Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Prende il via in Nepal il festival di Gadhimai, il più grande rito sacrificale di animali del pianeta

Immagine di copertina
Credits: Pratap Thapa/Xinhua/ZUMA Wire

Nonostante i divieti da parte di attivisti e autorità locali, la potenza spirituale del festival ha riunito migliaia di fedeli induisti in un villaggio al confine con l'India, dove ogni cinque anni oltre 200mila animali vengono sgozzati in nome di Gadhimai, la dea del potere

Al via il festival di Gadhimai in Nepal

Oggi, martedì 3 dicembre, ha preso il via in Nepal il festival di Gadhimai, che ha luogo ogni cinque anni in un villaggio remoto del Paese, al confine con l’India. I fedeli induisti della dea Gadhimai hanno iniziato a sgozzare migliaia di bufali sin dalle prime ore del mattino in quello che è considerato il più grande sacrificio di animali di tutto il mondo.

Nonostante gli sforzi degli attivisti per i diritti degli animali e delle autorità locali di porre fine al più grave spargimento di sangue del pianeta, il festival è iniziato anche quest’anno con un massacro cerimoniale di capre, ratti, polli, maiali e volatili, in nome della cosiddetta “dea del potere”.

Dopo il sacrificio, circa duecento macellai hanno attraversato l’arena murata che ospita il festival trascinando migliaia di bufali, mentre i fedeli curiosi accorsi da ogni parte del Paese sbirciavano arrampicati sugli alberi.

Birendra Prasad Yadav, membro del comitato organizzativo del festival, ha dichiarato all’agenzia francese Afp: “Abbiamo cercato di non supportare il festival, ma le persone credono troppo nella tradizione, e sono venute qui con le loro offerte”.

Migliaia di fedeli giunti dal Nepal e dall’India hanno presidiato per giorni l’area dell’evento, più grande di un campo da calcio, dormendo all’aperto con le proprie offerte.

Gli animalisti speravano che il rito non si riproponesse più dopo che le autorità del villaggio hanno ordinato al governo di scoraggiare lo spargimento di sangue, ma secondo gli attivisti le agenzie governative e i comitati locali non sono riusciti a rendere gli ordini effettivi.

Nemmeno i sequestri di decine di animali da parte delle autorità di frontiera ai pellegrini che viaggiavano senza licenza sono riusciti ad arrestare il flusso di fedeli.

In occasione del festival del 2014 oltre 200mila animali sono stati uccisi in nome della dea induista.

Leggi anche:
Ogni 2 secondi nel mondo una persona emigra a causa di cambiamenti climatici e catastrofi naturali
Ti potrebbe interessare
Esteri / Gb, Jeremy Corbyn espulso dai Laburisti: si candida come indipendente
Esteri / Gaza: la Corte de L'Aja ordina a Israele di fermare l’offensiva a Rafah. Cosa può succedere ora
Esteri / Attentato a Mosca: per la prima volta la Russia riconosce la responsabilità dell’Isis
Ti potrebbe interessare
Esteri / Gb, Jeremy Corbyn espulso dai Laburisti: si candida come indipendente
Esteri / Gaza: la Corte de L'Aja ordina a Israele di fermare l’offensiva a Rafah. Cosa può succedere ora
Esteri / Attentato a Mosca: per la prima volta la Russia riconosce la responsabilità dell’Isis
Esteri / Può quest’uomo salvare l’Europa?
Esteri / “Solo il Mediterraneo può salvare questa Europa”
Esteri / Benvenuti a Bruxelles, capitale delle lobby: così le multinazionali condizionano le politiche Ue
Esteri / Fattore I: il peso dell’inflazione sulle elezioni europee
Esteri / Continente Vecchio: i numeri della crisi demografica in Europa
Esteri / Raphael Glucksmann a TPI: "Vi spiego come difenderci dalle interferenze di Cina, Russia, Turchia e altri Paesi alle elezioni"
Esteri / Israele, Gantz a Blinken: "L'offensiva a Rafah continua"