedro Sanchez Credit: Ansa

Governo Sanchez al via: Erc vota per l’esecutivo Psoe-Podemos

In Spagna i 13 deputati dell’Erc, la sinistra repubblicana catalana, oggi giovedì 2 gennaio, hanno deciso che si asterranno nel voto di fiducia, dando così il via libera al premier socialista incaricato Pedro Sanchez di formare un governo con la sinistra di Podemos di Pablo Iglesias.

La decisione conclude una crisi politica che in Spagna che non si sbloccava da mesi, nonostante due elezioni generali negli ultimi sei mesi.

Il consiglio nazionale di Erc si è riunito alle 17 a Barcellona per decidere se astenersi nel voto di fiducia in parlamento al nuovo esecutivo progressista, frutto di un’intesa tra i socialisti del premier in pectore e la sinistra radicale di Podemos.

Psoe e Podemos non avevano infatti seggi a sufficienza, quindi hanno bisogno del sostegno, anche esterno, di altre formazioni.

Sanchez poteva contare inizialmente solo sui baschi di Pnv. Durante la riunione odierna del consiglio nazionale di Erc, presieduto proprio da uno dei negoziatori con i socialisti, Josep Maria Jové, è stato ratificato l’accordo che darà il via libera ai 13 deputati repubblicani al Congresso di astenersi al secondo scrutinio della sessione plenaria di investitura, martedì 7 gennaio. “Ci sarà una fumata bianca” concordavano già diversi alti funzionari repubblicani citati dal quotidiano “El Pais”.

Nelle lunghe settimane di negoziati, il leader socialista ed i vertici di Erc si sono accordati per la costituzione di un tavolo di negoziazione tra il governo centrale e le autorità locali di Barcellona con l’obiettivo di trovare una “soluzione democratica al conflitto” in Catalogna.

Il voto di fiducia è previsto nel fine settimana: la Spagna può finalmente avere il suo governo.

Leggi anche:

Chi ha vinto le elezioni in Spagna: i dati definitivi del voto iberico. Socialisti primi ma senza maggioranza, vola l’estrema destra di Vox

“Se non capite la crisi catalana e l’esumazione di Franco non potete comprendere l’avanzata di Vox in Spagna”: parla a TPI l’esperto Casals
La Spagna torna al voto per la quarta volta in quattro anni, ma il Paese è sempre più diviso (di R. Tosiani)
Ti potrebbe interessare
Esteri / L’allarme del Wfp: quest’inverno 17 milioni di persone a rischio fame in Afghanistan
Esteri / Israele bombarda ancora il Libano: almeno un morto e diversi feriti. L’Idf: “Colpiti due agenti di Hezbollah”
Esteri / Dalla Russia filtra ottimismo: “Accordo vicino”. Ma no a concessioni sui territori né su truppe Nato in Ucraina
Ti potrebbe interessare
Esteri / L’allarme del Wfp: quest’inverno 17 milioni di persone a rischio fame in Afghanistan
Esteri / Israele bombarda ancora il Libano: almeno un morto e diversi feriti. L’Idf: “Colpiti due agenti di Hezbollah”
Esteri / Dalla Russia filtra ottimismo: “Accordo vicino”. Ma no a concessioni sui territori né su truppe Nato in Ucraina
Esteri / Trump fa causa alla BBC per diffamazione e chiede un risarcimento da 10 miliardi di dollari
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti