Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 08:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Facebook accusa NSO Group di attacchi hacker su WhatsApp: “Rubati dati degli utenti”

Immagine di copertina

Il popolare social network denuncia un presunto furto di dati degli utenti

Facebook accusa NSO Group di attacchi hacker su WhatsApp

Facebook ha fatto causa alla società israeliana NSO Group (una società tecnologica israeliana focalizzata sulla cyber intelligence) per un presunto furto di dati degli utenti di WhatsApp, avvenuto tra aprile e maggio di quest’anno. In una denuncia di 15 pagine presentata al Tribunale distrettuale di San Francisco, negli Stati Uniti, pubblicata in copia dal quotidiano The Washington Post, Facebook denuncia una serie di attacchi informatici contro oltre 100 attivisti, giornalisti, funzionari governativi, diplomatici e dissidenti politici nel mondo.

Secondo Will Cathcart, amministratore delegato di WhatsApp, la società di sorveglianza israeliana ha sfruttato un difetto dell’app di messaggistica per “infettare” smartphone e altri dispositivi mobili delle vittime con un malware, che ha permesso ai suoi clienti di spiarli segretamente. “Ciò che è accaduto dovrebbe servire come campanello d’allarme per le aziende tecnologiche, i governi e tutti gli utenti di Internet”, ha scritto Cathcart sul Washington Post. “La proliferazione di questa tecnologia nelle mani di aziende e governi irresponsabili mette tutti noi a rischio”.

Lo scorso anno la compagnia israeliana, con sede a Herzliya, era stata accusata di aver venduto un software spia ad Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti per intercettare le telefonate dell’allora primo ministro libanese, Saad Hariri.

Il gruppo NSO ha sempre affermato in passato di aver venduto il proprio software a condizione che venga utilizzato solo contro il crimine organizzato e il terrorismo, negando ogni responsabilità su un suo eventuale utilizzo per violare i diritti civili da parte di governi stranieri.

Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti non riconoscono Israele, ma i due paesi sembrano intrattenere forti legami dietro le quinte con lo Stato ebraico. Poiché Israele considera qualsiasi software di sorveglianza come un’arma, il gruppo NSO e le sue affiliate potrebbero averlo venduto ai due Paesi arabi solo con l’approvazione del ministero della Difesa israeliano.

Facebook avvertirà se i politici pubblicano fake news
Ti potrebbe interessare
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Ecco cosa ho visto nella Cisgiordania strangolata dal regime di Netanyahu (di L. Boldrini)
Esteri / Trump fa pubblicare sul sito della Casa Bianca un registro degli articoli "falsi e fuorvianti"
Ti potrebbe interessare
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Ecco cosa ho visto nella Cisgiordania strangolata dal regime di Netanyahu (di L. Boldrini)
Esteri / Trump fa pubblicare sul sito della Casa Bianca un registro degli articoli "falsi e fuorvianti"
Esteri / Arrestati l'ex ministra Mogherini e l'ex ambasciatore Sannino: "Frode sui programmi di formazione per giovani diplomatici"
Esteri / Chi è l’ammiraglio Cavo Dragone, che ipotizza un “attacco preventivo” della Nato contro la Russia
Esteri / Unhcr lancia la campagna “Emergenza Inverno”: la testimonianza di Hamoud, padre di quattro figli in Siria
Esteri / Il New York Times pubblica un articolo sulla salute di Trump, lui si infuria: "Sto benissimo"
Esteri / La Corte Ue: “Il matrimonio gay celebrato in un Paese membro va riconosciuto”
Esteri / Il prezzo della pace tra Ucraina e Russia: ecco cosa prevedono il piano Trump e la controproposta europea
Esteri / Zohran Kwame Mamdani, un socialista a New York