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Gigi Hadid, minacce di morte alla famiglia dopo il post a sostegno della Palestina

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Gigi Hadid, minacce di morte alla famiglia dopo il post a sostegno della Palestina

I familiari di Gigi Hadid avrebbero ricevuto numerose minacce di morte dopo il sostegno espresso dalla top model alla Palestina. Secondo il sito di gossip Tmz, che cita “fonti a conoscenza dei fatti”, tutti i membri della famiglia Hadid “temono per la propria vita”.

Negli scorsi giorni la modella americana di origine palestinese era stata criticata dall’account ufficiale dello stato di Israele per aver rilanciato su Instragram un post a sostegno della Palestina. “Non c’è nulla di ebraico nel trattamento riservato dal governo israeliano ai palestinesi”, recitava il post ricondiviso da Hadid, pubblicato originariamente dall’utente consent.wizardry. “Condannare il governo israeliano non è antisemita e sostenere i palestinesi non significa sostenere Hamas”.

“Hai dormito la scorsa settimana?”, aveva replicato lunedì scorso l’account dello stato ebraico. “O stai semplicemente chiudendo un occhio sui bambini ebrei che vengono massacrati nelle loro case? Il tuo silenzio è stato molto chiaro riguardo alla tua posizione. Ti vediamo”. L’account del governo israeliano ha poi pubblicato, sempre nelle storie Instagram, la foto di una stanza piena di sangue, scattata a seguito dell’attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre, aggiungendo: “Se non condanni questo, le tue parole non significano nulla”.

Secondo TMZ, alla famiglia Hadid sono giunte minacce via e-mail, tramite social media e anche telefonicamente, dal momento che i loro numeri di telefono sarebbero stati diffusi online, spingendo Gigi, Bella, Anwar e i loro genitori Mohamed e Yolanda a cambiare numero di telefono.

Il padre, l’imprenditore palestinese Mohamed, sta valutando la possibilità di rivolgersi all’Fbi per chiedere di aprire un’indagine.

Dopo l’attacco di Hamas, Gigi Hadid aveva rivolto le sue condoglianze ai suoi amici ebrei parlando in un post di “tragedia ingiustificabile”. Aveva inoltre espresso “empatia e dolore per la lotta palestinese e la vita sotto l’occupazione”. “Sento anche la responsabilità nei confronti dei miei amici ebrei di chiarire, come ho già fatto in passato: anche se ho speranze e sogni per i palestinesi, nessuno di essi prevede che sia fatto del male a una persona ebrea”, aveva aggiunto nel post del 10 ottobre. “Terrorizzare persone innocenti non è in linea e non fa alcun bene al movimento per la ‘Palestina Libera’”.

Già nel maggio 2021, l’account Twitter di Israele aveva criticato la sorella minore di Gigi, Bella Hadid, per aver partecipato a una protesta filo-palestinese dopo che Israele aveva lanciato una serie di attacchi aerei su Gaza, in cui hanno perso la vita più di 200 palestinesi.

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