Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 04:05
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Florida, donna costretta a partorire il figlio che morirà. Il figlio è malato ma non può abortire

Immagine di copertina

Tra poche settimane una coppia in Florida avrà un bambino. Eppure si sta preparando a definire i dettagli della sua morte: il bimbo nascerà, ma è destinato a non sopravvivere più di venti minuti – mezz’ora, a causa di una grave malformazione. Il caso, raccontato dal Washington Post, ha assunto rilievo nazionale perché è un paradigma degli effetti del divieto d’aborto negli Stati Uniti: la donna è stata costretta a portare avanti la gravidanza nonostante sia certa che il figlio morirà.

I medici si sono rifiutati di farla abortire, per non incorrere nelle sanzioni previste dalle nuove restrizioni fissate dal governatore repubblicano, Ron DeSantis. In Florida la nuova legge vieta l’aborto dopo la quindicesima settimana, a parte casi eccezionali. Deborah Dorbert non è riuscita a interrompere la gravidanza, per motivi terapeutici, perché il diritto federale all’aborto, in vigore dal ’73, è stato soppresso dalla decisione della Corte Suprema, presa il 24 giugno dell’anno scorso.

Nonostante la legge preveda alcune eccezioni, nessun medico consultato dalla coppia ha voluto praticare l’aborto, nel timore di incorrere in sanzioni. Deborah e il marito non sono anche riusciti ad andare in un altro Stato con meno restrizioni per via dei costi eccessivi. “Sono veramente arrabbiata che siano i politici a stabilire cosa è meglio per la mia salute. Avremmo fatto di tutto per avere questo bambino”, ha detto la giovane mamma al Washington Post.

“Deborah sta dedicando gli ultimi giorni prima della nascita del suo bambino a pianificare i dettagli della sua morte – si legge sul Washington Post – lei e suo marito avvolgeranno il neonato in una coperta calda, mostreranno il loro amore e piangeranno. Hanno già deciso di far cremare il suo corpicino e stanno già cercando una maniera per commemorarlo”. Niente urna però: forse una statuetta di vetro infusa di cenere, o un ornamento con l’impronta di un dito. Una storia che lascia davvero senza parole.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Slovacchia, il primo ministro Robert Fico è "grave ma in condizioni stabili"
Esteri / L'esercito israeliano: “5 soldati a Gaza uccisi da fuoco amico”. Altre truppe israeliane verso Rafah
Esteri / Slovacchia, il premier Robert Fico ferito a colpi di arma da fuoco: “È in pericolo di vita”
Ti potrebbe interessare
Esteri / Slovacchia, il primo ministro Robert Fico è "grave ma in condizioni stabili"
Esteri / L'esercito israeliano: “5 soldati a Gaza uccisi da fuoco amico”. Altre truppe israeliane verso Rafah
Esteri / Slovacchia, il premier Robert Fico ferito a colpi di arma da fuoco: “È in pericolo di vita”
Esteri / La sacrosanta protesta degli universitari di tutto il mondo ci ricorda che la pace non è un dono, ma una conquista
Esteri / Wsj: “Biden procede con pacchetto armi a Israele da 1 miliardo”. Ue: "Con operazione Rafah relazioni con Israele a dura prova"
Esteri / Esercito israeliano: “Operazioni a a Rafah est e Jabaliya”. La Turchia: “A Gaza è genocidio”
Esteri / I tank israeliani avanzano ancora nel campo profughi di Jabalia. Netanyahu: “O noi o loro, i mostri di Hamas”. Gaza: “Più di 35mila morti”
Esteri / Morto a due mesi dal trapianto l’uomo con un rene di maiale
Esteri / Israele colpisce il Nord della Striscia di Gaza. Biden: “Se Hamas rilasciasse gli ostaggi cessate il fuoco anche domani”
Esteri / Yanis Varoufakis fa causa allo Stato tedesco